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    Tonacella e pianeta

    Data: Secoli XIV-XV-XVI e XVIII
    Tecnica/Materiale: Damasco e ricami a punto 'gobelin', pieno ed impuntura
    Dimensioni: 106 cm (pianeta); 120 cm (tonacella)
    Collocazione: Diocesi di Padova
    Edizione: Restituzioni 1991
    Autore scheda in catalogo: Giuliana Ericani
    Restauro: Giordano e Regina Passarella
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto

    Voi, testimoni della fede, uniti nella speranza e nel martirio, date forza al testimone che di voi si cinge per i sacri riti.

    Scheda breve

    I parati sono ottenuti mediante l’assemblaggio di tessuti e ricami appartenenti ad arredi differenti. Attraverso ricerche documentarie, integrate da altri rilievi di carattere stilistico, è possibile collocare temporalmente le diverse parti di questi due paramenti. Un insieme composito che attraversa varie epoche ma che si rivela comunque come una testimonianza preziosa e autorevole della vasta produzione di ricami specificamente denominati “de opere veneto”, che rinviano ad una tradizione attiva a Venezia già a partire dall’XI secolo.

     

     

    Tonacella e pianeta fanno dunque parte di un paramento composito solo parzialmente conservato. Entrambi sono composti con pezze di due tessuti affini per tecnica, disegno e colore. La pianeta è confezionata con 7 teli in damasco cremisi, mentre la tonacella con 45 pezze di stoffa e numerosi frammenti di rinforzo. I due tessuti presentano un decoro simmetrico ad andamento alternato e verticale, impostato su un grande fiore di cardo da cui si dipartono altri motivi floreali (garofani e fiori di cardo). I teli sono realizzati in damasco classico, prodotto dalle facce di una medesima armatura raso da 5, con una catena ed una trama color cremisi. I bordi e lo scollo sono decorati con galloni in filo di seta gialla ricoperto da lamina di argento dorato tessuti a piccoli rombi e merletti al tombolo. Entrambi i parati sono foderati in tela di lino color ocra scuro. Sul recto della pianeta, in uno spazio delimitato da archi trilobati sormontati da tre cupole tondeggianti, compaiono due Santi a mezzo busto (uno ha la palma del martirio), mentre al centro, a figura intera un altro Santo con libro e croce e in basso un Santo vescovo (san Prosdocimo?). Nella parte posteriore invece, dall’alto in basso, sono raffigurati: il pellicano simbolo della resurrezione, Cristo in croce tra la Madonna e San Giovanni Battista, la Maddalena, un Santo con il libro. La tonacella presenta, sulla faccia anteriore, due riquadri in lino azzurro a trama larga ricoperti da seta bianca ricamata. Al centro dei riquadri è stato applicato un arco a sesto acuto sorretto da colonnine con capitelli, ed al centro due santi a mezzo busto, San Prosdocimo con ampolla in argento e San Donato, con pastorale e palma del martirio. Nella parte posteriore la tonacella ha altri due quadri: il primo è decorato con un Santo sotto un profilo architettonico, l’altro è ornato da tralci e fiori ricamati in bianco e giallo e presenta, sotto un’architettura a doppia ogiva, una Madonna con Bambino.

     

     

    L’utilizzo liturgico è senza dubbio alla base del degrado delle stoffe, maggiormente danneggiate proprio nei punti più sensibili. Numerose le abrasioni e i cedimenti dell’ordito con conseguente sfilacciatura dei filati. Alcuni interventi di rammendo erano già stati fatti sommariamente in passato. Dopo la mappatura completa di tutti i pezzi di cui si compongono le stoffe, si è proceduto allo smontaggio. Varie analisi preliminari sono state eseguite in vista della pulitura, per valutare la tenuta dei filati. La pulitura è stata effettuata inizialmente con acqua distillata e poi con due lavaggi in acqua distillata e saponaria. I ricami sono stati puliti nelle parti metalliche anche con bicarbonato applicato con tamponcino di cotone. Il consolidamento è stato eseguito con sottile filo di seta ed ha puntato esclusivamente a fissare tutte le parti staccate con piccoli e singoli punti. Le lacerazioni sono state consolidate dal retro con porzioni di tessuto di organza di seta fissato con filo di seta.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro (particolare)

    Approfondimenti

    Restituzioni '91

    Quattordici opere restaurate, a cura di Fernando Rigon, Vicenza 1991

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Corredo funerario

    scultura

    Stele funeraria ad arco

    oreficeria

    Croce processionale

    Orefice veneziano

    pittura

    Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Paolo

    Dario da Treviso

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