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    Sant’Anna con Maria bambina

    Data: settimo decennio del XVIII secolo
    Artista: Paolo Saverio Di Zinno
    Nascita artista: Campobasso, 1718
    Morte artista: Campobasso, 1781
    Tecnica/Materiale: legno (pioppo, conifere), intagliato e dipinto con inserti in vetro
    Dimensioni: 149 × 84 × 64 cm (con base)
    Provenienza: Gildone, chiesa di San Sabino
    Collocazione: Gildone, chiesa di San Sabino
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Dora Catalano, Vincenzo Papa
    Restauro: Francesca Di Giandomenico
    Ente di Tutela: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise

    Opera restaurata da Francesca Di Giandomenico, con la direzione di Dora Catalano, Patrizia Lo Sardo, Vincenzo Papa (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise)

    Scheda breve

    Il gruppo raffigurante Sant’Anna con Maria bambina, custodito nella chiesa parrocchiale di San Sabino a Gildone (Campobasso), è un’opera attribuibile allo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno, prolifico autore che nella parte centrale del Settecento si garantisce lungo i percorsi tratturali dell’Appennino abruzzese-molisano e di Capitanata una posizione di preminenza nella produzione di statuaria devozionale, arginando in tali aree lo strapotere delle botteghe napoletane. L’opera, inedita e per il cui studio a oggi non sono state reperite fonti documentali, si rivela come tra le più rilevanti e intense dell’artista: il restauro, grazie a un progressivo lavoro di rimozione degli strati pittorici sovrammessi nel tempo, ha permesso di recuperarne le qualità materiche e i valori formali originari. È ora pienamente leggibile, ad esempio, l’intensa espressività del volto di Anna, incorniciato sapientemente tra le pieghe tormentate del velo giallo e segnato da rughe che ne amplificano la forza dello sguardo, oppure l’estrema delicatezza della piccola figura di Maria, dai lineamenti acerbi sospesi tra infanzia e giovinezza. Cronologicamente il manufatto può essere collocato, sulla base di puntuali confronti con altre opere datate, negli anni sessanta del XVIII secolo, nella fase matura e più felice della produzione dello scultore, in cui leggiadria ancora di spirito rococò e gusto per effusioni sentimentali appaiono temperati da una maggiore ricerca naturalistica.

    L’artista si misura con uno specifico tema iconografico relativo al culto di Anna, quello dell’educazione della Vergine, diffuso nel Settecento meridionale quasi esclusivamente in opere pittoriche di formato minore e solo eccezionalmente in scultura. In genere nella statuaria barocca sant’Anna è rappresentata stante, con la Vergine bambina in braccio, o mentre “presenta” Maria giovinetta, indicandola e accompagnandone l’incedere con gestualità didascalica, con riferimento al racconto del protovangelo di Giacomo della presentazione al Tempio. Di Zinno adotta in questo caso una soluzione iconografica di contaminazione del tema dell’educazione con quello della presentazione: Anna è seduta su un ampio sgabello, Maria è in piedi al suo fianco, con il libro tra le mani e la testa china assorta nella lettura. L’insegnamento delle Sacre Scritture è però già compiuto, la Vergine è pronta per essere presentata dalla madre al fedele come consapevole esempio di osservanza religiosa. I gesti eloquenti, ma composti, e le labbra appena socchiuse sottolineano un’atmosfera sospesa: lo sguardo di Anna è rivolto verso il fedele, la mano destra sollevata indica con il segno trinitario delle tre dita aperte la figlia in piedi alla sua sinistra, e con l’altra mano, appoggiata sulla spalla, mostra all’osservatore i risultati del suo magistero. La piccola Maria è infatti raffigurata china, con la bocca appena socchiusa, a “recitare” le Scritture, timidamente, ma con un fare deciso solleva la mano destra in modo declamatorio e con la sinistra sostiene con sicurezza il libro, a dimostrazione di una raggiunta e piena consapevolezza da trasmettere alla comunità osservante.

    L’attuale restauro ha permesso di condurre approfondimenti e conseguenti osservazioni che hanno confermato la straordinaria padronanza tecnica dell’artista. Le figure di formato maggiore sono realizzate con elementi di diverse specie legnose, con numerosi pezzi di varia grandezza composti su un nucleo centrale; i singoli masselli risultano scolpiti fuori opera e poi assemblati con colla e chiodi metallici, a riprova della capacità di “prevedere” nei pezzi del puzzle l’opera finita. Si riscontra inoltre l’adozione di accorgimenti quali gli inserti polimaterici e l’uso di tela gessata gualcita, a restituire drappeggi movimentati ed effetti di contrasto chiaroscurale, nonché l’impiego di una tavolozza molto ristretta, nella quale trova spazio in epoca assai precoce anche il pigmento sintetico blu di Prussia.

    Le fasi del restauro

    Prima
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Prima
    Foto di Mauro Presutti

    Prima del restauro

    Foto di Mauro Presutti

    Prima del restauro, particolare del tassello ligneo

    Foto di Mauro Presutti

    Prima del restauro, particolare dei bottoni

    Foto di Mauro Presutti

    Prima del restauro, particolare
    della nuova ammannitura, 1927

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante
    Foto di Mauro Presutti

    Durante il restauro, tassello stratigrafico sulla mano di Sant’Anna

    Foto di Mauro Presutti

    Durante il restauro, particolare con la mano sinistra di Maria

    Foto di Mauro Presutti

    Durante il restauro, tassello stratigrafico sul velo di Sant’Anna

    Foto di Mauro Presutti

    Durante il restauro, particolare con volto di Maria, pulitura

    Foto di Mauro Presutti

    Durante il restauro, particolare con volto di Sant’Anna, fasi di stuccatura

    a) Stesura pittorica originale; b) primo intervento di ridipintura

    2. c) Secondo intervento di ridipintura; d) terzo intervento di ridipintura (precedente a quello del 1927)

    Dopo
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    Dopo
    Foto di Mauro Presutti

    Dopo il restauro

    Foto di Mauro Presutti

    Dopo il restauro, particolare di Sant’Anna

    Foto di Mauro Presutti

    Dopo il restauro, particolare di Sant’Anna

    Foto di Mauro Presutti

    Dopo il restauro, particolare di Maria bambina

    Foto di Mauro Presutti

    Dopo il restauro, veduta laterale

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    https://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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