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    Torna a Restituzioni 1994

    San Vitale a cavallo fra i santi Giacomo maggiore, Giovanni Battista, Valeria e Giorgio, e inoltre i santi Andrea, Gervasio, Protasio e Pietro ai quali appare la Vergine con il Bambino

    Data: 1514
    Artista: Vittore Carpaccio
    Nascita artista: Venezia 1465 ca
    Morte artista: Venezia (o Capodistria) 1525-26
    Tecnica/Materiale: Olio su tela centinata, ma in origine di forma rettangolare
    Dimensioni: 445 x 215 cm; dimensioni originali: 350 x 207 cm ca
    Provenienza: Ab origine
    Collocazione: Diocesi di Venezia
    Edizione: Restituzioni 1994
    Autore scheda in catalogo: Ettore Merkel
    Restauro: Eredi Volpin, in memoria di Ferruccio Volpin
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Venezia

    Sperimentarono in lui ogni genere di tormento, così che nel suo corpo non vi era più parte alcuna senza ferite. (Ambrogio di Milano) La forza di san Vitale, vissuto ai tempi del primo Cristianesimo e martirizzato per la conversione alla nuova fede, è quella del soldato, disposto a sacrificare la propria vita in nome di una superiore verità celeste.

    Scheda breve

    La pala è incentrata sulla celebrazione del santo martire Vitale, ufficiale romano convertitosi al Cristianesimo, che appare in armatura al centro dell’immagine su un possente cavallo bianco.
    Egli è il difensore della fede e sembra quasi avanzare frontalmente verso l’esterno, sullo sfondo di un loggiato che si apre su un paesaggio collinare. Lo fiancheggiano da sinistra, secondo una disposizione paratattica, san Giacomo maggiore, con il bastone del pellegrino e un libro dalla copertina rossa; Giovanni Battista, avvolto in un morbido panneggio che lascia scoperta l’umile veste di peli di cammello e con in mano il piccolo agnello sacrificale. E ancora, proseguendo, santa Valeria, tradizionalmente ricordata come la moglie di Vitale, che regge la palma del martirio e, infine, san Giorgio, di profilo e con una luccicante armatura.

    In alto, da una finestrella di luce, la Vergine a mezzo busto con il Bambino appare ai santi disposti sopra il loggiato: Andrea con l’enorme croce, Gervasio con la palma del martirio, Protasio con la spada e infine Pietro, con il libro chiuso, segno di un sapere già codificato.

     

     

    L’interpretazione dell’opera, frutto della collaborazione tra Vittore Carpaccio e il figlio Pietro, è spesso apparsa problematica a causa di alcune incoerenze strutturali, che però non trovavano una spiegazione definita e plausibile.

    Con il restauro è stato possibile risalire alla causa di questa generale incertezza stilistica: l’opera, custodita nella chiesa veneziana di San Vitale, fu oggetto di un grave rimaneggiamento settecentesco che ne ha modificato la struttura da rettangolare con l’aggiunta della parte superiore arcuata (centina), dove è stata riappiccicata la finestrella della Vergine col Bambino, precedentemente posta circa mezzo metro più in basso.

     

     

    Il restauro non è stato in grado di restituire al dipinto l’aspetto originario, data la grave entità dei rimaneggiamenti subìti. Si è infatti deciso per un intervento di mantenimento, preferendolo all’avventurosa ricerca della struttura originaria della pala, non definibile oggi in termini scientifici.

    L’intervento ha dunque compreso una nuova foderatura e una stiratura, necessaria a causa dei sollevamenti di colore. Successivamente è stata effettuata la pulitura, completata con interventi mirati a riequilibrare le ridipinture che coprivano le zone originali. Sono state quindi stuccate le lacune, reintegrate poi con colori ad acquerello e rifinite con colori macinati a vernice.

    Il dipinto è stato infine ricoperto da un sottile film di vernice sintetica e da un ulteriore sottile velo di vernice Matt per proteggere la superficie e ottenere un’omogeneità di riflessione.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, particolare

    Prima del restauro, particolare

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare a luce radente

    Durante il restauro, particolare a luce radente

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni '94

    Opere restaurate, a cura di Fernando Rigon, Vicenza 1994

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    vetri

    Reperti archeologici romani in vetro

    arredi e suppellettili

    Base tripode di candelabro

    scultura

    Doppia erma femminile (Igea?)

    tessuti

    Piviale dei pappagalli

    Manifattura siciliana

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