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    Torna a dallo Statuario della Serenissima

    Rilievo con ratto di Proserpina

    Data: Prima metà età adrianea (II sec. d.C.)
    Tecnica/Materiale: Marmo
    Dimensioni: 76 x 126 x 9 cm
    Provenienza: Donazione Giovanni Grimani (1587)
    Collocazione: Venezia, Museo Archeologico Nazionale (sala XI)
    Edizione: Restituzioni 2002
    Autore scheda in catalogo: Marcella De Paoli
    Restauro: Patrizia Toson
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

    Proserpina è rapita nel veloce carro, disciolta le chiome al vento, e si batte pel cordoglio le braccia, ed effonde lamenti vani alle nubi   (Claudiano, Il ratto di Proserpina)

    Scheda breve

    Sulla lastra marmorea sono raffigurati, ai lati, due putti nudi e paffuti, che sostengono un voluminoso festone di fiori e frutta, fra cui sono foglie di vite, grappoli d’uva, melograni, pigne e rosette. La ghirlanda isola nella parte superiore del rilievo una scena figurata con il ratto di Proserpina: Plutone, dio degli inferi, ritto sul carro, cinge col braccio destro la fanciulla, figlia della dea Cerere; i cavalli del carro infernale sono trattenuti dal dio Mercurio, rappresentato di spalle.

     

     

    Il rilievo faceva parte della fronte di un sarcofago urbano a ghirlande, databile verosimilmente all’inizio dell’età di Adriano (II secolo d. C.). Il tema raffigurato – il mito di Proserpina – è comune in epoca romana a partire dalla fine del I secolo d.C., specialmente su urne, altari funerari e sarcofagi. La scena del nostro rilievo, in particolare, è la rielaborazione di una celebre pittura tardo-classica col medesimo soggetto, attribuita da Plinio nella suaHistoria Naturalis (I secolo d.C.) a Nicomaco, pittore greco del IV secolo a.C.

    La lastra, oggi custodita nel Museo archeologico di Venezia, originariamente apparteneva a Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia e grande mecenate, che nel 1587 donò alla Repubblica di Venezia la sua raccolta privata di sculture antiche, andando a costituire lo Statuario Pubblico della Serenissima, uno dei più antichi musei pubblici d’arte classica.

    L’opera, probabilmente nel Cinquecento, fu sottoposta a un intervento di restauro, che mirava a reintegrare le numerose parti mancanti dell’antico rilievo. Tra gli scultori illustri della Venezia rinascimentale, legati al mecenatismo artistico dei Grimani, che potrebbero avere realizzato i tasselli moderni presenti sulla lastra, vi sono Tiziano Aspetti, Tullio Lombardo, Jacopo Sansovino e Alessandro Vittoria. Ma esiste anche la possibilità che non si tratti di un’opera appositamente restaurata per casa Grimani, ma di un pezzo acquistato già provvisto di integrazioni sul mercato antiquario.

     

     

    È stato eseguito sul pezzo un accurato e attento lavoro di pulitura. Sono state rimosse macchie di varia natura e un pesante strato di cera, che era stato steso a proteggere le superfici nel corso di un restauro degli anni Settanta del Novecento. Sono state così messe in luce le patine antiche del marmo ora ricoperto soltanto da cera microcristallina. L’intervento degli anni Settanta, inoltre, era responsabile dell’abbassamento delle precedenti stuccature (forse cinquecentesche), nonché della “sigillatura” dei tasselli rinascimentali con abbondante resina epossidica. Si sono, dunque, mitigati gli esiti dei precedenti restauri, restituendo la superficie e il colore originari dell’opera e alleggerendo la presenza di collanti sintetici. La ripulitura ha fornito informazioni interessanti sul conto di manutenzioni, forse dovute a traumi subiti dal rilievo nell’Ottocento e nel Novecento, non altrimenti documentate.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Dopo
    Dopo

    Particolare dopo il restauro

    Particolare dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di gemme incise e cammei

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Rilievo votivo a Cibele e Attis

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

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