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    Madonna con il Bambino e devoto

    Data: Primo decennio del XVI secolo
    Artista: Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio
    Nascita artista: Perugia 1454
    Morte artista: Siena 1513
    Tecnica/Materiale: Tempera su tavola trasportata su tela
    Dimensioni: 85 x 66 cm
    Provenienza: Ignota
    Collocazione: Milano, Pinacoteca Ambrosiana
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Laura Paola Gnaccolini
    Restauro: L'Officina del restauro
    Ente di Tutela: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese

    Una Madonna col Bambino in seno rivolto ad una figura inferiore con berretto rosso fra le mani; superiormente una gloria e ai fianchi una lontananza con cavalieri in minuto. (Manoscritto della Biblioteca Ambrosiana, 1837) Questi i tratti essenziali di un’opera che, dietro il nitore della pittura e la purezza della forma, lascia trasparire un’affascinante densità concettuale, ancora da scoprire.

    Scheda breve

    Protagonista del dipinto è la Vergine che, elegante e diafana, viene ripresa con un taglio piuttosto singolare, in piedi  dietro un parapetto marmoreo, mentre ci fronteggia al centro della scena stagliandosi contro un paesaggio collinare.

    La Vergine contempla  con espressione lontana e distaccata il Bambino un po’ scomposto fra le sue braccia, raffigurato nell’atto della benedizione, con lo sguardo che cade sul committente al di qua del parapetto, un uomo ripreso di profilo e a mezzo busto, con una veste rossa e il berretto dello stesso colore stretto fra le mani.

    Dietro si apre uno splendido cielo azzurro terso, dove appare una nuvola carica di angioletti sopra l’aureola di Maria. Singolare, infine, è un dettaglio in secondo piano, posto sotto l’arco naturale alla sinistra dell’immagine, nella zona in cui si trova anche una piccola città: la rappresentazione di una battaglia fra cavalieri, che ancora attende una interpretazione.

     

     

    La critica ha proposto un collegamento fra la scena dei cavalieri e l’occasione della commissione: sono infatti ben leggibili gli stemmi sugli scudi, che rimangono però non ancora identificati. Altre questioni possono invece dirsi risolte, in particolare il discorso attributivo.

    L’opera, infatti, assegnata un tempo a Mantegna e più tardi a Leonardo, è ora unanimemente accreditata a Pinturicchio, o comunque al suo ambito, la cui cifra stilistica è ben visibile nella figura della Vergine. Innegabile, tuttavia, è l’influenza di Leonardo, soprattutto per quanto riguarda la posizione del Bambino: elemento che suggerisce una cronologia intorno ai primi anni del Cinquecento.

     

     

    Il restauro ha comportato la rimozione di vernici fortemente alterate e di varie ridipinture, in molti casi poco rispettose del testo pittorico originario. Testo che si presentava comunque compromesso (soprattutto nella zona inferiore destra) e segnato da una craquelure molto marcata.

    Fondamentali si sono rivelate le indagini preliminari e, in particolare, la radiografia a raggi X, che ha svelato la probabile presenza di una seconda figura di devoto, simmetrico a quello rimasto. La pulitura in questo punto non è stata comunque portata troppo avanti, poiché le indagini hanno evidenziato il deterioramento di questa seconda figura. Si è così mantenuto il manto erboso steso in un restauro di primo Novecento. Nondimeno la pulitura è stata in grado di restituire nel suo pieno splendore l’azzurro del cielo e  la profondità del paesaggio che si perde in lontananza, offrendoci una più corretta lettura dei valori cromatici e spaziali dell’opera.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, particolare

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

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