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    Madonna con il Bambino

    Data: 1490 ca
    Artista: Giacomo Del Maino e bottega
    Nascita artista: Milano, attivo dal 1459
    Morte artista: Pavia, tra 1502 e 1505
    Tecnica/Materiale: legno scolpito, dipinto e dorato
    Dimensioni: 100 × 62 × 35
    Provenienza: Grosotto, santuario della Beata Vergine delle Grazie
    Collocazione: Grosotto, santuario della Beata Vergine delle Grazie
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Ilaria Bruno
    Restauro: Maria Paola Gusmeroli
    Ente di Tutela: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese

    Opera restaurata da Maria Paola Gusmeroli con la direzione di Ilaria Bruno, Sonia Segimiro (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese)

    Scheda breve

    La statua, collocata nella terza cappella destra nel santuario di Grosotto, è oggetto di venerazione fin dalla costruzione dell’edificio, consacrato nel 1490 in seguito a un fatto miracoloso avvenuto pochi anni prima: nel 1487, terrorizzati dalle incursioni dei Grigioni in Valtellina, i Grosottini fecero voto a Maria affinché li preservasse dai saccheggi e dalle violenze; il borgo fu effettivamente risparmiato e l’edificazione di un piccolo santuario per grazia ricevuta seguì immediatamente. La scultura è l’unico elemento rimasto di un’ancona andata perduta in seguito alle trasformazioni che hanno interessato il santuario nei secoli; lo spostamento dall’altare maggiore alla collocazione attuale risale al 1938. La storia della devozione alla Beata Vergine di Grosotto è testimoniata dai numerosi cartigli applicati nei secoli sul retro della statua, in occasione delle solenni esposizioni originate da anniversari o dalla necessità di invocare Maria per ottenerne la protezione in frangenti difficili: la campagna napoleonica d’Italia (1796), i periodi di siccità (1802), la prima guerra mondiale (1915), fino ad arrivare al più recente, apposto nel 2020 in concomitanza con la pandemia.

    La Vergine, vestita d’oro e avvolta in un manto azzurro, è raffigurata assisa in posizione frontale; con la mano destra tiene il Bambino seduto sulla gamba destra, mentre l’avambraccio sinistro è leggermente sollevato, forse a reggere anticamente un oggetto andato perduto. Nell’ancona originaria la scultura poggiava su un supporto, probabilmente un trono, distrutto insieme al resto della primitiva struttura. Antonio Giussani, nel suo studio sul santuario di Grosotto (1931), riteneva la statua opera cinquecentesca e ipotizzava come esecutore Giovanni Angelo Del Maino, la cui attività in valle era attestata dai contratti per le ancone dell’Assunta a Morbegno (1516) e del santuario di Tirano (1519). La proposta fu accolta dalla Gnoli Lenzi nel suo Inventario del 1938 e non è stata messa in discussione fino al 1990, quando Paolo Venturoli ha riferito correttamente l’opera al padre di Giovanni Angelo, Giacomo. La datazione pressoché certa della statua di Grosotto al 1490 o agli anni immediatamente precedenti si rivela di particolare importanza per lo studio dell’attività di Giacomo Del Maino e della sua bottega, che nei primi anni ottanta erano stati impegnati nell’impresa del tabernacolo di Santa Maria del Monte sopra Varese (1476-1482) e nell’intaglio dell’ancona con la Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci in San Francesco Grande a Milano (1480-1482 o 1483); entrambe le opere, non più conservate, sicuramente servirono da riferimento per le successive commesse artistiche ricevute dalla bottega dei Del Maino in territorio lombardo, compresa la Madonna di Grosotto, nella cui mano sinistra si legge un’evidente citazione leonardesca. Il restauro dell’opera, grazie alla rimozione di ridipinture e di aggiunte incongrue, consente ora, oltre che di apprezzare la luminosità dell’oro e la finezza delle fisionomie, di valutare correttamente i caratteri dell’intaglio, così da contribuire all’avanzamento degli studi sulla scultura lignea lombarda.

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima
    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Prima del restauro

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Prima del restauro, particolare del volto della Vergine

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Prima del restauro, particolare del volto del Bambino

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante
    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Durante il restauro, basamento,
    particolare

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Durante il restauro, microsaggi di
    pulitura del manto

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Durante il restauro, fase della pulitura del manto

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Durante il restauro, particolare
    del Bambino, saggi di pulitura

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Durante il restauro, particolare
    del volto della Vergine, saggi
    di pulitura

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo
    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Roberto Trabucchi

    Dopo il restauro

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Dopo il restauro, particolare del volto della Vergine

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Dopo il restauro, particolare del volto del Bambino

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Roberto Trabucchi

    Dopo il restauro, retro

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Roberto Trabucchi

    Dopo il restauro, lato sinistro

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Dopo il restauro, particolare della veste della Vergine

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Dopo il restauro, particolare della mano sinistra della Vergine

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Cartiglio votivo, 1775

    © Diocesi di Como, Ufficio Arte Sacra, foto Maria Paola Gusmeroli

    Dopo e prima del restauro,
    particolare del volto della Vergine

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    https://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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