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    Torna a Restituzioni 2013

    Madonna con Bambino in trono tra i santi Sebastiano e Giorgio (?)

    Data: 1516-1517
    Artista: Giovanni di Niccolò Luteri, detto Dosso Dossi
    Nascita artista: Tramuschio presso Mirandola, Modena ?
    Morte artista: Ferrara 1542
    Tecnica/Materiale: Olio su tavola
    Dimensioni: 194,5 × 170 cm
    Provenienza: Collezioni ducali estensi
    Collocazione: Modena, Galleria Estense (inv. 419)
    Edizione: Restituzioni 2013
    Autore scheda in catalogo: Giovanna Paolozzi Strozzi
    Restauro: Emiliano Ricchi, Alberto Sucato, Chiara Di Marco (De Cesaris Conservazione e Restauro), con la direzione di Stefano Casciu (SBSAE Modena e Reggio Emilia)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia

    Opera restaurata da Emiliano Ricchi, Alberto Sucato, Chiara Di Marco (De Cesaris Conservazione e Restauro) con la direzione di Stefano Casciu (SBSAE Modena e Reggio Emilia)

    Scheda breve

    Presso la Galleria Estense di Modena si trova, a fianco della più imponente Madonna con Bambino in gloria tra i santi Giorgio e Michele, detta Pala di Sant’Agostino, una tavola di medie dimensioni, reputata dalla critica recente opera di Dosso Dossi ma di cui poco si sa per la quasi assoluta mancanza di documentazione. Il titolo tradizionale è Madonna con Bambino in trono tra i santi Sebastiano e Giorgio. Attraverso gli inventari e le guide che descrivono la quadreria estense presso il Palazzo Ducale di Modena in epoche e ambienti diversi, è stato possibile rintracciare la presenza della tavola e i suoi spostamenti: sicuramente esistente quindi nella reggia estense dalla metà del Seicento ma rimasta continuamente ai margini di ogni studio critico riguardante Giovanni Luteri.

    Un altro punto importante è la forma rettangolare dell’opera, contrariamente a quella centinata della Pala di Sant’Agostino, in origine di proprietà privata: facendo un riscontro tra le altre opere devozionali commissionate dagli Este se ne può dedurre che quella fosse la forma puntualmente richiesta perché meglio assimilabile ai dipinti della collezione.

    Le evidenti citazioni che la nostra tavola riprende da capolavori di Michelangelo e di Tiziano eseguiti verso la metà del secondo decennio del Cinquecento portano a pensare che l’opera sia stata eseguita dal pittore appena giunto alla corte estense, quindi tra il 1516 e il 1517.

    La tecnica, d’altra parte, messa bene in evidenza da una pulitura chiarificante durante il recente restauro, dimostra ancora molte insicurezze negli equilibri degli impasti e nella resa di alcune parti anatomiche in prospettiva.

     

    Sempre quest’ultimo intervento conservativo, liberando la superficie da numerosi ritocchi e vernici aggiuntive, è riuscito a riportare in vista la freschezza e ricchezza della tavolozza dossesca costituita dai rari colori orpimento, lacca di garanza, blu oltremare. Sono i colori amati da Dosso Dossi, che il pittore usa in quasi in tutte le sue opere, giocati su una base mista, in parte ancora tradizionale, costituita da un’imprimitura a gesso e colla, ma poi resa impermeabile da varie mani di olio e da uno strato di miscela di bianco di piombo e nero di carbone-legante oleoso che abbassa il tono candido dell’imprimitura.

     

    Giovanna Paolozzi Strozzi

     

     

    Foto prima e dopo restauro: Marco Coen

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Durante il restauro, particolare del piede della Madonna, prova di pulitura

    Durante il restauro, particolare del torso di san Sebastiano, prova di pulitura

    Durante il restauro, particolare del volto di san Giorgio, prova di pulitura

    Durante il restauro, particolare della mano di san Giorgio, prova di pulitura

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    Video con le fasi del restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2013

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Restituzioni 2013. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Sarcofago antropoide di Mes-Isis o Figlio di Isis; cartonnage di mummia

    ceramiche e porcellane

    Collezione di ceramiche

    corredo funerario

    Stele daunia maschile con armi

    corredo funerario

    Corredo funerario

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