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    Torna a Restituzioni 1993

    La Madonna con le sante Caterina, Rosa e Agnese di Montepulciano

    Data: 1748
    Artista: Giambattista Tiepolo
    Nascita artista: Venezia 1696
    Morte artista: Madrid 1770
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 340 x 168 cm
    Provenienza: Ab origine
    Collocazione: Diocesi di Venezia
    Edizione: Restituzioni 1993
    Autore scheda in catalogo: Adriana Augusti
    Restauro: Ferruccio Volpin
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Venezia

    Per  la devozione muliebre Giambattista Tiepolo propone tre modelli esemplari. Modelli con cui identificarsi, secondo una suggestiva trama retorica e una tenuta qualitativa di altissimo livello: attraverso gli occhi delle sante raffigurate, la devota spettatrice è guidata  alla sublime contemplazione della Vergine Maria con il Bambino.

    Scheda breve

    Una pala tutta al femminile vede protagoniste le sante domenicane Caterina da Siena, Rosa da Lima e Agnese di Montepulciano,  poste in primo piano sullo sfondo di un’elegante quinta architettonica.

    Alle loro spalle, su un trono di nubi dai riflessi dorati, appare la Vergine Maria, con lo sguardo altero e distante, avvolta in un ampio manto azzurro acceso, la veste rossa e il capo coperto fino alle spalle da un morbido velo giallo oro. Le tre sante, unite idealmente nella passione mistica per la teologia della Croce, risaltano per i colori biancastri dalla tonalità calda delle vesti, cui fa da contrappunto il mantello nero di Agnese. Singolare è l’iconografia del Bambino, che diversamente dalla consuetudine che lo vuole nel grembo della Madre, si trova comodamente appoggiato fra le braccia di santa Rosa, stringendo fra le mani una delicata rosellina, attributo della santa.

     

     

    L’opera è incentrata sulla celebrazione della gloria domenicana, in armonia con il programma decorativo della chiesa dei Gesuati a Venezia, cui la pala era stata destinata.

    Diversamente da quanto riportato nel Forestiere illuminato, che datava il dipinto al 1740, le fonti d’archivio presuppongono una cronologia intorno al 1748, accolta da larga parte della critica moderna. La pala si situa, dunque, in un momento particolarmente felice per Tiepolo: sono gli anni della decorazione di Palazzo Labia, caratterizzati da un intenso recupero veronesiano. Questo aspetto è ben visibile nel breve accenno dell’arco, sostenuto dalla colonna, nel gradino finemente lavorato su cui poggiano le sante e nella raffinata balaustra alle loro spalle.

    Tali innovazioni, tuttavia, vanno intese in un’ottica che non vuole semplicemente riproporre la poetica di Veronese, bensì reinterpretarla attraverso nuove trame gestuali e compositive.

     

     

    La tela si presentava fissata su un telaio non originale, non più in grado di mantenere il dipinto nella corretta tensione. La pellicola pittorica era caratterizzata da una diffusa alterazione cromatica, dovuta sia all’ingiallimento delle vernici sia a depositi di polvere e sporco. Continui movimenti del supporto avevano causato preoccupanti sollevamenti e lievi cadute di colore. La lettura della cromia risultava inoltre ostacolata da numerose ridipinture e stuccature.

    Fondamentale si è dunque rivelata un’attenta pulitura del supporto originale, insieme alla sostituzione della vecchia tela di rifodero con una nuova, costituita da una doppia tela di lino. Il restauro ha anche previsto la stiratura a calore controllato, per consentire una corretta adesione del colore sollevato al supporto, nonché la pulitura della superficie pittorica, con solventi e mezzi meccanici (bisturi).

    L’intervento si è concluso con la stesura di un sottile film di vernice sintetica e da un ulteriore velo di vernice protettiva.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Durante il restauro, a luce radente

    Durante il restauro, particolare

    Durante il restauro, particolare

    Durante il restauro, particolare

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni '93

    Opere restaurate, a cura di Fernando Rigon, Vicenza 1993

    Relazione di restauro

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