L’altare del Compianto su Cristo morto e collocato nella cappella meridionale della chiesa di San Pietro in Padova. Il gruppo in terracotta, inserito in una struttura lapidea e completato da un fondale ad affresco più tardo raffigurante il Golgota, si compone di un rilievo centrale a mezze figure, modellato in tre pezzi separati: la Vergine a sinistra, Cristo al centro con un angelo e Maria Maddalena alle sue spalle, e a destra una pia donna. Completano la scena due dolenti laterali a figura intera e quasi a tutto tondo (un’altra pia donna a sinistra, san Giovanni evangelista a destra).
Come suggerito a più riprese (Gentilini 1996; Id. 2018) e approfondito nella recente mostra A nostra immagine da Cavalli, l’opera fu realizzata negli anni ottanta del Quattrocento nella bottega di Bartolomeo Bellano o da un plasticatore da lui fortemente influenzato. Il Compianto fu inserito nell’altare lapideo e dotato del fondale in occasione dei lavori di ristrutturazione della chiesa voluti da Bartolomea da Rio, badessa dell’annesso monastero femminile benedettino.
L’originaria collocazione del gruppo in terra- cotta e probabilmente legata alla presenza antica, nella cappella meridionale della chiesa, di un altare dedicato al Corpus Domini. Tuttora oggetto di studio e di future analisi, l’insieme dell’altare ha offerto una straordinaria opportunità di studio tra diocesi, Soprintendenza e il CIBA dell’Università degli Studi di Padova, costituendo una sorta di cantiere pilota per quanto riguarda un approccio metodologico di intervento su opere in terracotta policroma del XV e XVI secolo.