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    Torna a Restituzioni 2022

    Chitarra napoletana a cinque corde modernizzata a sei

    Data: seconda metà del XVIII secolo
    Artista: Manifattura napoletana, probabile scuola di Donato Filano
    Tecnica/Materiale: tavola armonica in legno di abete, madreperla, tartaruga, osso, ebano, sagomato, modanato, intagliato, assemblato, intarsiato; corde in budello e filate
    Dimensioni: lungh. 89; largh. cassa armonica da 22,3 a 27,3 cm.; prof. 10 cm; alt. fasce da 6,5 a 8 cm; scala tastiera 61,4 cm
    Provenienza: collezione Gennaro Evangelista Gorga
    Collocazione: Roma, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (inv. 335)
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Sandra Suatoni
    Restauro: Leonardo Petrucci - Maestro Liutaio
    Ente di Tutela: Direzione Musei Statali della Città di Roma

    Opera restaurata da Leonardo Petrucci – Maestro Liutaio con la direzione di Sandra Suatoni, Sonia Martone (Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Direzione Musei Statali della Città di Roma)

    Scheda breve

    Lo strumento musicale proviene dall’eccezionale collezione di strumenti musicali del tenore Gennaro Evangelista Gorga (Broccostella, 1865 – Roma, 1957), che costituisce il nucleo originario delle raccolte del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, fondato a Roma nel 1974.

    L’esame dello strumento, sottoposto a restauro in occasione della XIX edizione di Restituzioni non ha rivelato indicazioni sull’autografia del costruttore. L’indagine formale, che ha affiancato il lavoro di restauro, suggerisce di ascriverne la fattura alla scuola napoletana della seconda metà del XVII secolo. La chitarra è arricchita sui profili della tavola armonica, del foro armonico e sulla tastiera di intarsi ornamentali in madreperla riproducenti motivi a racemi, fiori e foglie.

    L’esame dello strumento, propedeutico al restauro, ha rivelato varie alterazioni intervenute nel corso della sua esistenza, tra le quali la modernizzazione a sei corde rispetto alla versione originaria a cinque, come confermato dal foro nascosto al centro della paletta. I due fori delle corde Si e La sono dovuti a un rimaneggiamento successivo dello strumento, come anche la cordiera.

    Nell’intervento di restauro della chitarra, di carattere conservativo, si è deciso di recuperarne il più possibile l’assetto originario, mediante il consolidamento della struttura, il rifacimento delle parti perdute, l’eliminazione delle superfetazioni spurie frutto di precedenti “restauri”. Si è pertanto proceduto alla pulitura da vernici alterate e dai depositi di polvere, al riposizionamento in asse degli elementi, all’incollaggio, alla rifoderatura interna e al rinforzo delle crepe con strisce di pergamena, al trattamento e alla chiusura dei fori causati da insetti xilofagi, all’integrazione degli intarsi danneggiati e perduti, come pure delle placchette di tartaruga nella tastiera. Sono state ricostruite anche alcune parti del bordo della cassa in osso e rifatti i piroli sul disegno originario. Si è proceduto al trattamento delle vernici per recuperare la trasparenza originale, a quello lucidante e, infine, al montaggio di corde in budello per i tre cantini e filate entro i 5 kg per i bassi.

    La foggia dello strumento rimanda alla tradizione della prestigiosa liuteria napoletana a cavallo tra Settecento e Ottocento, nell’ambito della quale si segnalano varie famiglie: Vinaccia, Fabbricatore, Ventapane, nonché Filano, in particolare Donato (1740 ca – post 1783), rappresentante di una famiglia nota per la produzione di ricercati esemplari di mandolini, chitarre e liuti, all’ambito della quale potrebbe essere ascritto lo strumento.

    Attivo a Napoli tra il 1760 e il 1785 ca, Donato Filano dovette cambiare almeno due diverse botteghe, come risulta dall’etichetta di un mandolino conservato nel medesimo Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (inv. 329 del 1771) che recita: «Donatus Filano fecit anno D. 1771 / Neap.alla Rua de’ Taffettanari (Taffetanari)». I dizionari di liutai riportano inoltre una terza etichetta su un liuto del Museo di Karlsruhe: «Donatus Filano fecit / Anno Dni 1773/ Av. Rue de la Sainte Claire (Rua di Santa Chiara)».

    I dizionari di liutai riportano, inoltre, un’altra etichetta, come si evince in una mandola a quattro corde del Museo dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, «Donatus Filano fecit Neap. Anno 1770 / Alla Rua di S. Chiara»; in un liuto del Museo di Karlsruhe, «Donatus Filano fecit / Anno Dni 1773 / Av. Rue de la Sainte Claire»; in un mandolino al Museo del Conservatorio di Firenze, «Donatus Fileno fecit Neap. A. 1782 / Alla Rua di S. Chiara». A dispetto della popolarità e del carattere identitario dei suoi strumenti, chitarre e soprattutto mandolini, a tutt’oggi manca una ricostruzione storica adeguata della celebre liuteria napoletana, della conoscenza del suo patrimonio organologico, della letteratura e del repertorio musicale di riferimento, tra colto e popolare.

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima
    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Prima del restauro, tavola armonica

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Prima del restauro, fondo

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Prima del restauro, tastiera

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Prima del restauro, paletta

    Durante
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    Durante
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    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Durante il restauro

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Durante il restauro, fondo, dopo il trattamento con gommalacca e resine

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Durante il restauro, tastiera

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Durante il restauro, paletta

    Dopo
    Dopo
    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Dopo il restauro

    per gentile concessione della Direzione Musei Statali della Città di Roma – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

    Dopo il restauro, tavola armonica

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    https://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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