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    Camicia talismanica (tilsimli gömlek)

    Data: metà del XVII secolo
    Tecnica/Materiale: cotone inamidato e dipinto con inchiostro ferrogallico, cinabro, indaco, orpimento e oro; intreccio tela
    Dimensioni: 110 × 155 cm; alt. colletto 9 cm
    Provenienza: Roma, Museo Kircheriano
    Collocazione: Roma, Museo delle Civiltà (inv. 30842)
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Loretta Paderni
    Restauro: Giacinto Cambini, Tae Nagasawa, Guia Rossignoli (Opificio delle Pietre Dure, Firenze)
    Ente di Tutela: Museo delle Civiltà, Roma

    Opera restaurata da Giacinto Cambini, Tae Nagasawa, Guia Rossignoli (Opificio delle Pietre Dure, Firenze) con la direzione di Riccardo Gennaioli (Opificio delle Pietre Dure, Firenze); Loretta Paderni, Alessandra Montedoro (Museo delle Civiltà, Roma)

    Scheda breve

    Luigi Pigorini, direttore del Museo Preistorico Etnografico (dal 2016 Museo delle Civiltà) acquisì la camicia talismanica al momento della fondazione del museo nel 1875. Essa apparteneva alla collezione etnografica del Museo Kircheriano, creato nel 1651 dal gesuita Athanasius Kircher (1602-1680) nel palazzo del Collegio Romano.

    Presa come bottino di guerra dal celebre generale Raimondo Montecuccoli (1609-1680), che al comando della campagna militare austriaca (1663-1664) sconfisse gli ottomani, la camicia fu pubblicata nel 1845-1846 dall’abate Michelangelo Lanci come appartenente al Museo Kircheriano. Non sappiamo come e quando abbia raggiunto quel museo, anche se è ipotizzabile una cessione o uno scambio con il “Museo delle Curiosità naturali, peregrine e antiche” del cardinale Flavio Chigi (1641-1693), di cui Kircher era consigliere e collaboratore.

    Pochissimi esemplari di camicie talismaniche ottomane sono giunti fino a noi; la maggior parte è conservata al Topkapi Sarayi di Istanbul.

    Esse erano confezionate ritualmente, su ispirazione del Profeta, e avevano un grande valore protettivo grazie all’apparato decorativo costituito da scritte in caratteri arabi comprendenti sure coraniche, preghiere, quadrati magici, invocazioni ai nomi di Dio, degli arcangeli e degli angeli.

    La camicia del museo è firmata Husayn ibn Nasir al-din ibn Gabawra (Husayn figlio di Nasir al-din, conosciuto come figlio di Gabawra) ed è datata “1060 Egira/giugno 1650”.

    Si differenzia dalle altre camicie talismaniche conosciute per la presenza del colletto, decorato con 259 piccoli riquadri al cui interno sono riportati i “99 nomi di Dio”.

    Raimondo Montecuccoli arrestò l’avanzata delle truppe ottomane in Europa: il fatto che la camicia sia preda di guerra le conferisce anche un grande valore storico.

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima
    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Roberto Bellucci

    Prima del restauro, luce visibile, fronte

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Roberto Bellucci

    Prima del restauro, immagine UV, fronte

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Roberto Bellucci

    Prima del restauro, luce radente, fronte

    Durante
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    Durante il restauro

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Tae Nagasawa

    Durante il restauro, particolare di una lacuna all’interno delle scritte

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Guia Rossignoli

    Durante il restauro, creazione della camera umida su misura

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Tae Nagasawa

    Durante il restauro, fase di distensione con pesi in vetro dopo l’umidificazione

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Tae Nagasawa

    Durante il restauro, particolare del colletto dopo il trattamento di umidificazione

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma; foto Tae Nagasawa

    Durante il restauro, dopo la fase di vaporizzazione

    Dopo
    Dopo
    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini"

    Dopo il restauro, fronte

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma

    Dopo il restauro, retro

    Archivio Restauri, Opificio delle Pietre Dure, Firenze; © Museo delle Civiltà, MPE "L. Pigorini", Roma

    Dopo il restauro, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    https://restituzioni.com
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