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    Torna a dallo Statuario della Serenissima

    Busto di Atena

    Data: Prima metà del II secolo d.C.; restauri del XV secolo
    Tecnica/Materiale: Scultura a tutto tondo; marmo
    Dimensioni: 106 x 78 x 32 cm
    Provenienza: Donazione Giovanni Grimani (1587)
    Collocazione: Venezia, Museo Archeologico Nazionale (inv. 227)
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Marcella De Paoli Maria Cristina Dossi
    Restauro: Michela Scannerini - Esedra, con la direzione di Maria Cristina Dossi (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia)
    Ente di Tutela: Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Venezia e dei Comuni della Gronda Lagunare

    …fanciulla che estenui, dall’animo che incute terrore, che hai ucciso la Gorgone, che fuggi i talami, madre felicissima delle arti, eccitatrice, follia per i malvagi, per i buoni saggezza.   Inni Orfici

    Scheda breve

    La vergine guerriera Atena, fiera e saggia, è ritratta in una scultura composta da una testa antica, pregiata copia romana da un prototipo greco classico, e da un busto, splendidamente lavorato, di età rinascimentale.
    Il soggetto della parte antica è di immediata lettura: una testa femminile dalle chiome fermate in una treccia sulla nuca, protetta da un elmo corinzio. La parte rinascimentale consiste nell’aggiunta – coerente con il soggetto della testa − di un elegante busto panneggiato, su cui spicca un’egida a squame con la testa di Medusa e di una cintura decorata a volute e racemi vegetali. L’elmo è rialzato sulla fronte nel tipo “in riposo”, lasciando scoperto il viso, avvolto dalle ciocche corpose dei capelli. Il volto dall’ovale perfetto, è leggermente inclinato ed esprime una certa pensosità, sottolineata dal disegno degli occhi a mandorla, dalla pupilla non segnata, e dalla bocca socchiusa, caratterizzata dalle labbra carnose.

     

    I lineamenti idealizzati del volto, non privi però di espressività, hanno permesso una corretta lettura critica dell’opera, che è da ritenersi una replica di età romana dell’Atena “tipo Velletri”: tipologia che si distingue per il mantello e il sottile peplo cinto alla vita, un’egida contenuta e l’elmo corinzio. L’originale è tradizionalmente riferito allo scultore Kresilas, attivo ad Atene nella seconda metà del V secolo a.C. e portavoce della corrente attica del classicismo maturo.
    La copia di Venezia confluì nello Statuario Pubblico della Serenissima, poi Museo Archeologico Nazionale, con la donazione di Giovanni Grimani del 1587.
    Francesca Ghedini ha ipotizzato una provenienza romana della testa, connotata da tracce di licheni: segno di una passata esposizione in esterno, forse un giardino, cui dovette seguire un interramento. Entrata nella collezione Grimani, presso il Palazzo a Santa Maria Formosa a Venezia, l’opera fu oggetto di un intervento di restauro che ne interpretò correttamente l’iconografia e a cui si deve l’aggiunta della corazza squamata, ricavata da un unico blocco marmoreo e, più tardi, di un busto più grande, ma anche il restauro della punta del naso, gran parte delle sopracciglia e una porzione del labbro inferiore.

     

    L’opera è stata oggetto di un restauro negli anni Ottanta del Novecento, durante il quale venne rimossa la patina applicata nel restauro rinascimentale, con l’effetto di evidenziare il contrasto tra il naso aggiunto e il biancore del volto. nella stessa occasione venne applicato uno strato di cera per omogeneizzare la superficie.
    L’intervento realizzato nell’ambito di Restituzioni ha portato in evidenza la complessa storia conservativa dell’opera. Il primo passo è stato la rimozione dello strato di cera applicato e l’eliminazione di alcuni accumuli grigiastri; sono state quindi revisionate le stuccature, operando nei punti eccessivamente contrastati un semplice trattamento ad acquerello, completamente reversibile, per accompagnare alla correttezza dell’intervento una lettura storico-artistica filologica, capace di coniugare il rispetto per la storia conservativa la valorizzazione della qualità estetica del marmo.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, retro

    Durante il restauro, particolare, tassello di pulitura

    Durante il restauro, particolare del sigillo che contraddistingueva le opere della collezione Giovanni Grimani

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di gemme incise e cammei

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

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    Rilievo votivo a Cibele e Attis

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

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