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    Torna a Restituzioni 2016

    Bronzetti egizi da collezione

    Data: Epoca Tarda della storia egiziana (712-332 a.C.), epoca romana (30 a.C. - 395 d.C.), ante 1795
    Tecnica/Materiale: Fusione di lega di rame (bronzo, ottone)
    Dimensioni: varie (max 12 × 3 cm, min 3 × 1 cm)
    Provenienza: collezione Girolamo Zulian, collezione Girolamo Ascanio Molin, collezione Teodoro Correr
    Collocazione: Venezia, Museo Archeologico Nazionale
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Michela Sediari
    Restauro: Paolo Belluzzo con la collaborazione di Merj Nesi e Livio Nappo con la direzione lavori di Michela Sediari e la direzione tecnica di Serena Bidorini
    Ente di Tutela: Polo Museale del Veneto

    Opere restaurate da Paolo Belluzzo con la collaborazione di Merj Nesi e Livio Nappo con la direzione lavori di Michela Sediari e la direzione tecnica di Serena Bidorini

    Scheda breve

    Il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, uno dei primi musei pubblici d’Italia e d’Europa, e soprattutto un museo di collezionismo di antichità, costituito grazie alla lungimiranza di due raffinati prelati rinascimentali, Domenico e Giovanni Grimani, che rispettivamente con il legato del 1523 e la donazione del 1587, lasciarono parte della loro collezione di ‘anticaglie’ alla Serenissima, con un gesto che fu espressione al contempo di prestigio, cultura e senso civico.

    I trenta bronzetti figurati, oggetto del restauro, sono quasi tutti ex voto di alcune delle principali divinità del pantheon egizio, risalenti all’Epoca Tarda della storia egiziana (712-332 a.C.), eccetto due di epoca romana e due falsi moderni. Sono una testimonianza minore, ma pur sempre significativa, dell’interesse collezionistico, soprattutto tardosettecentesco e ottocentesco, per l’antico Egitto, anche se, in ambito veneziano e veneto, la familiarita con i diversi aspetti dell’antica civilta risaliva, a seguito dei rapporti diplomatici e commerciali con l’Egitto, all’Alto Medioevo e al Cinquecento. Il museo possiede infatti una delle collezioni di antichità egizie ed egittizzanti (per lo piu sculture, bronzetti, gemme, vasi e anche tre mummie) più consistenti fra i musei del Veneto.

    Quella offerta dal progetto Restituzioni è stata una importante occasione: infatti una notevole parte dei materiali bronzei del museo e conservata nei depositi. Nascosti da sempre agli occhi del pubblico, meno noti rispetto alle celebri collezioni di statuaria trascurati nei decenni passati, stanno finalmente ‘tornando alla luce’ grazie a nuove attività di ricognizione, con correlati progetti d’inventariazione informatizzata, e a campagne di catalogazione e di studio. Ora un primo gruppo di bronzetti egizi, fra i più bisognosi di ‘cure’, è stato oggetto di un intervento conservativo, per la prima volta documentato e preceduto da una attività diagnostica realizzata con le più avanzate tecnologie.

    Michela Sediari

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Prima del restauro, Iside (Br 191)

    Prima e dopo il restauro, Amon (Correr XI, 925)

    Prima del restauro, Horo (Correr XI, 927)

    Prima e dopo il restauro, figura maschile inginocchiata (Br 229)

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, figura maschile inginocchiata (Br 229), particolare

    Durante il restauro, Osiride (Br 234)

    Dopo
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    Dopo

    Prima e dopo il restauro, Amon (Correr XI, 925)

    Dopo il restauro, Br 218

    Dopo il restauro, Br 228

    Dopo il restauro, figura maschile inginocchiata (Br 229)

    Dopo il restauro, Arpocrate (Br 230)

    Dopo il restauro, Arpocrate (Br 231)

    Dopo il rstauro, BR 232

    Dopo il restauro, Br 233

    Dopo il restauro, Osiride (Br 234)

    Dopo il restauro, Br 235

    Dopo il restauro, Br 236

    Dopo il restauro, Br 237

    Dopo il restauro, Arpocrate (Br 238)

    Dopo il restauro, Amon (Br 246)

    Dopo il restauro, Br 247

    Dopo il restauro, Bes (Br 249)

    Dopo il restauro, Nefertem (Br 250)

    Dopo il restauro, Arpocrate (Br 328 Correr)

    Dopo il restauro, Horo su colonna (Br 488 Correr)

    Dopo il restauro, Api (Br 501 Correr)

    Dopo il restauro, divinità panteistica (Br 543 Correr)

    Dopo il restauro, Br 822

    Dopo il restauro, Correr XI, 825

    Dopo il restauro, Osiride (Correr XI, 826)

    Dopo il restauro, Correr XI, 827

    Dopo il restauro, Amon (Correr XI, 925)

    Dopo il restauro, Correr XI, 926

    Dopo il restauro, Horo (Correr XI, 927)

    Dopo il restauro, Correr XI, 931

    Dopo il restauro, Correr XI, 932

    Dopo il restauro, Iside (Br 191)

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Relazione di restauro

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    Mosaico pavimentale con emblema detto ‘dei pugili’

    https://restituzioni.com
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