• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2022

    Affreschi dal tempio di Iside, Pompei

    Data: 62-79 d.C.
    Tecnica/Materiale: dipinti murali a fresco con finiture a secco
    Dimensioni: 156 frammenti di dimensioni variabili (fino a pochi mm); le dimensioni del dipinto precedentemente all’incendio del 2018 erano 148 × 51 cm
    Provenienza: Pompei, tempio di Iside
    Collocazione: Rio de Janeiro, Museu Nacional, primo piano, sala della Collezione Teresa Cristina, imperatrice del Brasil
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Claudia Rodrigues-Carvalho, Evelyne Azevedo, Angela Rabello, Marcos André Torres de Souza
    Restauro: Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”: Michela Cardinali (direzione tecnico-scientifica, intervento di restauro e progetto di collaborazione) Paola Manchinu (coordinamento progetto); Arianna Valentina Scarcella (responsabile del progetto e dell’intervento); Sara Callegari, Maria Casella, Elisa Peroni, Francesca Cassina, Eleonora Genova (restauratrici); Emanuela Ozino Calligaris (collaborazione tecnico-scientifica, funzionaria restauratrice Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio- Ossola e Vercelli)
    Ente di Tutela: Universidade Federal do Rio de Janeiro

    Opera restaurata dalla Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”: Michela Cardinali (direzione tecnico-scientifica, intervento di restauro e progetto di collaborazione) Paola Manchinu (coordinamento progetto); Arianna Valentina Scarcella (responsabile del progetto e dell’intervento); Sara Callegari, Maria Casella, Elisa Peroni, Francesca Cassina, Eleonora Genova (restauratrici); Emanuela Ozino Calligaris (collaborazione tecnico-scientifica, funzionaria restauratrice Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli). Progetto sviluppato con la collaborazione di Carlo Pagani, vice-responsabile del Laboratorio Centrale di Conservazione e Restauro – LCCR, Museu Nacional/UFRJ.

    Scheda breve

    Pochi oggetti come l’affresco pompeiano del tempio di Iside conservato al Museu Nacional di Rio de Janeiro hanno subito nel tempo così tanti eventi catastrofici. Basterebbe parlare di Pompei per avere la dimensione della sua prima grande tragedia, ma nessuno potrà mai descrivere lo sgomento con cui i brasiliani hanno assistito all’incendio del Museu Nacional nel settembre del 2018. La Collezione Mediterranea del museo, detta anche Collezione Teresa Cristina in onore dell’imperatrice, era composta da 771 oggetti raggruppati per provenienza: oltre ai pezzi del Real Museo Borbonico, oggi Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), vi erano numerosi oggetti pompeiani. Questo nucleo si arricchì poi con la collezione proveniente da Veio, frutto delle campagne archeologiche finanziate dalla stessa imperatrice nelle sue tenute della Vaccareccia e di Isola Farnese, vicino Roma.

    Degli affreschi inviati in Brasile nel 1856, quattro erano esposti al momento dell’incendio. Quello su fondo nero raffigurante un drago marino affiancato da due delfini, restaurato grazie al programma Restituzioni, faceva parte di un insieme di tre frammenti appartenenti al tempio di Iside a Pompei.

    L’iseo pompeiano era stato scoperto con gli scavi condotti tra il 1764 e il 1766 e le pitture parietali che lo decoravano erano state realizzate tra il 62 e il 79 d.C. Dei tre affreschi provenienti dal tempio di Iside, i due su fondo nero si trovavano nel registro inferiore della parete ovest dell’area detta ekklesiastèrion, mentre quello su fondo bianco apparteneva alla decorazione del registro superiore del porticato nord e il suo gemello è oggi visibile al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

    Esposti in un’unica vetrina crollata a terra durante l’incendio, gli affreschi si sono spezzati in più frammenti, a prima vista difficili da identificare. I lavori di recupero e conservazione hanno richiesto una pianificazione rigorosa, con la delimitazione, la pulizia e la protezione dell’area da scavare. È stato eseguito un rigoroso monitoraggio degli spazi per permettere la corretta identificazione di ogni struttura. Gli oggetti sono stati recuperati da una squadra multidisciplinare dedicata al salvataggio delle collezioni e quelli che avevano bisogno di interventi d’emergenza sono stati inviati al Laboratorio di salvataggio delle collezioni.

    Se il recupero dei pezzi è stato compito della squadra di salvataggio delle collezioni, la restituzione al pubblico di alcuni di questi reperti rientra fra le competenze del team di conservazione del museo e dei suoi collaboratori. A questo proposito è stata fondamentale la partecipazione al programma Restituzioni, finanziato da Intesa Sanpaolo in partnership con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” di Torino.

    L’affresco, che oggi può di nuovo essere ammirato dal pubblico, è un simbolo poliedrico che ci parla di cooperazione, di ricordi, storie, emozioni, persone, istituzioni e nazioni. È il segno che i nuovi inizi sono sempre possibili, specialmente quando sono frutto di un impegno collettivo.

    Le fasi del restauro

    Prima
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Prima
    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Affresco con Drago marino e due delfini prima dell’incendio del 2018

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Vetrina con esposizione degli affreschi prima dell’incendio del 2018

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Fase di scavo e recupero dei frammenti dalle macerie dell’incendio

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Fase di scavo e recupero dei frammenti dalle macerie dell’incendio

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Operazioni di movimentazione dei frammenti recuperati e trasporto ai laboratori del Museu Nacional

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Frammenti recuperati dell’affresco

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Frammenti recuperati dell’affresco

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Frammenti recuperati dell’affresco

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro)

    Frammenti recuperati dell’affresco

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Prima del restauro: le indagini multispettrali preliminari all’intervento mostrano la presenza di blu egizio (VIL) e di materiali sovrammessi (UV) su alcuni frammenti del dipinto

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Prima del restauro: alcuni frammenti accostati, durante la fase preliminare di studio; l’illuminazione radente mette in risalto l’entità e l’estensione delle deformazioni degli strati preparatori

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante
    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Durante il restauro: operazioni di rimozione dello strato gessoso parzialmente distaccato, dal retro dei frammenti, dopo la rimozione del preliminare impacco con miscela solvente

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Fase di studio preliminare: ricomposizione digitale dei frammenti, su base fotografica, del dipinto prima dell’incendio del 2018

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Immagine al SEM di una sezione stratigrafica di uno dei frammenti: le aree di colore scuro indicano il grave quadro fessurativo presente in tutto lo spessore degli strati preparatori originali

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Durante il restauro: operazioni di consolidamento e applicazione di telina di supporto sul retro dei frammenti

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Durante il restauro: operazioni di accostamento e adesione dei frammenti con resina acrilica, per la costruzione delle “isole”

    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Durante il restauro: accostamento delle diverse “isole” per la verifica dei piani e degli attacchi, preliminarmente alla realizzazione della controforma per la stesura dello strato di intervento con resine alifatiche sul retro dei frammenti

    Dopo
    Dopo
    © Museu Nacional - UFRJ (Rio de Janeiro), © Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    https://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO