La mostra “Restituzioni 2013. Tesori d’arte restaurati” rende conto dei risultati conseguiti dalla campagna di restauri condotta con il sostegno di Intesa Sanpaolo nel biennio 2011-2012 su quarantacinque nuclei di opere d’arte – per un totale di oltre 250 singoli manufatti – appartenenti ai territori di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Calabria, Puglia, ai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e ai Musei Vaticani. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Napoli, l’esposizione, a cura di Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti è organizzata da Intesa Sanpaolo in partnership con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e in collaborazione con l’Associazione Amici di Capodimonte.Due le sedi espositive: il Museo di Capodimonte e le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano.Nel cuore della città, i visitatori hanno la possibilità di conoscere ulteriori tesori custoditi in prestigiose realtà, anch’esse coinvolte negli scorsi anni nel programma Restituzioni: la chiesa dei Santi Apostoli, il Museo Diocesano, il Museo del Tesoro di San Gennaro, nonché la stessa Cappella del Tesoro, in Duomo.Quarantacinque storie diverse accompagnano in straordinari viaggi nel passato. Coprendo un arco cronologico che va dall’VIII secolo a.C. al primo Ottocento, raccontano di Iside e dei Faraoni, di antiche principesse, di Amazzoni e di guerrieri, di Niobe, di Persefone, della terribile Medusa, di atleti e di gladiatori, di sfarzose corti e di monasteri, di Papi e Signorie, Re e Imperatori. Sono storie di scavi clandestini, di naufragi, di lunghi cammini da terre straniere, di ritrovamenti inattesi, di lasciti, di doni, di trionfi e di sconfitte, di riti sontuosi e di silenziose preghiere. Dipinti, affreschi, sculture, mosaici, manufatti tessili e d’oreficeria, disegni, arredi sacri e profani: le opere in mostra testimoniano la ricchezza e la varietà di un patrimonio sottratto alla conoscenza e all’adeguata comprensione dall’ingiuria del tempo, oggi restituito alla collettività.Le opere in mostra sono state restaurate in collaborazione con: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte(SBSAE Piemonte); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese (SBSAE Milano); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Mantova, Brescia e Cremona (SBSAE Mantova); Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto (SBA Veneto); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza (SBSAE Verona, Rovigo e Vicenza); Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Venezia e dei Comuni della Gronda Lagunare (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia); Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna (SBA Emilia Romagna); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia (SBSAE Modena e Reggio Emilia); Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini (SBAP Ravenna); Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche (SBSAE Marche); Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo (SBSAE Abruzzo); Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei (SSBA Napoli e Pompei); Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Napoli); Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia (SBA Puglia); Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (SBA Calabria); Musei Vaticani.Sedi di provenienza delle opere restaurate: Acceglio (Cuneo), Museo d’Arte Sacra dell’Alta Val Maira; Ascoli Piceno, Museo Diocesano; Bassano del Grappa (Vicenza), Museo Biblioteca Archivio; Bologna, Museo Civico Archeologico; Brunello (Varese), chiesa di Santa Maria Annunciata; Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), Palazzo Sinesi; Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Pio Cristiano; Corridonia (Macerata), Pinacoteca parrocchiale; Cremona, Museo Civico Ala Ponzone; Este (Padova), Museo Nazionale Atestino; Faenza (Ravenna), Palazzo Mazzolani, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Fermo, Palazzo dei Priori, Sala del Mappamondo; Firenze, Galleria Palatina, Palazzo Pitti; L’Aquila, Museo Nazionale d’Abruzzo; Mantova, Museo Diocesano Francesco Gonzaga; Mantova, Museo di Palazzo Ducale; Milano, Duomo, Tesoro di San Carlo; Milano, Museo Bagatti Valsecchi; Milano, Museo Poldi Pezzoli; Milano, Pinacoteca di Brera; Modena, Galleria Estense; Napoli, chiesa dei Santi Apostoli; Napoli, Museo Archeologico Nazionale; Napoli, Museo di Capodimonte; Napoli, Museo del Tesoro di San Gennaro; Padova, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto; Polpenazze del Garda (Brescia), chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine; Ravenna, Museo Nazionale; Ravenna, Museo TAMO; Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale; Torre di Santa Maria (Sondrio), chiesa della Natività della Beata Vergine Maria; Tortora (Cosenza), Museo di Blanda; Varallo (Vercelli), Pinacoteca; Venezia, Gallerie dell’Accademia; Venezia, Gallerie dell’Accademia, Gabinetto Disegni e Stampe; Venezia, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro; Vercelli, Museo Borgogna; Verona, Nucleo Operativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto.