La seconda edizione di Restituzioni vede la collaborazione di: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto; Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Venezia; Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto.La mostra delle opere restaurate si tiene in Palazzo Leoni Montanari, dal 1 dicembre 1990 al 20 gennaio 1991.Nella prefazione al catalogo, Giovanni Bazoli, Presidente del Banco Ambrosiano Veneto (oggi confluito in Intesa Sanpaolo), scrive:«In un Paese ricco di documenti di storia e d’arte come l’Italia il dibattito sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale è costante. Nonostante l’impegno degli organi competenti, le soluzioni sono spesso ritardate e carenti a causa delle ben note difficoltà che l’intervento pubblico incontra anche in questo settore.Le risorse e la collaborazione dei privati possono riuscire utili: come il contributo offerto dal Banco Ambrosiano Veneto mediante la presente iniziativa, modesta per dimensioni ma meritevole di qualche attenzione per il suo significato. Grazie ad un fondo messo a disposizione e ad una proficua intesa con le competenti Soprintendenze, il Banco promuove di anno in anno il restauro di una dozzina di opere d’arte mobili, appartenenti a Chiese, Enti o Istituzioni, che offrano i loro tesori alla fruizione pubblica.Per ragioni di omogeneità culturale e per meglio qualificare il nostro intervento, la scelta delle opere da restaurare è stata finora limitata al territorio di una Regione. Tale progetto, denominato “Restituzioni/La Banca per l’Arte”, sta interessando Venezia e il Veneto, una città ed una terra di impareggiabile nobiltà artistica. Successivamente rivolgeremo il nostro interesse e la nostra collaborazione ad altre Regioni in cui il Banco è operativo, sarà per noi uno dei modi per dialogare con le variegate espressioni di un territorio e ricambiare anche così la fiducia dei nostri interlocutori.Per il secondo anno consecutivo le opere che escono dal ciclo di restauri appena concluso sono esposte presso la nostra sede sociale di Vicenza. Il presente opuscolo, che presenta la rassegna, intende anche offrire spunti che, alla luce di quanto emerso dal restauro, servano a promuovere nuovi studi sulle singole opere.Nel proporre tali risultati alla curiosità ed all’interesse dei visitatori, ringrazio quanti hanno reso possibile la realizzazione del programma annuale e della mostra: il prof. Feliciano Benvenuti, innanzitutto, autorevole promotore del progetto; i membri del Comitato di consulenza; i responsabili delle Soprintendenze interessate, gli operatori dei Laboratori di restauro e della banca stessa. Solo grazie al loro impegno appassionato è stato possibile “restituire” le opere alla loro qualità e dignità originaria».