Tra le più importanti case museo d’Europa, il Museo Poldi Pezzoli nacque per la munifica volontà testamentaria del nobile collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879). Egli dispose che, alla sua morte, la casa e tutte le opere in essa contenute divenissero una Fondazione Artistica “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera”. Il Museo è stato inaugurato nel 1881, durante l’Esposizione Nazionale di Milano. Oggi come allora, la dimora aristocratica è la cornice di una eccezionale raccolta di dipinti italiani del Rinascimento e di una collezione unica di arti decorative: armi, porcellane, vetri, tessili, orologi e oreficerie. Nell’ambito di Restituzioni, nel 2002 IntesaBci – tra gli istituti che hanno dato vita al Gruppo Intesa Sanpaolo – ha sostenuto il Museo Poldi Pezzoli nel restauro del Gabinetto Dantesco: una vera e propria ‘camera del tesoro’ per la raccolta e lo studio delle opere di arte applicata, che le ridipinture dei restauri post-bellici e un problematico stato di conservazione avevano privato dell’originale, magica atmosfera.Preceduto da un’approfondita serie di studi sulle fonti (documenti e foto d’epoca) e da meticolose indagini diagnostiche, il restauro è stato avviato nel 2001 ed è stato accompagnato da due serie di conferenze per il confronto di idee, progetti e metodologie sui temi della conservazione e del restauro.
Museo Poldi Pezzoli. Lo studiolo dantesco, decorazioni
Giuseppe Bertini, Luigi Scrosati, Giuseppe Speluzzi