Restituzioni ha festeggiato il raggiungimento dei vent’anni di attività sostenendo il restauro di una tra le più importanti pagine del Trecento italiano: gli affreschi giotteschi dell’Abbazia di Chiaravalle milanese. Iniziati i restauri già nel 2002 con finanziamenti pubblici, rischiava di rimanere inconcluso il recupero degli affreschi del tiburio, opera del cosiddetto “Primo Maestro di Chiaravalle”, e soprattutto di quelli del ciclo con le “Storie della Vergine”.Intesa Sanpaolo, con il progetto Restituzioni, è intervenuta nel 2008-2009 assicurando la necessaria copertura economica per il completamento di questi restauri pittorici e per la pubblicazione del volume “Un poema cistercense. Affreschi giotteschi a Chiaravalle Milanese” a cura di Sandrina Bandera, con un saggio di Mina Gregori, Electa Milano 2010.Il restauro è stato realizzato dal laboratorio Nicola Restauri, sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici di Milano.Dalla prefazione al volume di Giovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo:«L’attenzione da parte del nostro Istituto per la tutela dell’integrità storica, artistica e insieme spirituale dell’Abbazia di Chiaravalle e della comunità monastica che ne è responsabile ha origini lontane. Fu Raffaele Mattioli, che ricoprì la carica di Amministratore delegato e poi di Presidente dell’allora Banca Commerciale, ad instaurare con l’Abbazia un rapporto privilegiato. Con profonda sensibilità Mattioli aveva colto il fascino antico e attuale di Chiaravalle, la sua dimensione storica e insieme spirituale, stringendo con questo luogo un legame intenso fatto di segni concreti, come il patrocinio offerto all’edizione latino-italiana dell’Opera omnia di San Bernardo di Clairvaux (ora proseguita dalla famiglia di Mattioli), e scelte di elezione: nel piccolo cimitero della comunità monastica desiderò infine trovare riposo. Pur esprimendo un’esigenza personale autentica, i gesti di Mattioli hanno saputo trasmettere un significato profondo, accolto e fatto proprio nel tempo anche dalla nostra Banca, che ha continuato a testimoniare la propria vicinanza alla comunità di Chiaravalle intervenendo in più occasioni, sia a difesa delle opere architettoniche (con il restauro di varie opere murali, sostenuto in particolare tra il 1989 e il 1992), sia a difesa della memoria del fondatore dell’ordine, San Bernardo di Clairvaux (con un convegno e una mostra promossi in occasione del nono centenario della nascita). […] Poter festeggiare i vent’anni di Restituzioni con la chiusura dei lavori di recupero delle Storie della Vergine di Chiaravalle è motivo di grande soddisfazione per l’importanza dell’opera, una delle decorazioni più grandiose del Trecento italiano; per il legame con il luogo, divenuto ormai una sorta di riferimento ideale per l’Istituto; e inoltre per l’omaggio che questo intervento implicitamente rappresenta nei confronti di Raffaele Mattioli e del suo impegno culturale e civile.Nel chiudere positivamente e felicemente l’intervento su Chiaravalle, non possiamo dimenticare che anche questa iniziativa era stata preparata e a lungo seguita con la consueta passione e sensibilità da Fatima Terzo, Responsabile del settore Beni archeologici e storico-artistici di Intesa Sanpaolo, scomparsa nel maggio dello scorso anno. È dunque con un senso di profonda gratitudine e ammirazione che vogliamo ricordare la competenza e la lungimiranza con cui Fatima Terzo ha saputo guidare le attività culturali dell’Istituto, ponendole costantemente a servizio della tutela e della valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico del nostro Paese».
Chiaravalle, Evangelisti e Santi cistercensi. Storie della Vergine
"Primo Maestro di Chiaravalle"; Stefano fiorentino e collaboratori