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    Tre rilievi lignei dal Calvario di Banská Štiavnica (L’addio di Gesù a sua Madre; Caifa condanna Gesù; Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà)

    Data: 1744-1751
    Tecnica/Materiale: Intaglio su legno e policromia
    Dimensioni: 300 × 250 cm ciascuno
    Provenienza: Repubblica Slovacca, Calvario di Banská Štiavnica, cappelle nn. 1, 10, 23
    Collocazione: Repubblica Slovacca, Banská Štiavnica, Slovenské Banské Múzeum
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Katarína Vošková
    Restauro: Ján Fečo con la direzione della Soprintendenza ai Monumenti della Repubblica Slovacca, ufficio regionale di Banská Bystrica, Banská Štiavnica
    Ente di Tutela: Soprintendenza ai Monumenti della Repubblica Slovacca, ufficio regionale di Banská Bystrica, Banská Štiavnica

    Opera restaurata da Ján Fečo con la direzione della Soprintendenza ai Monumenti della Repubblica Slovacca, ufficio regionale di Banská Bystrica, Banská Štiavnica

    Scheda breve

    Il Calvario di Banska Štiavnica, edificato sulla sommità della collina Scharffenberg (Ostry vrch), è composto di diciassette stazioni, tre chiese – la chiesa inferiore, la Scala Santa e la chiesa superiore – oltre a ulteriori cappelle minori – Ecce Homo, Sepolcro di Cristo e i Sette dolori di Maria –.

    Della costruzione del Calvario fu promotore il padre gesuita Franz Perger (1700-1771); non si conosce invece il nome del suo architetto. Il 14 settembre del 1744 fu posata la prima pietra della chiesa superiore e sette anni dopo, il 14 settembre 1751, il complesso venne consacrato. All’interno delle tre chiese, i temi sacri sono rappresentati da sculture, rilievi e affreschi; nelle cappelle le scene sono realizzate per mezzo di rilievi lignei policromi, con iconografie specifiche per ciascuna stazione della Via Crucis.

    Rimane ancora incerta l’identità degli artisti coinvolti nell’intera opera. L’identificazione più sicura è quella dell’autore degli affreschi delle chiese, il pittore viennese Anton Schmidt (1713-1773), a cui potrebbero essere attribuiti anche i rilievi lignei delle cappelle, accanto a figure come quelle degli scultori Dionyz Ignac Stanetti, Michael Anton e Franz Anton Rasner, e ad artisti locali quali Sturm e J.M. Pfrimb.

    L’attuale stato di conservazione del Calvario di Banska Štiavnica risente ancora dell’influenza del suo recente passato, contrassegnato dal disinteresse della collettività nei confronti di uno dei più preziosi monumenti barocchi della Repubblica Slovacca. Negli ultimi due decenni del XX secolo, il Calvario è stato vittima dell’umana ignoranza, dell’indifferenza e della violenza. La grande maggioranza delle sculture e delle reliquie sacre è stata trafugata e gli edifici e gli arredi distrutti per opera di vandali.

    Nel 2007, il Calvario è entrato a far parte dell’elenco dei cento siti più a rischio stilato dal World Monuments Fund di New York, suscitando un forte impatto nella comunità locale e motivando la popolazione a intraprendere nuovi passi per salvare e riabilitare questo luogo. Il 2008 ha visto nascere la Fondazione The Calvary Fund, che fin dall’esordio si è incaricata della sistematica conservazione del monumento e cura attualmente l’adeguata salvaguardia e valorizzazione del sito.

    L’attuale strategia di conservazione delle sculture e dei rilievi del Calvario prevede il restauro graduale dei manufatti originali al fine di esporli al pubblico nello spazio museale della città, e la collocazione di copie nelle cappelle. Il progetto di restauro nell’ambito di Restituzioni ha interessato i rilievi lignei di tre cappelle, L’addio di Gesù a sua Madre dalla cappella n. 1, Caifa condanna Gesù dalla cappella n. 10, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà dalla cappella n. 23. L’intervento ha previsto la pulitura delle superfici, il consolidamento delle parti lignee e degli strati pittorici originari, con parziali reintegrazioni, nonché la sostituzione in loco dei rilievi stessi con copie in resina epossidica.

    Katarina Voškova

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, L’addio di Gesù a sua Madre

    Prima del restauro, Caifa condanna Gesù

    Prima del restauro, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà

    Durante
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    Durante

    Copia in resina epossidica, L’addio di Gesù a sua Madre

    Copia in resina epossidica, Caifa condanna Gesù

    Dopo il restauro, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà

    Copia in resina epossidica, L’addio di Gesù a sua Madre, particolare

    Copia in resina epossidica, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà, particolare

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    Copia in resina epossidica, L’addio di Gesù, particolare

    Durante il restauro, L’addio di Gesù a sua Madre, rimozione degli strati di colore aggiunti nei precedenti interventi

    Durante il restauro, L’addio di Gesù a sua Madre, ritocco pittorico

    Durante il restauro, L’addio di Gesù a sua Madre, rinforzo locale del legno per mezzo di soluzione a base di toluene

    Durante il restauro, Caifa condanna Gesù, ritocco pittorico

    Durante il restauro, Caifa condanna Gesù, rimozione dello strato di silicone dalla superficie originale

    Durante il restauro, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà, preprazione del bassorilievo per l’applicazione dello strato di silicone

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, Caifa condanna Gesù

    Dopo il restauro, Maria piange sul corpo senza vita di Gesù – Pietà

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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