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    Tre costumi della Commedia dell’Arte (Arlecchina; Cantatrice; Magnifico)

    Data: 1909-1911
    Artista: Sartoria Adolfo Caucino di Biella
    Tecnica/Materiale: Costumi cuciti e composti di varie parti; velluto di seta, raso di seta, saia di cotone, pizzi, passamanerie e decorazioni in metallo dorato, feltro, pelle, cuoio
    Dimensioni: Varie
    Provenienza: Roma, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, già Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
    Collocazione: Roma, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (deposito)
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Maura Picciau
    Restauro: Lucia Nucci, con Sara Corsoni, Giusi Cusimano, Laura Folli, Barbara Santoro con la direzione di Maura Picciau
    Ente di Tutela: Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia

    Opera restaurata da Lucia Nucci, con Sara Corsoni, Giusi Cusimano, Laura Folli, Barbara Santoro con la direzione di Maura Picciau

    Scheda breve

    I tre costumi teatrali, espressione della Commedia dell’Arte italiana, appartengono al vasto repertorio di maschere italiane – oltre cento costumi completi – dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, già Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. L’insieme fu selezionato per la Mostra di Etnografia Italiana del 1911, l’esposizione che si tenne a Roma, in piazza d’Armi, odierno quartiere Prati, per celebrare il cinquantenario dell’Unità d’Italia. Le maschere erano ospitate proprio nel palazzo delle Maschere e dei Costumi, un edificio effimero classicheggiante, opera dell’architetto Marcello Piacentini. L’intera collezione delle maschere fu esposta solo in quella occasione: piace pensare che i tre costumi oggi restaurati, Arlecchina, la Cantatrice e il Magnifico siano il primo risultato di un programma conservativo organico, che richiederà anni.

    Fu Lamberto Loria, grande etnografo e curatore di tutta l’Esposizione Etnografica, a volere documentare e rappresentare l’universo della maschera della Commedia dell’Arte, affidandone, nel 1909, la ricerca all’erudito piemontese Alessandro Roccavilla. Poiché al principio del Novecento, ormai, la Commedia dell’Arte, vanto della tradizione comica teatrale italiana, era spenta da lungo tempo, e il reperimento sul campo si rivelava arduo, si decise di riprodurre, sulla base di una attenta indagine storico-iconografica, molti dei costumi ricercati, incaricandone la sartoria teatrale di Adolfo Caucino, di Biella. Arlecchina e la Cantatrice, ad esempio, sono citazioni testuali delle omologhe incisioni che corredavano il libro di Maurice Sand, Masques et Bouffons, del 1862. Il Magnifico, invece, antenato dell’avaro mercante Pantalone, si ispira alla ritrattistica veneziana del XVI secolo.

    In tutti e tre i casi, una lunga esposizione nella vetrina del museo aveva gravemente compromesso i colori delle stoffe, rendendole fragili e disidratate. Come scelta metodologica di fondo, si è inteso privilegiare, trattandosi di costumi teatrali pensati e realizzati per un’esposizione e non per un utilizzo scenico, il recupero dell’aspetto generale, luminoso, sontuoso finanche, delle maschere. Si è proceduto dunque allo smontaggio dei vecchi restauri, se presenti, a rinforzare le parti fragili e infine a integrare le parti mancanti con riproduzioni attuali facilmente riconoscibili. Nel caso di Arlecchina, poi, si è deciso – stante la notevole differenza cromatica tra le parti anteriori colpite dalla luce e il retro – di riprodurre le toppe in seta, tingendole del colore cercato, e sovrapponendole a quelle originali, che dunque accompagnano, come documenti storici sottostanti, l’abito. Oggi Arlecchina, la Cantatrice e il Magnifico aprono le danze: tre figure del passato ci rallegrano nei colori ritrovati, in attesa di riavere la voce e ritrovare i salti, i balzi e gli sberleffi che dovevano animarle un tempo.

    Maura Picciau

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Prima del restauro, Cantatrice, corpetto

    Prima del restauro, Cantatrice, gonna, lacerazione del fondo in raso

    Prima del restauro, Magnifico, giacca, passamaneria in cui sono evidenti le ossidazioni

    Prima del restauro, Magnifico, manto, ricamo della manica destra

    Prima del restauro, Arlecchina, cappello

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante

    Durante il restauro, Arlecchina, scarpe e fiocchi

    Durante il restauro, Arlecchina, gonna, smontaggio e numerazione delle toppe triangolari

    Durante il restauro, Arlecchina, giacca, smontaggio dei vecchi rammendi

    Durante il restauro, Cantatrice, corpetto, manica in raso smontata

    Durante il restauro, Cantatrice, corpetto, rimontaggio dei ricami

    Durante il restauro, Cantatrice, corpetto, aspirazione della fodera; si noti l’etichetta di Adolfo Caucino

    Durante il restauro, Magnifico, manto, ricamo della manica destra, ritaglio del supporto in tulle dopo la fermatura ad ago

    Durante il restauro, Magnifico, giacca, passamaneria dopo la pulitura a tampone

    Durante il restauro, Magnifico, giacca, bottoni e alamari, pulitura

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    Durante il restauro, Arlecchina, giacca, smacchiatura con solventi a tampone

    Durante il restauro, Arlecchina, scarpe e fiocchi

    Durante il restauro, Arlecchina, giacca, rimontaggio

    Durante il restauro, Arlecchina, giacca, smacchiatura con solventi a tampone

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo

    Dopo il restauro, Arlecchina, fronte

    Dopo il restauro, Cantatrice, fronte

    Dopo il restauro, Cantatrice, retro

    Dopo il restauro, Cantatrice, corpetto

    Dopo il restauro, Cantatrice, gonna, particolare con il fondo in raso

    Dopo il restauro, Arlecchina, retro

    Dopo il restauro, Magnifico, fronte

    Dopo il restauro, Magnifico, retro

    Dopo il restauro, Magnifico, manto, ricamo della manica destra

    Dopo il restauro, Arlecchina, cappello

    Dopo il restauro, Arlecchina, gonna

    Dopo il restauro, Arlecchina, giacca, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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