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    Tabernacolo dei Linaioli

    Data: 1433
    Artista: Guido di Piero, poi fra Giovanni, detto Beato Angelico
    Nascita artista: Vicchio di Mugello 1395-1400
    Morte artista: Roma 1455
    Tecnica/Materiale: Tempera e foglia d'oro su tavola
    Dimensioni: In cm: parte centrale: 275x175x33,8; sportello sx: 275x86,4x7,7; sportello dx: 275x89,6x7,7; pannelli predella: 35,7x54x3,2 (33,9x52 superficie pittorica); 35,7x54x3,2 (33,5x51,7 superficie pittorica); 35,9x53x3,2 (34x51 superficie pittorica)
    Provenienza: Firenze, Residenza dell'Arte dei Rigattieri, Linaioli e Sarti
    Collocazione: Firenze, Museo di San Marco
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Magnolia Scudieri, Marco Ciatti
    Restauro: Opificio delle Pietre Dure, Firenze con la direzione di Marco Ciatti (OPD)
    Ente di Tutela: Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze

    … Fece a’ Linaiuoli una tavola, che è nell’uffizio dell’Arte loro… (Giorgio Vasari, Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti)

    Scheda breve

    Il Tabernacolo dei Linaioli è opera di solenne bellezza, che rimane impressa per la rigorosa struttura e la monumentalità delle figure, risplendenti nella luce abbagliante dello sfondo dorato.

    Il tabernacolo ripercorre i brani più significativi della prima pittura rinascimentale, fondendoli con una tradizione antica e consolidata. Ad ante chiuse campeggiano le grandiose figure dei santi Marco e Pietro che, dipinti sul fondo scuro, sembrano emergere, come sculture, dal profondo di una nicchia, circondata dalla cornice marmorea preziosamente scolpita.

    L’apertura degli sportelli dischiude la visione del pannello centrale con la Vergine in trono e il Bambino benedicente, all’interno di uno spazio prospettico, dal soffitto voltato, blu cosparso di stelle. Qui una tenda in broccato d’oro funge da sipario, svelando letteralmente il mistero divino. Intorno al pannello centrale sono schierati dodici angeli musicanti, dipinti su una larga fascia a fondo aureo che crea un singolare effetto di profondità, allusivo allo spazio luminoso dell’empireo. Sul lato interno delle ante si dispongono di nuovo la figura potente di san Marco, protettore dell’Arte dei Linaioli, e quella più diafana di san Giovanni Battista, patrono di Firenze.

    Nei tre pannelli della predella, con la Predica di san Pietro davanti a san Marco, l’Adorazione dei Magi e il Martirio di san Marco, il senso monumentale dell’opera viene sensibilmente attenuato dalla vivace componente narrativa.

     

     

    L’opera prende il nome dall’Arte dei Rigattieri, Linaioli e Sarti che ne affidò l’esecuzione a Beato Angelico nel 1433. Per questa commissione sembra sia stata determinante la conoscenza di Giuliano Lapaccini, figlio di Filippo, procuratore dell’Arte in quegli anni. Giuliano infatti, fra 1430 e 1433, vestì l’abito domenicano proprio nel convento di San Domenico di Fiesole, dove Fra Angelico risiedeva. Il tabernacolo fu completato nel 1435 e sistemato nel 1436 nella Sala grande dell’Arte, da dove venne rimosso con la soppressione delle Arti e accolto agli Uffizi nel 1777. Nel 1924 pervenne al Museo di San Marco dove fu ricongiunto alla sua incorniciatura marmorea, realizzata nel 1433 su disegno di Lorenzo Ghiberti. L’opera riassume in sé numerosi influssi stilistici, sviluppati all’interno di un enorme orizzonte culturale: dalla tradizione delle grandi icone medievali, nella solennità ieratica delle figure, alla monumentalità della grande statuaria classica e rinascimentale, filtrata dal naturalismo masaccesco e dall’eleganza lineare di Ghiberti.

     

     

    Il restauro si inserisce all’interno di un moderno progetto di conservazione, pensato principalmente come un momento di studio. Si è infatti trattato di un’operazione molto complessa, a causa della natura composita dell’opera, un’architettura tridimensionale variamente articolata, che doveva rispondere a esigenze non solo estetiche ma anche funzionali.

    L’intervento è stato preceduto da indagini diagnostiche non invasive che hanno evidenziato la grande abilità tecnica dell’artista. I problemi conservativi emersi riguardavano sia il supporto sia le alterazioni superficiali della pellicola pittorica. Erano infatti presenti fratture, nella parte centrale, determinate dalla forza delle variazioni dimensionali dei due tavolati contrapposti, bloccati dalla cornice: si è dunque intervenuto per ricollegare le parti, utilizzando un materiale sufficientemente elastico, capace di seguire i movimenti del tavolato.

    Lo stato di conservazione dello strato pittorico, con alterazioni diverse nei vari colori, ha guidato la pulitura nel recupero dei volumi e della cromia attraverso l’assottigliamento della stratificazione dei materiali aggiunti nei secoli sulla superficie, secondo una pulitura eseguita come atto critico e differenziata da zona a zona. La successiva reintegrazione delle lacune e in parte delle abrasioni ha infine consentito un pieno recupero della fruibilità estetica dell’opera.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro con gli sportelli chiusi

    Prima del restauro con gli sportelli aperti

    Prima del restauro, particolare

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante

    Durante il restauro, particolare di una mano id san Marco in fluorescenza UV

    Durante il restauro, particolare del volto di san Marco, pulitura

    Durante il restauro, particolare della veste di San Pietro, pulitura

    Durante il restauro, particolare del Bambino

    Durante il restauro, particolare di un angelo musicante

    Durante il restauro, particolare del volto di un angelo musicante

    Radiografia a raggi X

    Particolare della Predica di san Pietro davanti a san Marco in infrarosso bianco e nero

    Particolare della Madonna in fluorescenza UV

    Durante il restauro, particolare di una mano di san Marco a luce visibile

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo

    Dopo il restauro, sportello esterno a sinistra con San Marco

    Dopo il restauro, sportello esterno a destra con San Pietro

    Dopo il restauro, particolare

    Dopo il restauro, particolare

    Dopo il restauro, particolari degli angeli musicanti

    Dopo il restauro, pannello della predella con la Predica di san Pietro davanti a san Marco

    Dopo il restauro, pannello della predella con il Martirio di San Marco con il miracolo della grandine

    Dopo il restauro, pannello della predella con l’Adorazione dei Magi

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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