Da uno sfondo nero, immagine del mistero o della notte dell’anima, emergono a mezzo busto le figure dei due santi principali della chiesa cattolica: Pietro e Paolo. Entrambi sono raffigurati in atteggiamento meditativo, come se scrutassero il nero alle loro spalle. Paolo, in particolare, guarda verso l’alto alla ricerca dell’ispirazione divina, nella mano destra stringe una penna d’oca con cui sta scrivendo una delle sue lettere, nell’altra mano, seminascosta nell’ombra, tiene la spada, simbolo del suo martirio. Pietro guarda direttamente lo spettatore con espressione pensierosa, nella mano destra tiene un bastone, mentre la chiave, simbolo del potere papale, pende dalla spalla, facendolo sembrare più un pellegrino che il principe della chiesa.
Le due tele sono state a lungo considerate quasi come un’unica opera: stesse dimensioni, stesso stile, identica cornice. Solo studi recenti, in occasione del restauro, hanno notato differenze nella tecnica pittorica, ma soprattutto il fatto che il San Pietro era stato tagliato per portarlo alle stesse dimensioni del San Paolo. Gli stessi studi hanno permesso di identificare nell’autore, per il netto contrasto tra il nero e la vivezza delle carni dei santi, Pietro Bellotti, autore che univa il gusto minuzioso e realistico (era famoso per la forza dei suoi ritratti degli umili) dei pittori lombardi, con le suggestioni del chiaroscuro tipiche dei Tenebrosi veneziani.
Il restauro è stato preceduto da un’importante fase preliminare, con radiografie e diverse analisi fotografiche destinate a indagare la tecnica pittorica, oltre che lo stato di conservazione della pittura. Il problema maggiore riguardava la foderatura delle due tele, eseguita con tela di scarsa qualità e ormai logora, che è stato necessario sostituire. La superficie pittorica è stata pulita accuratamente, e sono state stuccate e ricoperte alcune piccole lacune; infine sono state applicate alcune sostanze protettive per impedire ulteriore degrado. L’intervento ha coinvolto anche le cornici che sono state integrate dove necessario e protette con vernice antitarlo.
Redazione Restituzioni