• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2011

    San Pietro, San Paolo

    Data: 1668-1669
    Artista: Pietro Bellotti
    Nascita artista: Volciano di Salò 1625-1627
    Morte artista: Gargnano sul Garda 1700
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: San Pietro: 49 x 59 cm; San Paolo: 48 x 58 cm
    Provenienza: Monaco di Baviera, collezione Alberto Sigismondo di Freising
    Collocazione: Vicenza, Seminario Vescovile
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Chiara Rigoni
    Restauro: Egidio Arlango, con la direzione di Chiara Rigoni(SBSAE Verona, Rovigo e Vicenza)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza

    Nella gioiosa notte / in segreto, senza esser veduta, / senza veder cosa, / né altra luce o guida avea / fuor quella che in cuor mi ardea. (San Giovanni della Croce, Notte Oscura). Immerse in meditazione, sembrano uscire dalla notte oscura dell’anima, le due figure dei santi Pietro e Paolo dipinte da Pietro Bellotti.

    Scheda breve

    Da uno sfondo nero, immagine del mistero o della notte dell’anima, emergono a mezzo busto le figure dei due santi principali della chiesa cattolica: Pietro e Paolo. Entrambi sono raffigurati in atteggiamento meditativo, come se scrutassero il nero alle loro spalle. Paolo, in particolare, guarda verso l’alto alla ricerca dell’ispirazione divina, nella mano destra stringe una penna d’oca con cui sta scrivendo una delle sue lettere, nell’altra mano, seminascosta nell’ombra, tiene la spada, simbolo del suo martirio. Pietro guarda direttamente lo spettatore con espressione pensierosa, nella mano destra tiene un bastone, mentre la chiave, simbolo del potere papale, pende dalla spalla, facendolo sembrare più un pellegrino che il principe della chiesa.

     

     

    Le due tele sono state a lungo considerate quasi come un’unica opera: stesse dimensioni, stesso stile, identica cornice. Solo studi recenti, in occasione del restauro, hanno notato differenze nella tecnica pittorica, ma soprattutto il fatto che il San Pietro era stato tagliato per portarlo alle stesse dimensioni del San Paolo. Gli stessi studi hanno permesso di identificare nell’autore, per il netto contrasto tra il nero e la vivezza delle carni dei santi, Pietro Bellotti, autore che univa il gusto minuzioso e realistico (era famoso per la forza dei suoi ritratti degli umili) dei pittori lombardi, con le suggestioni del chiaroscuro tipiche dei Tenebrosi veneziani.

     

     

    Il restauro è stato preceduto da un’importante fase preliminare, con radiografie e diverse analisi fotografiche destinate a indagare la tecnica pittorica, oltre che lo stato di conservazione della pittura. Il problema maggiore riguardava la foderatura delle due tele, eseguita con tela di scarsa qualità e ormai logora, che è stato necessario sostituire. La superficie pittorica è stata pulita accuratamente, e sono state stuccate e ricoperte alcune piccole lacune; infine sono state applicate alcune sostanze protettive per impedire ulteriore degrado. L’intervento ha coinvolto anche le cornici che sono state integrate dove necessario e protette con vernice antitarlo.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Prima

    San Pietro prima del restauro

    San Paolo prima del restauro

    Particolare di san Pietro prima del restauro, riflettografia IR

    San Pietro prima del restauro, immagine RX

    San Paolo prima del restauro, immagine RX

    Durante
    Durante

    San Paolo durante il restauro, pulitura

    Particolare di san Pietro durante il restauro, pulitura

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    San Pietro dopo il restauro, particolare

    San Paolo dopo il restauro, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO