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    Torna a Restituzioni 2016

    San Pietro; San Giovanni Battista

    Data: 1470-1473
    Artista: Francesco del Cossa
    Nascita artista: Ferrara, 1436 ca
    Morte artista: Bologna, 1478 ca
    Tecnica/Materiale: Tempera e oro su tavola
    Dimensioni: San Pietro: 111,4 × 54,5 cm; San Giovanni Battista: 113,5 × 55,5 cm
    Provenienza: Bologna, Basilica di San Petronio, cappella Griffoni
    Collocazione: Milano, Pinacoteca di Brera (Reg. Cron. 1182; Reg. Cron. 1183)
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Emanuela Daffra
    Restauro: Barbara Ferriani s.r.l., Milano direzione del restauro Emanuela Daffra

    Opera restaurata da Barbara Ferriani s.r.l., Milano con la direzione di Emanuela Daffra

    Scheda breve

    San Pietro e san Giovanni Battista si impongono allo spettatore con la solidità di due sculture policrome, poggianti su di un terreno calcareo e scheggiato che li isola come un basamento oltre al quale si apre un paesaggio fantasmagorico, dove archi dalle chiavi di volta pericolanti inquadrano piane percorse da fiumi e punteggiate da costruzioni, impossibili edifici cupolati sorgono su rocce a strapiombo, una città turrita corona una sorta di acquedotto nato per orogenesi. Quasi a sottolineare il trionfo del cristianesimo sul mondo pagano, i santi sono circondati da rovine di edifici classici. I due pannelli facevano parte del polittico realizzato da Francesco del Cossa per la cappella di Floriano Griffoni in San Petronio a Bologna.

    La cappella era dedicata a san Vincenzo Ferrer e la figura del santo spagnolo campeggiava nello scomparto centrale, ora alla National Gallery di Londra. Si trattava di un insieme straordinariamente innovativo, poichè ridisegnava in chiave rinascimentale la struttura di un polittico gotico, conferendole un assetto simile a un arco trionfale. Al suo interno le singole parti erano spazialmente connesse, suggerendo una sorta di portico, nel quale abitano i santi. L’unificazione era garantita dal paesaggio continuo, dal bastone dorato cui stanno appesi fili di perle in vetro rosso o trasparente, dal ricorrere di pilastri decorati a racemi. Da questi partono, a raccordarsi con la cornice ora perduta, aste dorate che misurano la profondità dello spazio in cui stanno le figure.

    L’attuale restauro, che ha ripianato e consolidato la superficie pittorica, rende anche più agevole leggere la struttura luminosa: le due figure sono investite da luce diagonale che arriva da sinistra e grazie alle ombre portate rileva i gesti e misura le distanze, come il braccio di san Pietro a reggere il libro posto di taglio o l’addensarsi dell’ombra in basso a scandire la distanza dei pilastri. E la luce, con sottili pennellate chiare nitidamente stese, a restituire i volumi, per esempio nei panneggi, ma anche a far vibrare i riflessi e a differenziare le superfici (lo specchiarsi delle perle nel fregio della trabeazione, in prezioso porfido verde antico).

    Si conferma dunque la qualità di capolavoro di un’opera appartenente alla piena maturità di uno dei maggiori pittori attivi nella seconda metà del Quattrocento. In essa la studiata impostazione prospettica si fonde con l’uso della luce per modellare le forme e la scioltissima capacità disegnativa. La tempera, ora più liquida ora piu corposa, restituisce i gesti naturali e vitali delle figurette sullo sfondo, l’agile immobilità della lucertola, la pelle rugosa del vecchio san Pietro, la convincente pienezza dell’agnello simbolico posto sul pastorale di san Giovanni, rendendo partecipe lo spettatore di una costruzione assai complessa anche dal punto di vista dei significati, che alludono alla lotta contro i Turchi e alla preparazione della crociata.

    Emanuela Daffra

    Le fasi del restauro

    Prima
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Prima

    Prima del restauro, San Giovanni Battista, particolare con il disegno preparatorio, riflettografia a infrarossi

    Prima del restauro, San Pietro, particolare con il libro, deformazioni delle stesure pittoriche e restauri alterati

    Prima del restauro, San Pietro, particolare con il filo di perle, distacchi delle stesure pittoriche

    Prima del restauro, San Pietro

    Prima del restauro, San Giovanni Battista

    Prima del restauro, San Pietro, riflettografia a infrarossi

    Prima del restauro, San Giovanni Battista, riflettografia a infrarossi

    Durante
    Durante
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    Durante il restauro

    Durante il restauro, San Pietro, particolare con l’aureola, rimozione delle reintegrazioni e delle stuccature

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro, San Pietro

    Dopo il restauro, San Giovanni Battista

    Dopo il restauro, San Giovanni Battista, particolare con i piedi e le rocce sulla destra

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Relazione di restauro

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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