• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2016

    Resurrezione

    Data: Quinto decennio del XVII secolo
    Artista: Giovanni Battista Baiardo
    Nascita artista: Genova, primo decennio del XVII secolo
    Morte artista: Genova, 1657
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 314 × 232 cm
    Provenienza: Non identificata
    Collocazione: Genova, chiesa di Santo Stefano, presbiterio
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Paola Traversone
    Restauro: Aurelia Costa, Francesca Ventre (Laboratorio Scuole Pie, Genova) con la direzione di Paola Traversone
    Ente di Tutela: Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria Polo Museale della Liguria / Palazzo Reale di Genova

    Opera restaurata da Aurelia Costa, Francesca Ventre (Laboratorio Scuole Pie, Genova) con la direzione di Paola Traversone

    Scheda breve

    Non si hanno notizie certe circa la collocazione originaria della Resurrezione di Giovanni Battista Baiardo, pittore genovese pienamente attivo nella stagione che fa seguito alla morte di Giovanni Battista Paggi (1627) e che vede fiorire e imporsi a Genova l’attività di maestri autorevoli e richiesti. Frescante e pittore da cavalletto, Baiardo si dimostra pittore capace, autonomo e sperimentatore, dotato di una spiccata vena narrativa che egli sa dispiegare con leggerezza, senza rinunciare a una brillante gamma cromatica, stesa con pennellate sottili e filamentose, né a scenografie talora complesse e ardimentose. Nell’elenco dei pittori tassati per il pagamento delle nuove mura del 1630, egli risulta già ben avviato, essendo tassato per lire 22 – come il fratello Bernardo – e assistito da un discipulus, a sua volta tassato per lire 6 (Archivio di Stato di Genova, Camera Governo e Finanze, 2605, 1630); alla stessa data risalgono i suoi primi dipinti individuati dagli studiosi, mentre le sue opere più note e piu celebrate sono documentate fra il 1640 e il 1653 (o 1655). Il dipinto qui in esame, soltanto firmato ma non datato, sembra inquadrabile fra gli esiti più maturi e innovativi dell’attività dell’artista. Molte appaiono le citazioni citazioni tratte dai più accreditati maestri genovesi, come Castellino Castello (Genova, 1578-1649), allievo di Paggi, impegnato nel secondo decennio del secolo nella costruzione di composizioni complicate e compresse, dove le figure, abilmente scorciate e colte attraverso contrastanti controluce, s’incastrano l’una nell’altra, intersecandosi su piani diversi. La tavolozza, i giochi di luce – dai riflessi sulle corazze dei soldati colti di sorpresa, alla luce diafana che irradia dalla figura del Cristo risorto, al bianco spumeggiante del vessillo crocifero –, tuttavia, costituiscono elementi di un linguaggio nuovo e originale e rimandano alle straordinarie esperienze di Giovanni Benedetto Castiglione e di Valerio Castello nell’oratorio di San Giacomo della Marina, datate alla seconda metà del quinto decennio del secolo.

    A seguito dei bombardamenti che colpirono la chiesa di Santo Stefano nel 1942, la Resurrezione di Giovanni Battista Baiardo fu ricoverata, come altri dipinti, presso la Soprintendenza ‘alle Gallerie’ di Genova, dove rimase per quasi cinquant’anni. L’opera fu sottoposta a delicati interventi di restauro promossi dalla stessa Soprintendenza nel luglio del 1943 e nel 1989. Tornata in seguito in Santo Stefano, essa subì nel tempo un allentamento della tela e altri danni alla superficie pittorica, abbondantemente imbrattata dal guano di piccioni introdottisi nella chiesa a causa di guasti alle finestre, oggi risolti.

    Paola Traversone

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    L’opera presso la Soprintendenza Durante il restauro, pulitura ‘alle Gallerie’ di Genova dopo i bombardamenti alla chiesa di Santo Stefano nel 1942 (Archivio fotografico Soprintendenza Belle Arti e Paesaggi Liguria, Gasparini, 1943)

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante

    Durante il restauro, particolare della firma

    Durante il restauro, pulitura

    Durante il restauro, stuccatura

    Durante il restauro, particolare con il pugnale della figura in basso, pulitura

    Durante il resaturo, particolare con le vesti della figura in basso, stuccatura

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO