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    Polittico di Treviglio

    Data: 1485-1491
    Artista: Bernardino Butinone, Bernardo Zenale
    Nascita artista: Bernardino Butinone (documentato dal 1479) , Bernardo Zenale (documentato dal 1481)
    Morte artista: Bernardino Butinone (Treviglio ante 6 novembre 1519), Bernardo Zenale (Milano 10 febbraio 1526)
    Tecnica/Materiale: Tempera su tavola
    Dimensioni: 590 x 393 x 24 cm
    Provenienza: Ab origine
    Collocazione: Treviglio (Bergamo), Chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Maria Assunta
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Laura Paola Gnaccolini
    Restauro: Roberta Grazioli, con la direzione di Laura Gnaccolini (SBSAE Milano)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese

    La luce dell’oro conduce il devoto nella dimensione celeste della Vergine incoronata Regina dei cieli, attraverso un percorso di sublime contemplazione, guidato dalla mediazione dei santi ed esemplato sul doloroso sacrificio di Cristo.

    Scheda breve

    L’opera, suggestiva per l’imponenza delle dimensioni, riluce nella tonalità dominante della foglia d’oro, che brilla su tutta la superficie fino ai dettagli più minuti.

    L’opera è composta di diversi registri, secondo la formula tradizionale del polittico. A partire dal basso si trova la predella, con le storie di Cristo, l’Adorazione dei pastori, la Crocefissione e la Resurrezione, alternate a riquadri con i Dottori della Chiesa. Segue il registro inferiore, diviso in tre scene, raffiguranti i santi Pellegrino, Maurizio e Pietro, a sinistra; san Martino e il povero, al centro; i santi Antonio, Sebastiano e Paolo a destra. La fascia superiore presenta invece, al centro, la Vergine in trono, con il Bambino e gli angeli, al momento della sua incoronazione a Regina dei cieli. Ai lati si dispongono le tavole con le sante Lucia, Caterina e Maddalena, a sinistra, e i santi Giovanni Battista, Stefano e Giovanni Evangelista a destra. A coronare il polittico è in alto la cimasa con un Cristo in pietà, ritratto in piedi all’interno di un clipeo, a mezzo busto e con le braccia incrociate, secondo un modello figurativo di antica e consolidata tradizione.

     

     

     

    Il polittico si trova ancora nella chiesa dei Santi Martino e Maria Assunta, per la quale era stato realizzato, anche se oggi non è più sull’altar maggiore ma su una parete laterale. La documentazione, piuttosto cospicua, permette di ricavare dati fondamentali circa la commissione a Butinone e Zenale, del 1485, e circa la cornice, commissionata ad Ambrogio de’ Donati e saldata nel 1491.

    La critica ha proposto un’interessante lettura stilistica, dove la predella è ascritta a Butinone, fatta eccezione della più moderna Resurrezione, dove è visibile l’intervento di Zenone. A quest’ultimo sono state ricondotte le figure dei Dottori della Chiesa; la tavola a sinistra del registro inferiore; il sant’Antonio nella corrispondente tavola di destra; la tavola delle Tre sante del registro superiore. Nella tavola con la Vergine in trono confluirebbero invece gli interventi di entrambi gli artisti. Aperta rimane la questione, per la tavola contigua, della testa del Battista, di difficile interpretazione. Infine, il Cristo in pietà della cimasa risulta quasi completamente di restauro, privo di elementi sufficienti per un’attribuzione a Zenale.

     

     

    L’opera presentava gravi sollevamenti e cadute di colore, determinati da variazioni di temperatura e umidità. Ciò era acuito dalla presenza di tarlature, soprattutto nel registro inferiore e nella tavola con la Vergine.

    Il restauro si è quindi concentrato nella risoluzione di queste problematiche, provvedendo a risanare il supporto e consolidare il manto pittorico. Un altro aspetto fondamentale ha riguardato la superficie pittorica, la cui lettura risultava ostacolata da uno strato di vernice ossidata, ora completamente rimossa. Il restauro si è rivelato un’importante occasione per riflettere sulla storia materiale dell’opera, e in particolare sull’incorniciatura architettonica: è stato infatti possibile individuare varie interpolazioni moderne e confermare una ricostruzione proposta nel 1982, che vedeva  le colonnine binate originali e le mensole reggi-medaglione oggi nel registro inferiore a scandire invece le tavole del registro superiore.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Prima

    Natività prima del restauro, particolare, sollevamento del colore

    Natività prima del restauro, particolare, sollevamento del colore

    Natività prima del restauro, particolare, sollevamento del colore

    Natività prima del restauro, particolare, sollevamento del colore

    Durante
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    Durante

    San Martino e il povero, durante il restauro, particolare, sollevamento del colore

    San Martino e il povero, durante il restauro, particolare, sollevamento del colore

    San Martino e il povero, durante il restauro, particolare, incisione preparatoria

    San Martino e il povero, durante il restauro, particolare, incisione preparatoria

    Madonna con il Bambino, durante il restauro, particolare, tassello di pulitura

    Madonna con il Bambino, durante il restauro, particolare, tassello di pulitura

    Durante il restauro, particolare della veste di san Maurizio, lo spolvero

    Cornice, durante il restauro, particolare delle mancanze

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    Video documentazione del restauro

    Durante il restauro, Sant’Agostino, particolare, disegno preparatorio

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo

    La Natività, dopo il restauro

    La Resurrezione, dopo il restauro

    La Crocifissione, dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Madonna con il Bambino e angeli, dopo il restauro

    I Dottori della Chiesa, dopo il restauro (predella)

    Santa Lucia, santa Caterina e santa Maria Maddalena, dopo il restauro

    Sant’Antonio, san Sebastiano e san Paolo, dopo il restauro

    San Giovanni Battista, santo Stefano e san Giovanni evangelista, dopo il restauro

    San Pellegrino, san Maurizio e san Pietro, dopo il restauro

    San Martino e il povero, dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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