• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2011

    Oggetti di corredo da una sepoltura di età longobarda

    Data: Metà del VII secolo d.C.
    Tecnica/Materiale: Armille: bronzo fuso in matrice e rifinito a cesello e bulino; Bottiglia: vetro soffiato liberamente e decorato con filamento bianco opaco
    Dimensioni: Armille: diam. 7,4 x 5,9-6,1 cm; spess. min. 0,6 cm, spess. max. 0,85 cm; Bottiglia: alt. 19,7-20 cm, diam. orlo 6,1-6,4 cm, diam. fondo 7,2 cm
    Provenienza: Vicenza, contra' Porti 19, scavo urbano pluristratificato, 2007
    Collocazione: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, Padova, depositi (I.G. 348156, 348157, 348158)
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Marisa Rigoni
    Restauro: Kriterion, Sara Emanuele (SBA Veneto), con la direzione di Marisa Rigoni (SBA Veneto); Analisi antropologica Alessandro Canci, Pamela Corsi (Dipartimento di Archeologia, Università degli Studi di Padova)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

    “Vorrei essere morta, sai, davvero” Era così disfatta dal congedo E parlava parlava: “Oh, Saffo, è terribile quello che proviamo! Non son io che lo voglio se ti lascio”. (Saffo) Sono gli oggetti della vita quotidiana, quasi a rendere più facile l’addio, quelli che accompagnano il sonno eterno di una donna della Vicenza longobarda.

    Scheda breve

    Una coppia di  bracciali in bronzo, che rappresentano tortuose figure di due serpenti destinati ad avvolgere con eleganza i polsi di una donna longobarda, la accompagnarono anche nel viaggio ultraterreno, venendo inseriti nel suo corredo funerario.

    Si tratta di una rappresentazione molto realistica, soprattutto nella definizione delle teste dei serpenti, con bocche e occhi ben definiti. Dello stesso corredo funerario è la splendida bottiglia di vetro soffiato di colore verde chiaro, di forma globulare con il collo allungato, elegantemente decorata con un motivo a spirale bianco che la avvolge.

     

     

    Gli oggetti sono stati rinvenuti in una sepoltura longobarda databile intorno alla metà del VII secolo, quando anche Vicenza, come gran parte del Veneto era sotto il dominio di quel popolo.

    La bottiglia è un tipico manufatto di quel periodo ed è stato uno degli elementi fondamentali per la datazione della sepoltura. I bracciali invece fanno riferimento ad una tipologia già molto diffusa in epoca tardoromana, nel IV e V secolo, e sono probabilmente di produzione bizantina, per cui costituiscono un’importante testimonianza delle relazioni commerciali fra Bizantini e Longobardi, popoli tradizionalmente rivali, nel Veneto del VII secolo.

     

     

    L’intervento di restauro è stato innanzitutto necessario per rimuovere i depositi terrosi accumulati nel tempo e le macchie di ossidazione dalle armille.

    La bottiglia era stata trovata spezzata in diversi frammenti, che sono stati ricomposti dopo la pulitura con un processo molto lungo e complicato che ha anche dovuto integrare alcune piccole lacune. La pulitura delle armille è avvenuta tramite la rimozione a bisturi dei depositi terrosi, seguita da numerosi lavaggi in diverse soluzioni per rimuovere e prevenire l’ossidazione del bronzo.

     

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Bottiglia prima del restauro

    Armilla prima del restauro

    Armilla prima del restauro, particolare

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante

    Particolare della bottiglia durante il restauro, le lacune

    Particolare della bottiglia durante il restauro, integrazione delle lacune

    Bottiglia assemblata durante il restauro

    Il tuo browser non supporta il tag video.

    Video con le fasi del restauro

    Armilla durante il restauro

    Particolare di un’armilla con tracce di probabile tessuto

    Bottiglia durante la prima fase del restauro

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo

    Dopo il restauro

    Particolare di un’armilla dopo il restauro

    Le armille dopo il restauro

    La bottiglia dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO