Il dipinto, eseguito da Vincenzo Abbati nel 1836, è collocato nella cosiddetta “Galleria” della casa museo di Mario Praz, accanto al caminetto, sopra al divano decorato con teste egizie e ricamato con ghirlande e cigni, animali preferiti e spesso immortalati nei dipinti e mobili stile Impero di cui la casa è gremita.
Il ricamo si deve alla moglie di Mario Praz Vivyen, dalla quale il professore si separò nel 1941 dopo pochi anni di matrimonio.
La coincidenza fra l’arredo della stanza della regina Isabella, ritratta nel dipinto, e il grande salone di casa Praz è sorprendente, tanto da fornire l’occasione per una mostra allestita nel museo nel 2008 dal titolo Napoli 1836. Le stanze della regina madre. In tale circostanza vennero esposti accanto al dipinto gli arredi originali e i dipinti presenti nella stanza di Isabella, ritrovati e prestati dagli eredi del Balzo, discendenti del secondo marito di Isabella di Borbone. Nella stessa occasione, a seguito del restauro, emerse la firma di Vincenzo Abbati, mentre Mario Praz lo attribuiva al pittore Carlo De Falco. I mobili così bene e certosinamente dipinti dall’Abbati sono di produzione napoletana, mentre al centro della sala spaziosa e finemente tappezzata con un parato sulle nuance dell’azzurro campeggia il grande tappeto Aubusson. Sul tappeto, sotto al tavolinetto tondo col piano intarsiato di pietre dure di Giovanni Battista Calì, intagliatore ed ebanista, sono annotate le iniziali del nome della regina. Rimarchevoli anche le due litografie con le cornici nere che illustrano vedute delle città renane e le piccole miniature, mentre a sinistra sulla stessa parete si vede il dipinto con la veduta di piazza della Vicaria.
Il restauro ci consente di apprezzare ora il quadro in tutta la sua bellezza e di percepirne i particolari, offuscati dallo strato di polvere e dallo sbiadimento delle tinte, di godere dei colori delle tappezzerie di sedie, poggiapiedi e poltrone, oltre che del divano su cui è seduta la regina, giocati sui toni dell’azzurro ripresi anche nei due divanetti simmetrici accostati ai lati della grande porta finestra. Da questa si può ammirare il paesaggio verdeggiante con Castel Sant’Elmo in lontananza. Il contrasto fra la calda tonalità del tappeto Aubusson di un rosso aranciato decorato con motivi floreali genera un vivace contrappunto con l’azzurro dei rivestimenti. La volta del salone, dorata e affrescata con ghirlande, richiama il soffitto a cassettoni, anch’esso dorato, di casa Praz, donando ulteriore luminosità all’immagine.