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    Madonna in trono con il Bambino fra i santi Girolamo e Francesco e due donatori

    Data: 1486 ca
    Artista: Benedetto Diana
    Nascita artista: Venezia 1460 ca
    Morte artista: 1525
    Tecnica/Materiale: Tecnica mista su tela
    Dimensioni: 94,5 × 176,1 cm
    Provenienza: Venezia, Palazzo della Zecca
    Collocazione: Venezia, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro (cat. d.18)
    Edizione: Restituzioni 2013
    Autore scheda in catalogo: Claudia Cremonini
    Restauro: Sandra Pesso, con la direzione di Claudia Cremonini (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia)
    Ente di Tutela: Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Venezia e dei Comuni della Gronda Lagunare

    Opera restaurata da Sandra Pesso con la direzione di Claudia Cremonini (SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia)

    Scheda breve

    La tela – una delle prime opere note del giovane Benedetto Diana, nonché una delle poche databili con una certa precisione del catalogo dell’artista, proveniente dagli Uffici della Zecca di Venezia – offre una precoce testimonianza di come l’iconografia votiva dell’omaggio alla Vergine, sviluppata in ambito belliniano e riservata inizialmente all’elezione dei dogi, si andasse estendendo, nel corso della seconda metà del Quattrocento, ad altre cariche pubbliche di rilievo, per divenire prassi consolidata all’interno di un filone devozionale della ritrattistica celebrativa che si innesta, con esiti di intenso naturalismo, sugli schemi rinnovati della ‘Sacra Conversazione’.

    All’interno di un’ampia e pausata composizione che si dipana in senso orizzontale entro un impaginato rigorosamente simmetrico, scandito da una sapiente progressione di piani, le figure dei santi Girolamo e Francesco e dei due donatori si dispongono, spaziate, ai lati della Vergine che – assisa in trono con il Bambino e immersa in una luce calda e avvolgente – si staglia contro lo sfondo del cielo e di una veduta d’acqua conchiusa sulla linea dell’orizzonte da una bassa e dilatata prospettiva di paese. Perno strutturale della raffigurazione e il “bizzarro trono di sapore ferrarese”(Antonio Paolucci) su cui si addensano i significati simbolici religiosi e civici dell’opera e dove, entro un assetto architettonico di capziosa eleganza formale non estraneo a suggestioni provenienti dall’arte orafa e dai contemporanei modelli della scultura in bronzo, la metafora mariana del fonte battesimale sembra coniugarsi con l’idea stessa dello scrigno prezioso (la Zecca di Venezia) in cui è custodito il tesoro della Serenissima, posto ai piedi della Vergine.

     

    L’identificazione dei ritratti dei donatori inginocchiati in primo piano e affiancati ai santi eponimi con i due ‘massari monete argentii’ Girolamo Pesaro e Giovanni Francesco Trevisan – riconoscibili grazie alla presenza degli stemmi del casato apposti ai lati del trono – ha fornito un utile appiglio per la cronologia del dipinto.

    La documentata elezione alla carica nel 1486 sembra infatti consentire l’assegnazione dell’opera a una data non troppo distante da quell’anno (da ritenersi almeno coincidente con quello di commissione del dipinto, se non proprio con i tempi di effettiva esecuzione), sulla quale concordemente si è appuntata la critica nel dar conto di quella complessità di riferimenti culturali e pronta ricettività selettiva delle cruciali novità apportate in laguna da Antonello da Messina, Bellini e Carpaccio nell’ultimo quarto del Quattrocento, che – in una difficile sintesi tra rigore formale e pungenti istanze espressive di stampo realistico mutuate dai protagonisti più sensibili della terraferma – sembra essere il tratto distintivo della personalità artistica originalissima e autonoma del pittore fin dai suoi primi esordi giovanili.

     

    Claudia Cremonini

     

     

    Foto Matteo de Fina, foto diagnostica: Davide Bussolari Diagnostica per l’Arte Fabbri

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Dopo il restauro, particolare del paesaggio a destra del trono

    Durante il restauro, particolare del Bambino, radiografia

    Durante il restauro, particolare di san Girolamo dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare del ritratto di Girolamo Pesaro, riflettografia IR

    Durante il restauro, particolare del paesaggio e del trono con prove di pulitura

    Durante il restauro, particolare della Madonna con il Bambino dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare del Bambino dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare del Bambino, riflettografia IR

    Durante il restauro, particolare degli stemmi ai piedi del trono dopo la pulitura del Bambino

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2013

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Restituzioni 2013. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Relazione di restauro

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Sarcofago antropoide di Mes-Isis o Figlio di Isis; cartonnage di mummia

    ceramiche e porcellane

    Collezione di ceramiche

    corredo funerario

    Stele daunia maschile con armi

    corredo funerario

    Corredo funerario

    http://restituzioni.com
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