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    Torna a Restituzioni 2008

    La Madonna del Latte e un devoto (Madonna del Tabarrino)

    Data: 1540-45 ca
    Artista: Alessandro Bonvicino, detto il Moretto
    Nascita artista: Brescia, 1498 ca
    Morte artista: 1554
    Tecnica/Materiale: Olio su tela addossata ad assito ligneo
    Dimensioni: 95,8 x 77,3 cm
    Provenienza: Brescia, chiesa di San Giovanni Evangelista, cappella della Purificazione della Beata Vergine Maria, della Madonna o di Santa Maria
    Collocazione: Brescia, chiesa di San Giovanni Evangelista, cappella della Madonna del Tabarrino
    Edizione: Restituzioni 2008
    Autore scheda in catalogo: Rita Dugoni
    Restauro: Garattini & Malzani
    Ente di Tutela: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Brescia, Cremona e Mantova

    Succhiava e respirava, la mia sostanza e l’aria: “Non potrai avere niente di più bello di questo bimbo mio. Il respiro di una notte di kislev scarsa di luna te l’offre la tua terra d’Israele, il succo di madre-pianta lo spremi tu da me”. (Erri De Luca) Una scena di maternità, tenera e misteriosa, ha ispirato la devozione nel corso dei secoli.

    Scheda breve

    Una poderosa Vergine ammantata e ritratta a mezzo busto; un Bambino avvolto in fasce poggiante su un parapetto in pietra; un devoto barbuto posto di profilo, in margine a sinistra: non mancano in quest’opera, realizzata da Moretto verso la metà del Cinquecento, gli ingredienti per delineare una delle più note formule dell’iconografia religiosa a carattere devozionale.

    La potenzialità di coinvolgimento emotivo dell’opera è amplificata da alcuni espedienti tecnici: il gesto protettivo della Vergine nei confronti del Bambino, il volto inclinato che si rivolge allo spettatore esterno, la scelta di presentare il momento dell’allattamento, come a sottolineare la componente di umanità della scena. A colpire però è una sorta di arcaicità, rilevata già dalla storiografia ottocentesca, dovuta allo sfondo blu puntato di stelle, memore delle decorazioni a fresco, davvero peculiare per lo sfondo di un dipinto ad olio.

     

     

    La singolare arcaicità ha una sua precisa ragione, legata alla funzione del dipinto, collocato nella cappella della Purificazione di Maria nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Brescia. Esso doveva infatti svolgere le funzioni di un precedente affresco quattrocentesco, ritrovato sotto l’intonaco della parete nord della cappella, poi trasferito nell’abside della stessa.

    I vari ritocchi subiti dall’opera e, soprattutto, la mediocre qualità dello sfondo hanno fatto oscillare la critica ottocentesca, che ha messo in discussione l’attribuzione a Moretto. Attribuzione che ha invece trovato solide conferme con il restauro e con la scoperta dell’affresco di analogo soggetto. Sembra anzi possibile che la Scuola della Purificazione della Beata Vergine Maria, che aveva in custodia l’omonima cappella, avesse commissionato il dipinto come “coperta” dell’affresco, nell’ambito del rinnovo decorativo dell’antica cappella.

     

     

    Con il recente restauro, l’analisi del manto pittorico ha permesso di individuare tre strati cromatici: il primo, bruno, che corrisponde verosimilmente all’originale; il secondo, databile al XVIII secolo, è azzurro brillante: contestualmente a questa stesura la tela deve esser stata decurtata e impreziosita con l’aureola e le stelle sul cielo e sul manto della Vergine; il terzo, condotto a “scontornare” le stelle, dovrebbe risalire a metà del XX secolo quando l’opera fu foderata e vincolata a un assemblaggio di assi.

    L’odierno restauro ha optato per soluzioni di carattere prettamente conservativo: sono state così mantenute le ridipinture omogenee, riconducibili al XVIII secolo così come l’assito ligneo. Si è proceduto invece alla stuccatura delle lacune, all’integrazione pittorica e alla verniciatura con opportuni strumenti tecnici, sempre nel pieno rispetto della storia e della finalità devozionale del dipinto.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, particolare

    Prima del restauro

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare

    Durante il restauro, particolare

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2008

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2008

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Capitello di lesena

    scultura

    Statua di Icaro

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