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    Incoronazione della Vergine e san Domenico tra i santi Faustino, Paolo, Tommaso d’Aquino, Pietro martire, Antonino da Firenze, Ambrogio Sansedoni, Pietro e Giovita

    Data: 1545-1548
    Artista: Girolamo Romani, detto Romanino
    Nascita artista: Brescia, 1484/1487
    Morte artista: Brescia, 1560
    Tecnica/Materiale: olio su tela
    Dimensioni: 442 × 304 cm
    Provenienza: Brescia, chiesa di San Domenico, altare maggiore; Brescia, Pinacoteca Comunale Tosio, in deposito dall’Ospedale, poi per acquisto dal Comune, 11 settembre - 11 novembre 1865; chiesa di Santa Maria delle Grazie, sagrestia, almeno dal 1878; Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo, dal 1888
    Collocazione: Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo (inv. 96)
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Barbara Maria Savy
    Restauro: Studio di restauro Abeni Guerra Srl, Brescia
    Ente di Tutela: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia

    Opera restaurata da Studio di restauro Abeni Guerra Srl, Brescia con la direzione di Angelo Loda (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia)

    Scheda breve

    La pala, un tempo sull’altare maggiore della chiesa di San Domenico a Brescia, oggi scomparsa, è riconosciuta a Girolamo Romanino già dalle fonti antiche che ne apprezzano la qualità della condotta pittorica. Inizialmente datata ai primi anni venti, poi al quarto decennio del Cinquecento, è stata ricondotta negli studi moderni agli anni intorno o dopo il 1545. Alle opere degli anni quaranta rimanda in particolare il raffinato luminismo dei tessuti, in dialogo con gli esempi di Moretto e di Savoldo sul tema. Manti argentei, verdi e rosati connotano nella parte alta della tela i protagonisti divini dell’Incoronazione della Vergine, assisi, contro un alone dorato, su una nuvola vaporosa attorniata da energici angioletti. All’ombra di questa, intorno a un monumentale san Domenico, si compone il gruppo affollato dei santi, introdotto dai due cavalieri Faustino e Giovita che spiccano con le loro vesti preziose e con le lucenti armature in primo piano.

    Tra le figure retrostanti si identificano i santi Paolo e, dall’altro lato, Pietro, Antonino vescovo e i domenicani Tommaso d’Aquino, Pietro martire e Ambrogio Sansedoni, le cui vesti, bianche tonache e manti scuri, sono rese con diverse modulazioni di luce e di spessore, tra zone più corpose in primo piano e campiture più leggere verso il fondo.

    L’intervento di restauro, rimuovendo la vecchia vernice, ha restituito una più chiara lettura di tali valori e ha evidenziato modifiche, dovute sia a interventi originali in corso d’opera sia a successivi processi di alterazione, di estremo interesse per la comprensione del dipinto. Tra questi, l’azzurro del cielo, che è risultato condotto a smaltino e oggi degradato verso il grigio, si deve immaginare in origine più intenso e profondo, come suggeriscono anche i ritocchi in azzurrite ancora visibili in corrispondenza di alcuni pentimenti, suggerendo un maggiore contrasto sia con la zona dei santi e del paesaggio sia con la nube nella parte celeste, trattata con una stesura più morbida e velata. Un utile confronto è offerto dalla pala per la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo, sostanzialmente contemporanea e vicina anche nelle dimensioni e nell’assetto compositivo.

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima
    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Prima del restauro

    Fondazione Brescia Musei, Foto Abeni Guerra

    Prima del restauro, particolare delle tele della doppia fodera sul bordo schiodato del dipinto

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Prima del restauro, particolare del gruppo di santi a destra

    Durante
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    Durante
    Fondazione Brescia Musei, Foto Abeni Guerra

    Durante il restauro (dopo la rimozione dei ritocchi)

    Fondazione Brescia Musei, Foto Abeni Guerra

    Durante il restauro, particolare con lavorazioni di consolidamento del bordo del dipinto

    Fondazione Brescia Musei, Foto Abeni Guerra

    Durante il restauro, particolare di tasselli con due livelli di pulitura sulla veste di san Giovita: livello 1: vernice prima; livello 2: rimozione vernice; livello 3: rimozione dello strato proteico ingrigito

    Fondazione Brescia Musei, Foto Abeni Guerra

    Durante il restauro, particolare di tasselli con due livelli di pulitura su san Pietro Sansedoni: livello 1: vernice prima; livello 2: rimozione vernice; livello 3: rimozione dello strato proteico ingrigito

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Durante il restauro, particolare del gruppo di santi a destra, dopo la pulitura

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Durante il restauro, ripresa generale a fine pulitura; tre tasselli mostrano lo stato prima della pulitura e lo strato proteico

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Durante il restauro, localizzazione dei punti di prelievo materico per l’analisi scientifica del colore e della tecnica esecutiva

    Fondazione Brescia Musei, Foto Paola Artoni e Giacomo Marchioro. Laboratori integrati Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona

    Durante il restauro, ripresa con spettrofotometria a infrarosso, gruppo dei santi a sinistra

    Fondazione Brescia Musei, Foto Paola Artoni e Giacomo Marchioro. Laboratori integrati Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona

    Durante il restauro, ripresa con spettrofotometria a infrarosso, gruppo dei santi a destra

    Fondazione Brescia Musei

    Durante il restauro, ripresa con spettrofotometria a infrarosso, particolare della chiesa e della mano di san Domenico

    Fondazione Brescia Musei, Foto Paola Artoni e Giacomo Marchioro. Laboratori integrati Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona

    Durante il restauro, ripresa con spettrofotometria a infrarosso, parte inferiore di san Domenico

    Dopo
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    Dopo
    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Dopo il restauro

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Dopo il restauro, particolare

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Dopo il restauro, particolare

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Dopo il restauro, particolare

    Fondazione Brescia Musei, Foto Studio Rapuzzi, Brescia

    Dopo il restauro, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

    http://restituzioni.com
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