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    Torna a Restituzioni 2022

    Statue lignee: Gesù Bambino in trono dormiente; Sant’Agostino; San Michele arcangelo

    Data: fine del XVI secolo (Gesù Bambino in trono dormiente); primo quarto del XVII secolo (Sant’Agostino); 1620 (San Michele arcangelo)
    Artista: Ambito spagnolo (?) (Gesù Bambino in trono dormiente); Aniello Stellato (attribuito a) (Sant'Agostino e San Michele arcangelo)
    Nascita artista: Napoli, documentato dal 1593 al 1643
    Tecnica/Materiale: legno intagliato, dorato e policromato (estofado de oro)
    Dimensioni: Gesù Bambino in trono dormiente: 50 × 30 × 30 cm; Sant’Agostino: 233 × 100 cm; San Michele arcangelo: 190 × 88 cm
    Provenienza: Cagliari, antico convento di Sant’Agostino (Sant’Agostino); Cagliari, chiesa di Santa Croce (San Michele arcangelo); ignota (Gesù Bambino in trono dormiente)
    Collocazione: Cagliari, chiesa di Sant’Agostino, transetto (Sant’Agostino) (proprietà del Fondo Edifici di Culto, Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto); Cagliari, chiesa di San Michele di Stampace, altare maggiore (San Michele arcangelo); Laconi, Museo di Sant’Ignazio (Gesù Bambino in trono dormiente)
    Edizione: Restituzioni 2022
    Autore scheda in catalogo: Maura Picciau (Sant’Agostino; San Michele arcangelo); Maria Passeroni (Gesù Bambino in trono dormiente)
    Restauro: Maria Albai (Terra Pinta, Cagliari) (Sant’Agostino; San Michele arcangelo); Georgia Toreno (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna) (Gesù Bambino in trono dormiente)
    Ente di Tutela: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Opera restaurata da Maria Albai (Terra Pinta, Cagliari) (Sant’Agostino; San Michele arcangelo); Georgia Toreno (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna) (Gesù Bambino in trono dormiente) con la direzione di Maura Picciau (Direzione Generale Musei, già in Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna) (Sant’Agostino; San Michele arcangelo); Maria Passeroni (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna) (Gesù Bambino in trono dormiente)

    Scheda breve

    Il restauro qui descritto è strettamente correlato a quello del Gesù Bambino in trono dormiente proveniente dalla chiesa di Laconi – curato direttamente dalla Soprintendenza e diretto da Maria Passeroni – e costituisce un’importante occasione di confronto metodologico e di riflessione operativa intorno al restauro conservativo di opere scultoree eseguite a estofado de oro, ossia intagliate, quindi dorate, graffiate e policromate. Per quanto riguarda specificamente le statue di Sant’Agostino e San Michele arcangelo, la XIX edizione di Restituzioni rappresenta l’occasione di osservarle da vicino e in rapporto alla cultura artistica d’origine, fatto assai significativo, poiché recentemente lo studioso Pierluigi Leone de Castris, nella sua monografia di recente pubblicazione, le ha assegnate alla mano dello scultore napoletano Aniello Stellato. Noti e celebrati da subito, i due pregevoli simulacri cagliaritani costituirono nel tempo modello e riferimento per la successiva produzione locale, talora attardata e di minore qualità. Il Sant’Agostino, raffigurato in abiti vescovili, si erge monumentale, reso dinamico da un sapiente ricorso all’appoggio del peso sulla gamba sinistra, con riscontro a chiasmo in cui il braccio opposto è sollevato nell’atto di reggere il pastorale. Dettagli ornamentali tardomanieristi (fermaglio del manto, decorazioni della mitra, fibbia della cintura) non contrastano con l’intenso naturalismo del volto e della barba, accentuato dal pathos di un’espressione formale protobarocca di altissima qualità. La damaschinatura della veste, su fondo bruno, presenta quadrilobi, mentre il mantellino è a ramages vegetali. Non si hanno documenti per stabilire con certezza la paternità dell’opera, ma sia Maria Grazia Scano sia Pierluigi Leone de Castris l’hanno in passato messa in relazione con il bel San Macario di Ghilarza, eccellente scultura lignea dagli evidenti richiami romani di fine Cinquecento e primo Seicento, e oggi de Castris attribuisce il Sant’Agostino convintamente ad Aniello Stellato, ricostruendo la figura complessa dell’artista partenopeo.

    Si deve alla collaborazione tra il doratore napoletano Giuseppe De Rosa e lo scultore Aniello Stellato la realizzazione nel 1620 (documento di luglio) del San Michele arcangelo per la chiesa dei Gesuiti di Cagliari. È certo Aniello, titolare di una bottega affermata che lavorava specialmente per la committenza religiosa, in particolare gesuitica, l’autore della scultura cagliaritana, vicina nei modi agli Angeli custodi delle chiese del Gesù Nuovo e di San Domenico Maggiore a Napoli – ormai concordemente attribuitigli –, opere con le quali il San Michele condivide la postura, la coloritura al naturale del volto e degli arti, una certa memoria dell’antico nei dettagli suntuari, quali la capigliatura e i calzari. Il santo guerriero è loricato e con risolutezza atterra il demonio sconfitto: prova di vera bravura scultorea, Satana è un mostro dalle spire di serpente, ghignante in una scena dai dettagli grotteschi, orrorifici, altamente educativi nella Chiesa postridentina, che al culto degli angeli indirizzava i fedeli, soprattutto i giovani.

    La corazza è ben scolpita, al di sotto si apre il corto gonnellino come mosso dal vento, elegantemente damaschinato in oro su fondo bianco, a disegni minuti; la lorica invece presenta ampi decori fitomorfi in oro su fondo verde scuro, mentre le frange alternano il cinabro al blu. Le due sculture, che dialogano da vicino in una comune ricerca di espressività del viso e del gesto, mentre l’estofado irradia luce nello spazio e ne costituisce aura di santità, dopo il restauro – volto al minimo intervento necessario e reversibile e in entrambi i casi condotto a oltre due decenni dal precedente – hanno guadagnato limpidezza nella cromia in primo luogo e, volutamente, lucentezza della damaschinatura e della doratura, che tanto qualifica il manto del Sant’Agostino.

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima
    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, fronte

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, particolare

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, particolare

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare relativo al grave livello di decoesione e distacco della preparazione dal supporto

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare relativo ai sollevamenti della preparazione dal supporto ligneo e al frammento completamente distaccato presenti sul braccio destro

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Sant’Agostino, fronte

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, Sant’Agostino, retro

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Prima del restauro, San Michele arcangelo, fronte

    Durante
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    Durante
    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Durante il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare della pulitura del volto

    Foto Georgia Toreno

    Durante il restauro, Gesù Bambino dormiente, fase di gessatura delle lacune e doratura; nella spalla sinistra è visibile il perno in vetroresina già vincolato con resina epossidica e pronto per il successivo riassemblaggio del braccio

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Durante il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare delle fasi di intervento del braccio sinistro

    Foto Georgia Toreno

    Durante il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare dell’incollaggio e della ricostruzione delle parti mancanti in Balsite

    Foto Georgia Toreno

    Durante il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare della fase di gessatura e del braccio e doratura della veste

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto di Giovanni Pintus

    Durante il restauro, Sant’Agostino, prova di pulitura sulle cromie

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, Sant’Agostino, metà pulitura

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Maria Albai

    Durante il restauro, Sant’Agostino, rimozione meccanica delle alterazioni con la cera

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, Sant’Agostino, lesione a vista dopo la rimozione della cera

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Maria Albai

    Durante il restauro, Sant’Agostino, risarcimento con tasselli in legno

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Maria Albai

    Durante il restauro, Sant’Agostino, stuccatura delle lesioni del legno con Balsite

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, Sant’Agostino, fine

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, foto Giovanni Campus

    Durante il restauro, Sant’Agostino, gessatura delle lacune della preparazione pittorica

    Foto Maria Albai

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, consolidamento della preparazione pittorica

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, prova di pulitura sulle cromie, viso

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, prova di pulitura sulle cromie, estofado

    Foto Maria Albai

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, rimozione vernice ambrata

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, metà pulitura

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, fine pulitura del diavolo

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, stuccatura del legno

    Foto Giovanni Pintus

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, gessatura delle lacune della preparazione pittorica

    Foto Maria Albai

    Durante il restauro, San Michele arcangelo, gessatura delle lacune della preparazione pittorica

    Dopo
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    Dopo
    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, fronte

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, laterale

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, retro

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, particolare

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Gesù Bambino in trono
    dormiente, laterale

    Foto Georgia Toreno

    Dopo il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare del braccio sinistro e del globo crucifero

    Foto Georgia Toreno

    Dopo il restauro, Gesù Bambino dormiente, intero senza la seggiola

    Foto Georgia Toreno

    Dopo il restauro, Gesù Bambino dormiente, particolare del globo crucifero

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Sant’Agostino, fronte

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Sant’Agostino, retro

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Sant’Agostino, retro, particolare

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Sant’Agostino, particolare dell’estofado

    Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione - Direzione Centrale per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, Sant’Agostino, particolare del fianco

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, fronte

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, retro

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, particolare del volto

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, retro, particolare

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, particolare

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, particolare
    del braccio sinistro

    Foto Giovanni Pintori, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna

    Dopo il restauro, San Michele arcangelo, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2022. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (guida cartacea)

    Restituzioni 2022

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco, Milano 2022 (PDF online)

    Scheda dal catalogo

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