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    Torna a Restituzioni 2011

    Frammento di sarcofago con scena di caccia

    Data: IV - V secolo d.C.
    Tecnica/Materiale: Scultura a basso rilievo; calcare
    Dimensioni: 47 x 60 x 10 cm
    Provenienza: Concordia Sagittaria (Venezia), area del cosiddetto Sepolcreto dei Militi (primi mesi del 1877)
    Collocazione: Portogruaro (Venezia), Museo Nazionale Concordiese (sala 1, navata destra; inv. I.G. 297)
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Elena Pettenò
    Restauro: Patrizia Toson, con la direzione di Elena Pettenò (SBA Veneto)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

    “Quel cinghiale enorme che si aggira nei nostri campi, quello, quello io devo uccidere!”. Tutto contro gli si lancia quel branco inferocito. (Ovidio, Metamorfosi)

    Scheda breve

    In una radura sassosa, un uomo, forse nudo come gli eroi, e due cani affrontano un cinghiale.
    L’antico artista ha scelto di rappresentare il momento decisivo della caccia: uno dei due cani ha aggirato la belva ed è pronto ad attaccarla alle spalle, con un balzo dall’alto, mentre il suo compagno difende il padrone che con uno sforzo eroico sta affondando la lancia nel petto del cinghiale. Il pezzo, un frammento di sarcofago, è caratterizzato da uno stile abbreviato, in cui la scena sembra essere vista attraverso uno zoom che quasi immobilizza un momento, concentrando nella singola immagine un’azione lunga e complessa: significativo, in questo senso, il dettaglio del cane a destra che pare letteralmente piovere sul cinghiale.

     

    È probabile che la scena rappresentata sia il mito della caccia al cinghiale Calidonio.
    La rappresentazione è sintetica: un solo eroe, forse Meleagro, svolge il ruolo decisivo nella caccia riunendo in sé tutte le caratteristiche positive dei molti eroi che vi avevano partecipato.
    Solo gli studi recenti hanno permesso di riconoscere nella lastra il lato minore di un sarcofago che si trova anch’esso al museo di Portogruaro. L’attribuzione è stata possibile grazie al ritrovamento dei disegni effettuati durante gli scavi. Fu probabilmente a causa della presunta incongruenza tra la scena pagana della lastra e i simboli cristiani del sarcofago che i due pezzi furono separati poco dopo gli scavi, ma l’accostamento fu probabilmente voluto da un nobile cristiano educato nella cultura classica, che voleva dichiarare che la sua vita aveva corrisposto ai valori di coraggio e dignità personale condivisi dalle due culture: questo elemento e i dettagli stilistici hanno permesso di datare l’opera al IV o V secolo d. C.

     

     

    Durante il restauro sono stati rilevati i segni di scalpello e sega utilizzati per “ritagliare” le parti evidentemente non considerate “interessanti”.
    Il reperto è costituito da diversi frammenti ricomposti già nell’Ottocento, in fase di restauro si è dovuto smontare e ricomporre i frammenti perchè la precedente ricostruzione alterava la leggibilità della scena per mantenere i frammenti attaccati;sono stati dunque applicati dei supporti tra i diversi pezzi per distanziarli adeguatamente. È  stato poi necessario pulire la superficie dai residui delle malte ottocentesche e dalle patine che l’avevano annerita con il trascorrere del tempo, infine la lastra è stata trattata con vernici protettive.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Durante il restauro, pulitura

    Durante il restauro, accostamento dei frammenti

    Durante il restauro, ricomposizione

    Durante il restauro, ricomposizione

    Durante il restauro

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    Video con le fasi del restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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