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    Elefante con due guerrieri

    Data: XII secolo (?)
    Artista: Arte bizantina (?)
    Tecnica/Materiale: Marmo greco
    Dimensioni: 83 x 80 cm
    Provenienza: Ignota, poi collezioni Franchetti
    Collocazione: Venezia, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
    Edizione: Restituzioni 2008
    Autore scheda in catalogo: Adriana Augusti
    Restauro: Lithos
    Ente di Tutela: Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano

    Passiamo ora ai rimanenti animali e in primo luogo quelli terrestri. Il più grande, e il più vicino alle facoltà umane, è l’elefante poiché conosce la nostra lingua ed obbedisce agli ordini, fra le qualità che hanno imparato ci sono la memoria, il desiderio di amore e di gloria, anzi anche quelle che sono rare nell’uomo, l’onestà, la prudenza e l’imparzialità, anche la devozione per gli astri e la venerazione del sole e della luna   (Plinio il Vecchio, Historia Naturalis)

    Scheda breve

    La formella marmorea, di forma quadrata,  presenta un rilievo raffigurante un elefante in cammino. L’animale è circondato ai fianchi da una fascia decorativa a motivi geometrizzanti ed è cavalcato da due guerrieri nudi e armati, uno con la spada e uno con la lancia, ambedue con lo scudo.

     

     

    La provenienza originaria del pezzo è ignota, ma alcuni indizi, come il tipo di marmo utilizzato e il disegno arabizzante della fascia dell’elefante, rimandano all’area mediorientale. È plausibile che la formella, realizzata forse nel XII secolo, fosse giunta a Venezia, come molti marmi greci e mediorientali, per essere successivamente riutilizzata negli edifici cittadini con funzione di supporto o di decorazione; immessa in seguito sul mercato, fu acquistata dal barone veneziano Giorgio Franchetti, che nel 1984 comperò la Ca’ d’Oro, famosa dimora quattrocentesca di Venezia, per collocarvi la sua raffinata collezione di opere d’arte.

    L’elefante è noto in Europa fin dalla spedizione di Annibale in Italia nel corso della seconda guerra punica (III secolo a.C.). La conoscenza iconografica dell’animale, che nel Medioevo compare in bestiari, dipinti, bassorilievi e mosaici, si arricchì grazie agli appunti di mercanti e viaggiatori e alla diffusione di monili, avori, tessuti o altri oggetti in cui esso era raffigurato. L’autore del rilievo poté con ogni probabilità prendere a modello un elefante (asiatico e non africano, come dimostrano l’altezza e la dimensione delle orecchie ridotte) effigiato su qualche oggetto o tessuto; ma alcune ingenuità nella rappresentazione denunciano vaghezza sulle informazioni o interpolazione di notizie diverse – ad esempio, la coda lunga dell’elefante, le zampe simili a quelle di un ungulato, mentre l’usanza di combattere nudi, come si vede nei guerrieri della formella, era probabile presso alcuni popoli africani ma non riconducibile ad alcuna popolazione mediorientale. Infine, si ipotizza che il marmo facesse parte di una decorazione a soggetto narrativo e che raffiguri l’episodio di una storia forse leggendaria, non direttamente nota all’artista.

     

     

    La superficie del reperto, poiché appariva erosa e molto fragile, con rischi di cadute di materiali, è stata consolidata  con resina acrilica; una velina di carta giapponese è stata interposta tra la resina e il marmo, per non farla penetrare in profondità. Nel corso di un precedente restauro, era stato steso un consolidante che aveva fissato lo sporco, formato soprattutto da polveri pesanti, all’interno dei cristalli del marmo; la rimozione del vecchio film resinoso è avvenuta con l’applicazione a tampone di acetone e con impacchi di polpa di cellulosa e di acetone.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
    Durante

    Primi campioni di pulitura

    Durante la pulitura con impacco di polpa di cellulosa

    Campioni di pulitura

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2008

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2008

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Capitello di lesena

    scultura

    Statua di Icaro

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