• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2016

    Discesa dello Spirito Santo

    Data: 1618
    Artista: Domenico Fiasella, detto il Sarzana
    Nascita artista: Sarzana, La Spezia, 1589
    Morte artista: Genova, 1669
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 321,5 × 222,5 cm
    Provenienza: Sestri Levante (Genova), parrocchia di Santa Maria di Nazareth
    Collocazione: Sestri Levante (Genova), parrocchia di Santa Maria di Nazareth
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Angela Acordon
    Restauro: Carla Campomenosi Oberto, Margherita Levoni (Martino Oberto Studio di restauro opere d’arte dal 1950, Genova) con la direzione di Angela Acordon
    Ente di Tutela: Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria Polo Museale della Liguria / Palazzo Reale di Genova

    Opera restaurata da Carla Campomenosi Oberto, Margherita Levoni (Martino Oberto Studio di restauro opere d’arte dal 1950, Genova) con la direzione di Angela Acordon

    Scheda breve

    Il restauro del dipinto di Domenico Fiasella raffigurante la Discesa dello Spirito Santo della chiesa di Santa Maria di Nazareth a Sestri Levante, oltre a consentire il recupero della notevole qualità dell’opera, ne ha evidenziato l’importanza nell’ambito del percorso giovanile dell’artista. Grazie alla pulitura della superficie pittorica sono infatti emerse la data e la firma dell’autore: «DOMENICO FIASELLA SARZ. F. MDCXVIII».

    La ricerca documentaria ha inoltre confermato che la tela fu voluta da Giovanni Battista Muzio o Musso, rettore della parrocchia dal 1594 fino al 1619: ritratto sulla sinistra, Musso nel 1614 ottenne infatti dal vescovo Francesco Mottini il giuspatronato della cappella e dell’erigendo altare per il quale fu eseguita la pala di Fiasella. La data del 1618 iscritta sulla pala di Sestri Levante, in precedenza riferita agli anni Venti del XVII secolo, ha portato a una rilettura dell’attività del Sarzana del secondo decennio del Seicento e alla proposta di un nuovo iter cronologico delle sue opere giovanili.

    Le indagini condotte nel corso del restauro hanno inoltre consentito di capire come lavorava in quegli anni Fiasella, veloce nel procedere, ma spesso ritornante sui propri passi per costruire l’immagine, come evidenziato dai numerosi, anche importanti, pentimenti. Un modo di procedere che, oltre a denunciare la giovane età del pittore, fa pensare più all’approccio del Caravaggio che a quello dei Carracci, o meglio a quella fusione fra i due ‘stili’ che il marchese di origine genovese Vincenzo Giustiniani, protettore di Fiasella a Roma, reputava il miglior modo di fare pittura: «cioè dipingere di maniera e con l’esempio davanti del naturale, che così dipinsero gli eccellenti pittori della prima classe […] premendo nel buon disegno, e vero colorito, e con dare i lumi propri e veri».

    Angela Acordon

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, particolare con la figura di Dio Padre, riflettografia a infrarossi

    Durante
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Durante

    Durante il restauro, pulitura

    Durante il restauro, particolare, pulitura

    Durante il restauro, particolare con il sacerdote Giovanni Battista Musso, stuccatura

    Durante il restauro, particolare con firma e data

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Prima del restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO