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    Crocifisso

    Data: seconda metà del XV secolo
    Artista: Ignoto
    Tecnica/Materiale: Scultura lignea policroma
    Dimensioni: 256 × 154 cm
    Provenienza: Castiglione a Casauria (Pescara), abbazia di San Clemente
    Collocazione: L’Aquila, deposito del Museo Nazionale d’Abruzzo (inv. OPS2142)
    Edizione: Restituzioni 2013
    Autore scheda in catalogo: Elisa Amorosi
    Restauro: Silvia Pissagroia, con la direzione di Lucia Arbace (SBSAE Abruzzo)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo

    Opera restaurata da Silvia Pissagroia con la direzione di Lucia Arbace (SBSAE Abruzzo)

    Scheda breve

    Il crocifisso, conservato dal 1982 nei depositi del Museo Nazionale d’Abruzzo nel Castello Cinquecentesco dell’Aquila, proveniente dall’abbazia di San Clemente a Casauria, appartiene a quella grande famiglia di opere misconosciute le quali, nonostante l’antichità e il notevole pregio artistico e storico, sono rimaste al di fuori di ogni considerazione critica e non compaiono nella letteratura specialistica.

    L’alta qualità e la ricercata tecnica di esecuzione si fanno ancora apprezzare, malgrado la perdita quasi completa della policromia e di gran parte della preparazione.

     

    Nei confronti di questa commovente reliquia del passato, si imponeva un processo di acquisizione alla coscienza comune che e il presupposto fondamentale della tutela. A ciò valga il recente intervento di restauro e una proposta di inquadramento storico-critico per una prima, pubblica segnalazione.

    Gran parte del potere di suggestione, insieme all’aristocratica eleganza formale dell’imponente figurazione, risiede nel volto, in cui l’artista ha concentrato l’espressione dell’estrema sofferenza, nel momento in cui il Cristo esala l’ultimo respiro.

     

    L’analisi dell’opera non si e potuta avvalere di notizie e documenti, risultati, allo stato attuale, inesistenti.

    Un riferimento significativo, anche se non esaustivo, va al grande crocifisso della chiesa del Soccorso a L’Aquila, riferito a Giovanni Teutonico, apprezzato ‘facitore di crocifissi’ nell’Italia centro-settentrionale della seconda metà del Quattrocento, sul modello iconografico ‘tedesco’, risalente al ‘crocifisso gotico doloroso’.

    Le innegabili corrispondenze nell’intonazione generale del discorso figurativo, non rimuovono le diversità nei particolari morfologici elementari, nei caratteri fisionomici e nei ricorrenti espedienti patetici, che contrastano con la sentita partecipazione emotiva con cui l’ignoto artista di San Clemente riesce a esprimere la sofferenza del suo Cristo con esiti personali di rara efficacia.

    Ma alcune particolarità iconografiche e formali che conferiscono all’opera una spiccata nota di attualità, sono proprie del modello ‘fiammingo’ e portano il segno dei crocifissi napoletani coevi, emblematici di quella fondamentale congiuntura con l’arte fiamminga che orientò l’arte del Meridione nel corso del Quattrocento.

    Ne consegue l’opportunità di una proposta di datazione sullo scorcio del XV secolo.

     

    Elisa Amorosi

     

     

    Foto dopo il restauro: Giovanni Bernardi (SBSAE Abruzzo)

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, particolare della testa

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Durante il restauro, particolare del busto dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare della testa dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare del fianco, reintegrazione

    Durante il restauro, particolare del piede, stuccature

    Durante il restauro, particolare della mano, stuccature

    Durante il restauro, particolare della spalla, stuccature

    Durante il restauro, particolare, tassello di pulitura

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2013

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Restituzioni 2013. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Sarcofago antropoide di Mes-Isis o Figlio di Isis; cartonnage di mummia

    ceramiche e porcellane

    Collezione di ceramiche

    corredo funerario

    Stele daunia maschile con armi

    corredo funerario

    Corredo funerario

    http://restituzioni.com
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