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    Croce processionale

    Data: prima metà del XVII secolo
    Artista: Fabrizio Pipino (Francesco Pedone?)
    Nascita artista: L’Aquila, 1581
    Morte artista: post 1668
    Tecnica/Materiale: Lamina d’argento dorata, sbalzata, cesellata e montata su struttura lignea  
    Dimensioni: 56 × 48 cm
    Provenienza: Magliano dei Marsi (L’Aquila), chiesa di Santa Lucia
    Collocazione: Museo di Arte Sacra della Marsica, Castello Piccolomini, Celano (L'Aquila)
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Andrea Bangrazi, Antonella Lopardi
    Restauro: Antonio Mignemi (MIMARC s.r.l. L’Aquila) con la direzione di Lucia Arbace
    Ente di Tutela: Polo Museale dell'Abruzzo; Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della città dell'Aquila e dei comuni del Cratere; Soprintendenza unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città dell'Aquila e dei comuni del Cratere

    Opera restaurata da Antonio Mignemi (MIMARC s.r.l. L’Aquila) con la direzione di Lucia Arbace

    Scheda breve

    L’autore della croce, commissionata per la chiesa di Santa Lucia di Magliano dei Marsi, la cui edificazione risale al periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo, stravolge la coerenza del programma iconografico inserendo la figura della santa nel verso, all’incrocio dei bracci, al posto del Redentore benedicente. Il terremoto che il 13 gennaio 1915 distrusse completamente la citta di Avezzano e molti altri centri della Marsica, coinvolse l’opera nel rovinoso crollo della chiesa di Santa Lucia. Recuperata tra le macerie, restaurata nel 1932, custodita all’interno del Castello dell’Aquila a partire dagli anni 1949-1950, la croce ben rappresenta la produzione orafa regionale, orientata da sempre a oggetti di natura devozionale, segno della forte religiosità abruzzese.

    Per caratteri stilistici, e senz’altro da collocare nel Seicento e da ricondurre alla scuola aquilana, ma la mancanza di punzonature, di cui si andava ormai perdendo l’uso, ha impedito di collegarla a una delle scuole di oreficeria attestate nel territorio abruzzese. La croce presenta, tuttavia, un interessante segno distintivo, riferibile alle iniziali dell’autore, cioè il monogramma ≪PF≫. Secondo il soprintendente Mario Moretti, che nel 1972 leggeva unicamente la lettera ≪F≫, omettendo la ≪P≫, il marchio risulta di difficile interpretazione. Per tentare di risalire a un’attribuzione plausibile circa l’autore, sono stati analizzati i verbali delle assemblee generali degli iscritti all’Arte degli Orefici, risalenti al XVII secolo. All’Aquila ci troviamo di fronte a circa una dozzina di laboratori a cui e possibile attribuire la croce, basandosi sull’indagine stilistica e sulle iniziali ≪FP≫, che potrebbero richiamare i nomi di Fabrizio Pipino e Francesco Pedone (o Petano). In particolare il Pipino risulta una delle figure più rappresentative e rispettate all’interno della corporazione degli orefici aquilani nella prima meta del Seicento. Riguardo la cronologia dei restauri effettuati, nel 1932 la croce e stata erroneamente ricomposta, con l’immagine della Vergine spostata sul verso al posto di Matteo, e sono stati applicati degli inserti in ferro che ancorano la lamina d’argento all’anima lignea.

    Il restauro attuale è consistito nello smontaggio integrale della croce volto a un intervento differenziato sulle singole componenti, basandosi sulla natura materica e sullo stato di conservazione. Su ogni elemento sono state eliminate le ossidazioni ed effettuato il ripristino formale delle deformazioni e degli schiacciamenti. Questi interventi, unitamente al consolidamento delle fratture e alla rimozione di elementi spuri inidonei, hanno permesso di ridonare nuova luce a questa opera importante nel panorama dell’oreficeria sacra della Marsica.

    Andrea Bangrazi, Antonella Lopardi

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Foto storica

    L’opera in una foto del 1934

    Prima del restauro, recto

    Prima del restauro, verso

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare con la punzonatura dell’orefice

    Durante il restauro, anima lignea della croce dopo lo smontaggio

    Durante il restauro, particolare di una formella raffigurante san Giovanni con il suo simbolo di riferimento, l’Aquila, mentre è intento nella stesura di uno dei quattro Vangeli, prima e durante la pulitura

    Dopo
    Dopo

    Dopo Il restauro, recto

    Dopo il restauro, verso

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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