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    Croce dipinta

    Data: Copia del XIII secolo (?)
    Artista: Pittore anonimo
    Tecnica/Materiale: Tempera su tavola
    Dimensioni: 210 x 124,5 cm
    Provenienza: Ignota
    Collocazione: Venezia, Fondazione Giorgio Cini
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Daniela Parenti
    Restauro: Studio Marina Nahabed
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Venezia e Laguna

    Egli è il Giusto, che i vili han trafitto, / ma tacente, ma senza tenzone; / Egli è il Giusto; e di tutti il delitto / il Signor sul suo capo versò. (Alessandro Manzoni, La Passione)

    Scheda breve

    La croce dipinta raffigura Gesù crocifisso secondo la tradizione del Cristo sofferente (patiens). La testa reclinata sulla spalla e gli occhi chiusi, il corpo incurvato in uno spasimo di dolore, indicano il momento in cui Cristo muore vinto dalla sofferenza. Sulla sommità della croce è riportato il monogramma IC XC (Iēsoùs Christòs). Al di sopra, in un riquadro (cimasa) è raffigurato il Redentore benedicente e recante nella mano sinistra il globo.

     

     

    La croce, attualmente nella raccolta della Fondazione Cini di Venezia, presenta vari problemi dal punto di vista storico-critico. È ritenuta da alcuni studiosi opera fiorentina dell’ultimo quarto del Duecento, nonostante la difficile coesistenza di elementi che rimandano a Giunta da Pisano (notizie dal 1229 al 1254) accanto a caratteri più moderni che ricordano Cimabue, presenti nel modellato (attivo tra il 1270 e il 1300 ca). A fronte di alcune particolarità iconografico-stilistiche altri studiosi  si mostrano invece cauti e mettono in dubbio la genuinità dell’opera. Molto particolare, per una croce dipinta di queste dimensioni che riprende l’iconografia del Cristo patiens, risulta l’assenza, agli estremi dei bracci della croce, dei tabelloni con le figure di Maria e San Giovanni dolenti, inoltre, il fatto che la croce alla quale è appeso il Cristo sia tripartita in tre strisce marroni longitudinali di tonalità digradanti (uso adottato in alcuni affreschi, ma mai per le croci dipinte) e la raffigurazione, nella cimasa, del Redentore benedicente recante il globo (un unicum nell’ambito delle croci toscane) aprono una serie di interrogativi. Oltre a tutto ciò, la superficie pittorica appare esile, come priva della fitta tessitura per sottili pennellate che caratterizza la condotta pittorica dei seguaci di Giunta e Cimabue, ed è ravvivata da larghe pennellate chiare che disegnano il costato e la muscolatura di Cristo, caratterizzate da una libertà di tratto che non trova confronto con la pittura toscana del Duecento. Non è perciò da escludere che si possa trattare di un dipinto moderno che imita nello stile e nei materiali le croci dipinte del XIII secolo.

     

     

    Lo strato pittorico dell’opera presentava molteplici e ampie lacune, riportate alla luce, eliminando precedenti ridipinture, durante un restauro compiuto nel 1984, e risultava abraso, come pure la foglia d’oro dello sfondo, che lasciava affiorare tracce del bolo rosso sottostante. L’intervento di restauro del 2004 si è occupato innanzitutto della disinfestazione del supporto ligneo  dai tarli e del suo consolidamento. La superficie pittorica è  stata sottoposta a pulitura e sono stati consolidati i sollevamenti del colore; sono state stuccate le mancanze e, dove era possibile la ricostruzione del disegno, le lacune sono state reintegrate con ritocchi pittorici.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Retro della croce prima del restauro

    Fronte della croce prima del restauro

    Prima del restauro, particolare

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare

    Durante il restauro, particolare

    Durante il restauro, particolare

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

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