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    Croce astile

    Data: Fine del XV - inizio del XVI secolo
    Artista: Bottega orafa franco-piemontese
    Tecnica/Materiale: Ottone a fusione e a sbalzo, dorato e argentato; smalti
    Dimensioni: 67,5 × 44,5 cm
    Provenienza: Acceglio (Cuneo), chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta, canonica
    Collocazione: Acceglio (Cuneo), Museo d’Arte Sacra dell’Alta Val Maira
    Edizione: Restituzioni 2013
    Autore scheda in catalogo: Valeria Moratti
    Restauro: Valeria Borgialli, con la direzione di Valeria Moratti (SBSAE Piemonte)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte

    Opera restaurata da Valeria Borgialli con la direzione di Valeria Moratti (SBSAE Piemonte)

    Scheda breve

    La croce astile, rinvenuta casualmente nel 2009 nella casa canonica della parrocchia di Maria Vergine Assunta di Acceglio in Valle Maira e oggi custodita nel Museo d’Arte Sacra della stessa località, si trovava in pessime condizioni conservative: l’oggetto liturgico, da lungo tempo privato della sua funzione, presentava una massiccia scomparsa dell’argentatura, considerevoli tracce di ossidazione e saldature pregresse malamente eseguite, nonché la perdita di numerosi elementi decorativi che dovevano alloggiare nei fori visibili sulla fronte e sul retro. L’intervento di restauro (pulitura e consolidamento) ha permesso di ridare adeguata sistemazione e corretta lettura all’opera.

    La croce presenta una struttura a bracci tubolari spiraliformi, aventi le estremità superiori che si concludono con una sfera fogliata; il nodo di raccordo è piuttosto schiacciato, decorato da nervature che disegnano campi baccellati e, lungo la circonferenza, da bottoni in smalto (tre superstiti di sei) raffiguranti profili maschili.

     

    La materia costitutiva è l’ottone, forgiato con differenti tecniche: questo metallo, meno costoso dell’argento, era largamente usato nella produzione delle suppellettili ecclesiastiche in quanto, una volta argentato e dorato, poteva assomigliare ai metalli più nobili garantendo un’immagine di preziosità e di gioco cromatico, accentuato dalla presenza degli smalti. Dei molti particolari decorativi sopravvivono soltanto la figura della Vergine, quelle degli evangelisti Luca e Marco e una raffigurazione del leone, simbolo di Marco. La mancanza di iscrizioni e documenti non permette di ascrivere l’opera a una bottega precisa – dato per altro difficile da identificare per una produzione seriale affidata a differenti specializzazioni, spesso anonime –, ma l’analisi stilistica e il confronto con analoghi manufatti conservati nel Saluzzese, nel Delfinato, in Valle d’Aosta e, più genericamente in area francese riconducono la croce a una produzione nordica fra Quattrocento e Cinquecento che, partendo dagli esempi delle dinanderies colte e raffinate delle Fiandre, rappresenta una koinè figurativa territorialmente assai estesa in quegli anni e che si inserisce nell’ampia rete degli scambi culturali del tardogotico alpino.

     

    Valeria Moratti

     

     

    Foto Paolo Robino

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro, verso

    Prima del restauro, recto

    Durante
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    Durante

    Durante il restauro, smontaggio

    Durante il restauro, i capicroce e l’anello a gigli in fase di pulitura

    Durante il restauro, il nodo e il regginodo smontati prima della pulitura

    Durante il restauro, gli elementi decorativi smontati in fase di pulitura

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro, recto

    Approfondimenti

    Restituzioni 2013

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Restituzioni 2013. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2013

    Relazione di restauro

    Scheda storico-artistica del catalogo

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Sarcofago antropoide di Mes-Isis o Figlio di Isis; cartonnage di mummia

    ceramiche e porcellane

    Collezione di ceramiche

    corredo funerario

    Stele daunia maschile con armi

    corredo funerario

    Corredo funerario

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