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    Coppa biansata (skyphos)

    Data: III-IV secolo d.C.
    Artista: Officina vetraria renana (?)
    Tecnica/Materiale: Vetro
    Dimensioni: Alt. 5,4-5,8 cm; largh. con le anse 23,7 cm; diam. 14,7 cm (in corrispondenza dell'orlo), 12,7 cm (sul fondo); spessore della parete 0,2 cm (in corrispondenza dell'orlo), 0,12 cm (sul fondo)
    Provenienza: da catacomba
    Collocazione: Musei vaticani, Museo Sacro (inv. 60151)
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Claudia Lega
    Restauro: Angelica Mazzuccato
    Ente di Tutela: Monumenti Musei e Gallerie Pontificie

    Anche pochi frammenti di vetro possono racchiudere il tesoro di una storia difficile da decifrare.

    Scheda breve

    La coppa è stata realizzata a fusione entro matrice e quindi rifinita mediante smerigliatura e molatura. Il corpo basso e cilindrico ha pareti quasi verticali che si innestano ad angolo retto sul fondo orizzontale. Il manufatto è apode, senza piede, anche se la superficie esterna del fondo presenta, attorno a un disco, due cerchi, il più esterno dei quali, leggermente più alto, doveva fungere da elemento di supporto. Le anse richiamano forme vegetali e si piegano ad angolo retto, con una sorta di spina verso l’esterno, a formare i due anelli, impostati verticalmente ai lati della coppa. Sono sormontate da una presa a pollice, trapezoidale e caudata che si fonde lateralmente con l’orlo attraverso una doppia dentellatura. Più di un quarto della parete esterna del manufatto vitreo è perduta, mentre il resto del corpo è ricomposto da un frammento di grandi dimensioni e otto pezzi più piccoli. Una delle due anse è mutila.

     

     

    La coppa rientra in una particolare tipologia di vasellame potorio che risale all’età ellenistica, con realizzazioni eseguite esclusivamente in metalli preziosi, e si diffonde poi in età romana anche con altri materiali come pietra dura e cristallo di rocca o anche vetro e ceramica.
    Nonostante la mancanza del piede e le dimensioni maggiori, l’esemplare vaticano mostra puntuali confronti con un gruppo di coppe biansate vitree rinvenute a Colonia e dintorni, in contesti collocabili all’incirca alla seconda metà del III-IV sec. d.C.
    Altre coppe simili sono state rinvenute in Inghilterra, ma in contesti stratigrafici in genere più antichi e inquadrabili nell’ambito del I sec. d.C. Gli studiosi inglesi hanno proposto una nascita di questo tipo di coppa nel I sec. d.C., mentre gli esemplari di III-IV secolo rappresenterebbero una fase più tarda della produzione. La critica in ogni caso non è concorde e discute sull’origine e sulla tipologia.
    La provenienza catacombale, da un cimitero urbano non precisato (forse San Sebastiano), della coppa in esame induce comunque a inquadrare la sue esecuzione nel III-IV secolo. È possibile anche una origine dal centro renano anche se vanno tenute presenti le differenze nelle dimensioni e nell’assenza del piede.

     

     

    Il restauro ha riguardato principalmente l’eliminazione del vecchio supporto e la rimozione degli assemblaggi eseguiti in passato per la ricomposizione dell’ansa (posizionati in maniera errata). Il distacco e la pulitura dei frammenti è stato fatto mediante impacchi di soluzione alifatica. È seguita la pulitura meccanica con setole di martora, per eliminare la polvere superficiale. Con tamponi imbevuti di soluzione alifatica (70% alcool e 30% acetone) sono stati rimossi i vecchi residui di collante vinilico. Le zone con problemi di devetrificazione sono state trattate con resina acrilica disciolta nella concentrazione del 2% in tricloroetano. La ricomposizione dei frammenti è stata fatta con resina epossidica (Araldite 2020). Con la medesima resina epossidica (fatta colare entro due matrici in cera) è stata ricostruita parte della parete della coppa per garantire la staticità dell’ansa ed eliminare il vecchio supporto, garantendo una corretta lettura dell’opera e il rispetto delle esigenze estetiche.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Particolare prima del restauro

    Durante
    Durante

    Particolare durante il restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Particolari dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

    http://restituzioni.com
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