• SEGUICI SU
  •  
  •  
  •  
  •  
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
  • GALLERIE D’ITALIA
  • COPYRIGHT
  • CONTATTI
    • IL PROGETTO
    • LE EDIZIONI
    • LE PUBBLICAZIONI
    • VIDEO
    • Restituzioni
    • Restituzioni monumentali
    • Spin-Off
    Torna a Restituzioni 2008

    Calice eucaristico in argento dorato

    Data: Prima metà del XV secolo
    Artista: Officina romana
    Tecnica/Materiale: Argento fuso, inciso, sbalzato, cesellato e dorato; smalti champlevé
    Dimensioni: alt. 18 cm
    Provenienza: Roma, dalle vigne dei frati agostiniani al Pincio (scavi francesi del 1812)
    Collocazione: Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Cristiano (inv. 61778)
    Edizione: Restituzioni 2008
    Autore scheda in catalogo: Guido Cornini
    Restauro: Barbara Pinto Folicaldi
    Ente di Tutela: Musei Vaticani

    L’uso liturgico sacralizza l’oggetto, il calice diventa il tempio in cui il vino si trasforma nel sangue di Gesù: «il convito eucaristico è davvero convito “sacro”, in cui la semplicità dei segni nasconde l’abisso della santità di Dio» (dall’enciclica Ecclesia de Eucharistia)

    Scheda breve

    Il calice da messa, in argento,  ha piede esalobato e un nodo ornato da sei piccoli medaglioni in smalto champlevé (tecnica per cui lo smalto viene applicato in appositi alveoli scavati sulla superficie dell’argento); gli smalti raffigurano, a mezzo busto, il Salvatore presso il sepolcro, la Vergine e figure di santi. La coppa è priva di ornamento. Sotto il piede, sul fusto e sulla coppa compare il punzone S.P., sormontato dal simbolo delle chiavi incrociate a “x” (decussate).

     

     

    Un documento redatto nel 1812 registra la consegna, alla Biblioteca Vaticana, di due calici con le rispettive patene (piatti): uno di questi calici, del quale, nella relazione, è annotato un danno da scavo sulla coppa, è identificabile con il nostro esemplare, che presenta sulla superficie esterna una frattura a forma di “7”; il reperto sarebbe venuto alla luce nel corso di uno scavo a Roma nel 1812, nel periodo dell’amministrazione francese, sulle pendici occidentali del Pincio, nell’ambito dei lavori per la sistemazione urbanistica di piazza del Popolo.

    Si tratta di un pezzo di oreficeria rinascimentale, collegabile a una committenza agiata e assegnabile, per tecnica e stile, a officine altamente specializzate attive tra Roma e il Lazio settentrionale tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento. Questo inquadramento sarebbe confermato dal punzone S.P., corrispondente al marchio detto “di sterlino”, cioè della ‘bontà’ di 11 once per libbra, secondo gli Statuti promulgati a Roma tra il 1358 e il 1398.

     

     

    Durante il restauro, l’opera è stata smontata nei suoi componenti. Le ammaccature e le deformazioni sono state riequilibrate con l’uso di ceselli. È stato bloccato l’attacco di sali che minava la solidità dall’interno. Il calice, che si presentava molto sporco, con macchie e alterazioni nella doratura dovute a fenomeni di ossidazione e vulcanizzazione, è stato pulito. Dopo lo sgrassaggio preliminare, si sono impiegati complessanti (sali di Rochelle), acqua e tensioattivi; è stata quindi effettuata una pulitura meccanica con bicarbonato di sodio e acqua e con solventi dati a tampone. Gli smalti, fortemente deteriorati e in parte caduti, sono stati puliti e consolidati. Dopo il rimontaggio, le superfici del calice sono state protette con vernice nitrocellulosica.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolari

    Durante il restauro, particolare

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro, particolare

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2008

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2008

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Statuetta femminile panneggiata

    scultura

    Capitello di lesena

    scultura

    Statua di Icaro

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
    Dichiarazione di accessibilità Privacy policy INTESA SANPAOLO