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    Torna a Restituzioni 2004

    Caccia al cervo

    Data: 1687-1690 (?)
    Artista: Modi di Pieter Mulier il Giovane, detto il Cavalier Tempesta
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 163 x 146 cm
    Provenienza: Venezia, Collezione Giovanni Querini Stampalia, 1869
    Collocazione: Venezia, Fondazione Querini Stampalia
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Giorgio Busetto
    Restauro: Fiorenza Civran
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Venezia e Laguna

    La pittura di paesaggio è un genere che consente all’artista di dimostrare la propria abilità pittorica, ponendo come fine principale la rappresentazione stessa, in termini di spazio, luce e colore. Fuori dai vincoli della tradizionale pittura di concetto, il dipinto attribuito al Cavalier Tempesta costituisce un valido esempio della nuova espressività artistica secentesca.

    Scheda breve

    L’impianto verticale dell’opera permette di elaborare con una certa originalità il tema del paesaggio, costruito su più piani sovrapposti e dominato da un ampio cielo addensato di nuvole.

    Il contesto naturalistico – vero protagonista del dipinto – rappresenta una cornice opportuna  al soggetto del dipinto, una vivacissima scena di caccia: le aspre rocce, gli alberi spezzati e agitati, il cielo sconvolto dalla minaccia di un temporale, sono partecipi dell’azione drammatica intensamente descritta dall’artista. L’immagine, infatti, appare animata da gruppi di uomini e animali dislocati, fra cui risaltano cavalieri riccamente abbigliati che lanciano i cani all’inseguimento della preda, accompagnati da servitori che si dedicano al suono dei corni e al trasporto dei fucili, seguendo un modello narrativo di forte dinamicità.

     

     

    La caccia al cervo fa parte di un trittico di paesaggi che comprende anche Il guado e Il temporale, per i quali rimane discussa l’assegnazione al Tempesta. La questione attributiva è incerta anche per La caccia al cervo, che tuttavia sembra ragionevole ricondurre al  soggiorno veneziano del Mulier. Qui infatti l’artista svolse il fondamentale ruolo di mediatore della pittura romana di paesaggio verso quella veneta, distinguendosi per la propria singolare cifra stilistica.

    Numerosi dettagli dell’opera confermerebbero i segni di tale svolta, comportando una datazione al periodo maturo dell’artista: la precisione nelle figure, la vivacità della trama narrativa, l’effetto drammatico nella resa atmosferica. L’opera è dunque considerevole dal punto di vista storico e critico, perché testimone dell’affermazione di un genere paesaggistico declinato secondo il gusto della piacevolezza barocca, all’insegna del brio e della disinvoltura.

     

     

    La superficie dipinta si presentava vistosamente alterata dall’ingiallimento di una spessa vernice protettiva, che rendeva difficile la comprensione dello stato di conservazione e impossibile una lettura delle cromie, ulteriormente danneggiate da una deformazione dovuta alla presenza di una vecchia foderatura. La pittura appariva in generale decoesa, con vari sollevamenti e cadute di colore.

    Il restauro ha dunque compreso la rimozione della vernice e, per passaggi  estremamente graduali, e un ristabilimento dei valori cromatici originali, anche nelle parti occultate da precedenti restauri. E’ stata poi effettuata un’attenta pulitura con relativa eliminazione di antiche stuccature e residui di sporco; dopodiché è stato trattato il telaio e sostituita l’antica foderatura con una nuova. Da ultimo è stata eseguita la stuccatura delle lacune e realizzata la reintegrazione con colori a vernice, giungendo a un recupero complessivo della leggibilità.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

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