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    Torna a Restituzioni 2011

    Brescia supplica la Vergine di intercedere per liberare la città dalla peste (Madonna della Salute)

    Data: 1695-1699
    Artista: Francesco Paglia
    Nascita artista: Brescia 1635
    Morte artista: Brescia 1714
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 267,5 x 189 cm
    Provenienza: Brescia, Chiesa di San Bartolomeo dei Padri Somaschi
    Collocazione: Brescia, Chiesa di Santa Maria Assunta e dei santi Pietro e Paolo (Duomo Nuovo), cappella dell'Angelo Custode
    Edizione: Restituzioni 2011
    Autore scheda in catalogo: Rita Dugoni
    Restauro: Marchetti e Fontanini, con la direzione di Rita Dugoni (SBSAE Mantova)
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Brescia, Cremona e Mantova

    …Brescia vestita all’uso militare, prostrata a piedj della Santissima Vergine in atto di supplicarla, perché le sia Protettrice, ed Avvocata. (Francesco Maccarinelli)

    Scheda breve

    In un turbine di nubi, stagliandosi contro una mandorla di raggi luminosi, la Vergine appare fra vesti svolazzanti, con la corona di dodici stelle, secondo l’iconografia dell’Immacolata Concezione. Con un braccio cinge delicatamente il Bambino, che le è di fianco, trasportato da leggere nuvolette e dai cherubini. Al cospetto della sacra visione è la figura allegorica di Brescia armata, inginocchiata davanti alla Vergine che tende la mano nell’atto di presentare la sua supplica al Bambino, mentre un angioletto, brandendo una fiaccola, mette in fuga la Peste, una giovane donna vestita di nero e ripresa di spalle, con la schiena segnata dai bubboni. Nel fregio dorato della lancia appoggiata sul gradino si scorge il leone di san Marco rampante, come riferimento alla Repubblica di Venezia cui apparteneva la città di Brescia.

     

     

     

    Il dipinto, proveniente dalla  chiesa di San Bartolomeo dei Padri Somaschi a Brescia, in seguito alle spoliazioni napoleoniche è stato trasferito nel Duomo Nuovo. L’opera, insieme ad altre due pale, deve essere stata realizzata nell’arco dell’ultimo decennio del Seicento, ispirandosi al gruppo scolpito tra il 1670 e il 1674 da Giusto Le Court sull’altare maggiore della basilica di Santa Maria della Salute a Venezia. L’oblio che ha interessato l’opera, firmata “FR.PALEA. PING.”, escludendola dagli studi dedicati all’artista, èstato probabilmente motivato dal cattivo stato di conservazione. Grazie all’attuale restauro, tuttavia, è stato possibile rendere giustizia all’opera, tra gli esiti più alti di Paglia, e individuarne l’influsso del maestro Guercino, nelle fisionomie, nelle luci e nei chiaroscuri, ma anche del lombardo Giuseppe Nuvolone, con cui Paglia aveva condiviso alcune commissioni bresciane.

     

     

     

    Il dipinto si presentava in cattivo stato di conservazione. L’instabile adesione degli strati pittorici aveva prodotto sollevamenti a scaglie, sfociati in distacchi e ampie cadute. Nella parte inferiore era stato applicato un foglio di compensato dipinto, inchiodato sul telaio originale, che si è provveduto a sostituire. Il manto pittorico presentava corpose ridipinture, molto inscurite, che occultavano vecchi danni e cadute di colore. L’alterazione e l’estensione dei ritocchi era tale da non consentire una corretta lettura dell’opera; la figura della Peste, ad esempio, risultava praticamente illeggibile. Le riprese erano state condotte per la maggior parte su stuccature, ma anche direttamente sulla tela. Il restauro ha quindi compreso la pulitura del manto pittorico, con la rimozione di stuccature e ridipinture e la pulitura del retro, con asportazione di depositi polverosi, eliminazione meccanica delle vecchie pezze, saldatura delle lacune del tessuto e, infine, rintelo a colla pasta con tela di puro lino. Il restauro si è concluso con il pensionamento dell’opera su un nuovo telaio, la stuccatura, la reintegrazione pittorica e una doppia stesura di vernice protettiva mastice prima a pennello e quindi nebulizzata.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Prima del restauro

    Prima del restauro, particolare, sollevamenti e cadute del colore

    Prima del restauro, particolare, vecchie ridipinture

    Prima del restauro, particolare della figura di Brescia, cadute del colore e vecchie ridipinture

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare della figura di Brescia dopo la pulitura

    Durante il restauro, particolare della Vergine, saggio di pulitura

    Dopo
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    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare di un angioletto

    Dopo il restauro, particolare della Vergine e il Bambino

    Dopo il restauro, particolare della figura di Brescia

    Approfondimenti

    Restituzioni 2011

    Tesori d’arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Venezia 2011

    Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato

    a cura di Marco Ciatti, Magnolia Scudieri, Firenze 2011

    Altre opere dell'edizione

    arredi e suppellettili

    Bronzetto raffigurante coppia abbracciata

    ceramiche e porcellane

    Cratere apulo a figure rosse

    Pittore di Baltimora (attribuito a)

    corredo funerario

    Corredo funerario tardo-etrusco

    scultura

    Coppia di ritratti

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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