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    Annunciazione

    Data: Fine del quarto decennio del XVI secolo (?)
    Artista: Girolamo Mazzola Bedoli
    Nascita artista: Viadana, Mantova, 1500 ca
    Morte artista: Parma, 1569
    Tecnica/Materiale: Olio (tecnica mista?) su tavola
    Dimensioni: 208 × 144 cm
    Provenienza: Viadana (Mantova), chiesa di San Francesco
    Collocazione: Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca (inv. 127 1540 c)
    Edizione: Restituzioni 2016
    Autore scheda in catalogo: Emanuela Daffra
    Restauro: Roberta Grazioli con la direzione di Emanuela Daffra

    Opera restaurata da Roberta Grazioli con la direzione di Emanuela Daffra

    Scheda breve

    «A Viadana ancora, dove egli si fuggì con Francesco per la guerra, fece in San Francesco, luogo de’ Zoccoli, così giovanetto come era, in una tavolina, una bellissima Nunziata; e un’altra ne fece in Santa Maria ne’ Borghi». Così Vasari racconta l’occasione e il tempo in cui questo dipinto sarebbe stato realizzato: verso il 1521 quando, al tempo della guerra tra Francesco I e Carlo V che coinvolse anche Parma, Girolamo si rifugiò a Viadana con Francesco Mazzola, il Parmigianino, e lavorò per la chiesa dei francescani di quella città. L’occasione, e dunque la datazione, non sono attendibili, ma effettivamente la tavola proviene dalla chiesa di san Francesco a Viadana, dove ornava l’altare fatto erigere dai figli in onore di Girolamo Avigni. Requisito dalle truppe napoleoniche nel 1811, dopo essere transitato dalle collezioni Lechi e de Pecis giunse in dono all’Ambrosiana nel 1831 con una prestigiosa attribuzione a Parmigianino. Opera invece del cugino acquisito, che, per dirla con l’abate Lanzi ≪non e cognito fuor di Parma e de’ suoi contorni≫ ,va annoverata comunque tra le opere maggiori della maturita di quest’ultimo, e il restauro ora concluso lo conferma pienamente. Eliminate ridipinture e patinature e tornata a splendere una gamma cromatica fredda e preziosa, ma soprattutto e ben leggibile una stesura pittorica condotta con sicurezza, che alterna campiture compatte e smaltate come quella che definisce il volto della Vergine – sorella della celeberrima Madonna del collo lungo – ad altre filamentose, sfrangiate, trasparenti, come quelle che danno vita al paesaggio fremente, abitato da un san Gerolamo che si tormenta assorto una ciocca di capelli, o quelle che delineano, quasi soltanto sulla preparazione, le penne delle ali. L’interpretazione del tema sacro è sofisticata e colta: la scena si svolge all’aperto, ma i protagonisti poggiano su un pavimento di marmi preziosi, residuo forse del tempio in rovina che sorge al margine del bosco e sulla cui scalinata siede san Gerolamo. In alcuni dettagli – il cespuglio di rose senza spine, la falce di luna – sono state colte allusioni all’Immacolata Concezione, da sempre sostenuta dai francescani e in onore della quale, nella chiesa di Viadana, era stata istituita una Chompagnia nel 1513.

    Emanuela Daffra

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Prima del restauro, riflettografia a infrarossi e radiografia

    Prima del restauro, particolare del ductus pittorico nel manto della Vergine, fotografia a luce radente

    Durante
    Durante

    Durante il restauro, particolare con il volto della Vergine, pulitura, in evidenza lo spesso strato di vernice

    Durante il restauro, particolari con l’angelo e san Gerolamo, tasselli di pulitura

    Dopo
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    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare con i coturni dell’angelo

    Dopo il restauro, particolare con san Gerolamo e il leone

    Dopo il restauro, particolare con il libro della Vergine

    Dopo il restauro, particolare con il fermaglio della veste dell’angelo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro, particolare con il frontone del tempio: il pittore stende per primi i fondali e le architetture, sovente lasciando trasparire la preparazione di fondo

    Dopo il restauro, particolare con le fronde: il pittore stende per primi i fondali e le architetture, sui quali via via aggiunge gli altri elementi della composizione

    Dopo il restauro, particolare con il volto dell’angelo

    Dopo il restauro, particolare con le fronde del bosco

    Approfondimenti

    Restituzioni 2016

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (PDF online)

    Restituzioni 2016. Guida alla mostra

    a cura di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti, Venezia 2016 (guida cartacea)

    Scheda storico-artistica dal catalogo

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    http://restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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