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    Torna a Restituzioni 2004

    Annunciazione

    Data: 1578
    Artista: Simone Peterzano
    Nascita artista: Bergamo 1535
    Morte artista: Bergamo 1599
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 305,4 x 181 cm
    Provenienza: Milano, Seminario Maggiore
    Collocazione: Milano, Museo Diocesano (in deposito dal Seminario di Venegono)
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Simonetta Coppa
    Restauro: Centro di Restauro Paola Zanolini - Ida Ravenna
    Ente di Tutela: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese

    “Lo chiameranno figlio di Dio”. Parole confuse nella mia mente, svanite in un sogno, ma impresse nel ventre. (Fabrizio de Andrè, La buona novella) Il momento di terrore vissuto da Maria di Nazareth, che con l’Annunciazione diventa protagonista della storia di redenzione cristiana, ritorna nella pala di Simone Peterzano con sublime potenza suggestiva.

    Scheda breve

    Un cielo denso e carico di nuvole si spalanca sullo sfondo dell’Annunciazione, illuminata dal fulmineo apparire dell’Eterno Padre che, attorniato da una corona celeste di putti, discende su Maria in forma di colomba dello Spirito Santo.

    La Vergine, malinconica e intimidita come non mai, accoglie l’annuncio di un solidissimo Gabriele Arcangelo, che con l’indice puntato verso l’alto vuole sottolineare l’assoluta preminenza della volontà divina, reggendo nell’altra mano, quasi a non lasciare dubbi sulla purezza di Maria, un bellissimo giglio bianco.

     

     

    La pala dell’Annunciazione, realizzata da Peterzano in seguito a una serie di commissioni per qualificatissime sedi religiose milanesi, è stata pensata per una sede istituzionale altrettanto prestigiosa: il Seminario Maggiore di Milano.

    L’opera si inserisce così nel quadro della politica riformistica di Carlo Borromeo, enunciandone i tratti fondamentali e la vicinanza ai dettami artistici post-tridentini, fondati sull’immediatezza e l’impatto emotivo delle immagini religiose. In particolare, il dipinto segue una formula assai efficace in termini di coinvolgimento e suggestione, determinata dall’inquadratura ravvicinata dell’immagine e dalla presenza dei protagonisti in primissimo piano.

    Dal punto di vista stilistico, il testo figurativo risente delle influenze veneziane, ma anche di quelle lombarde di Moretto e Moroni, ben visibili nella suggestiva atmosfera brumosa dello sfondo.

     

     

    La lettura del dipinto, prima del restauro, risultava penalizzata da depositi di nerofumo e pulviscolo atmosferico, dall’ingiallimento delle vernici e da puliture che ne avevano impoverito la pellicola pittorica. Vi erano inoltre ridipinture, eseguite in parte con intento censorio (sul pube del puttino al di sopra della Vergine), riconducibili a un restauro non documentato ma plausibilmente realizzato intorno al 1930, in occasione del trasferimento della tela da Milano al Seminario di Venegono.

    Una cornice lignea, non pertinente, nascondeva alcuni centimetri di pittura originale, con effetti negativi specialmente sul lato destro, dove  le dita della Vergine venivano coperte, e in alto, dove veniva tagliato il vertice del triangolo dell’Eterno. Il restauro, accanto a un’opportuna re-intelaiatura, si è concentrato sulla fase di pulitura che ha restituito i toni lividi e freddi originari, permettendoci di apprezzare le qualità cromatiche della pittura di Peterzano.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Particolare prima del restauro

    Particolare prima del restauro

    Particolare prima del restauro

    Prima del restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Particolare dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

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