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    Adorazione dei Magi

    Data: 1576
    Artista: Paolo Caliari, detto il Veronese
    Nascita artista: Verona 1528
    Morte artista: Venezia 1588
    Tecnica/Materiale: Olio su tela
    Dimensioni: 120 x 380 cm
    Provenienza: Venezia, Sagrestia Vecchia della Scuola di San Fantin
    Collocazione: Venezia, Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
    Edizione: Restituzioni 2004
    Autore scheda in catalogo: Ileana Chiappini di Sorio
    Restauro: Andrea Libralesso
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Venezia e Laguna

    Mentre i Magi procedevano per la strada, apparve loro la stella e, quasi a far a loro da guida, li precedeva, finché giunsero dove era il bambino. Nel vedere la stella, i Magi si rallegrarono di grande gioia, ed entrati nella casa trovarono il bambino che sedeva in grembo alla madre (Vangelo dello pseudo Matteo). L’episodio dei Magi sprigiona fascino e mistero, confondendosi fra storia sacra e favola evocativa, attraverso richiami esotici che Veronese sa restituirci con grande finezza di dettaglio.

    Scheda breve

    Il racconto dei Magi, giunti per adorare il Bambino Gesù, si stende lungo un formato orizzontale, efficace per descrivere quell’aspetto di solenne magnificenza propria del tema. Possiamo così soffermarci sulla sontuosità delle vesti rilucenti di colori e sulla preziosità dei doni portati dai Magi.

    L’organizzazione spaziale privilegia la centralità del momento di adorazione vera e propria, con il bacio del piede di Gesù Bambino da parte di un re dalla fisionomia troppo caratterizzata per non essere un ritratto. Una colonna, segnata dalla data 1576 in numeri romani, scandisce in due parti la scena: a destra il corteo dei re, animato dalla presenza dei paggi e di diversi animali come i cavalli, il cane e un esotico cammello; dall’altra parte, a sinistra, il più dimesso gruppo dei pastori, segnalato dalla presenza in primo piano del bue, affiancato dal complementare asinello e da un simpatico cagnolino dal pelo rossiccio.

     

     

    Il dipinto, parte di un ciclo di otto storie dedicate alla Vergine Maria, ha conosciuto una complessa vicenda critica incentrata sulla questione attributiva.

    Documentato per la prima volta nel 1664 da Boschini sotto il nome di Alvise del Friso, il dipinto viene poi riferito da Giacomo Barri a Paolo Veronese (1671). Assegnazione che sarà alternamente confermata e contestata nel corso dei secoli, fino all’attuale interpretazione, che in linea di massima tende a riconoscere l’autografia veronesiana dell’opera.

    Proveniente dalla Sagrestia vecchia della Scuola di San Fantin, il “telero” è stato più volte spostato all’interno della Scuola stessa. Questo è stato motivo di vari danneggiamenti che hanno a lungo impedito il riconoscimento della qualità artistica dell’opera, ora parzialmente recuperata.

     

     

    Il restauro ha riguardato unicamente la superficie pittorica, che è stata liberata dalle impurità del tempo.

    Malgrado alcune svelature, causate da vecchi interventi, la pellicola cromatica ha ripreso vigore, evidenziando le tonalità originarie dei colori. L’intervento, preceduto da un restauro a cura della Soprintendenza ai Beni artistici di Venezia del 1972, si è rivelato dunque fondamentale per accreditare, anche dal punto di vista dell’approfondimento tecnico, la paternità veronesiana dell’opera.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Particolare durante il restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro

    Particolare dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2004

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2004

    Altre opere dell'edizione

    glittica

    Gruppo di quattordici gemme e un vetro dorato

    scultura

    Stele funeraria di Lisandra

    scultura

    Statua di Gigante anguipede

    scultura

    Statua di Gigante anguipede alato

    http://restituzioni.com
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