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    Restituzioni 2016

    56 schede | 18 video

    restituzioni

    Un viaggio nel tempo e nell’arte.

    Ogni angolo del nostro Paese ha un tesoro da svelare e spesso da salvare, davanti al quale non possiamo rimanere indifferenti. La conoscenza del territorio dove viviamo passa attraverso la comprensione delle opere d’arte che vi sono state prodotte o che vi sono conservate; ognuna di esse racchiude in sé un brano della nostra storia, di un passato in cui troviamo le ragioni del presente e le radici del nostro futuro. Con questa consapevolezza abbiamo dedicato alla tutela del patrimonio artistico un progetto, Restituzioni che, con cadenza biennale, si concretizza nella “restituzione” alla collettività di opere di inestimabile valore. Sin dal 1989, data della prima edizione, investiamo risorse, competenze ed energie per la difesa dei beni artistici, partendo dalla salvaguardia delle identità territoriali che danno forma alla nostra penisola. Al contempo, in linea con la dimensione internazionale di Intesa Sanpaolo, Restituzioni per la prima volta quest’anno scavalca i confini italiani per includere un territorio europeo, la Repubblica Slovacca, sede di una banca estera del Gruppo.

    La diciassettesima edizione del progetto Restituzioni ha permesso, nel biennio 2014-2015, il restauro di 54 “nuclei” di opere d’arte, per un totale di 145 manufatti appartenenti a siti archeologici, musei e chiese che ne garantiscono la pubblica fruizione.

    Le opere sono state individuate tra quelle più bisognose di restauro grazie alla collaborazione con gli Enti pubblici preposti alla tutela. Oltre a confermare il coinvolgimento dei territori di Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia e Calabria, questa edizione vede per la prima volta la partecipazione al programma della Liguria e delle Province di Firenze-Pistoia-Prato; vanta inoltre l’apertura verso territori europei di ambito di interesse delle Banche straniere del Gruppo Intesa Sanpaolo, con il coinvolgimento della Repubblica Slovacca.

    Datate dall’antichità al primo Novecento, le opere rappresentano in modo paradigmatico il percorso compiuto nei secoli dall’arte italiana, con alcune testimonianze di realtà lontane, come una rara armatura giapponese conservata nell’Armeria Reale di Torino o tre rilievi lignei del Monte Calvario della cittadina slovacca di Banska Štiavnicá. Restauratori, storici dell’arte e scienziati hanno impiegato due anni di lavoro, paziente e sapiente, per riportare alla vita e alla bellezza opere di alto valore storico e artistico la cui leggibilità rischiava di essere compromessa per sempre e, insieme ad essa, il vissuto che intimamente la lega al territorio di provenienza.

    Prima del definitivo ritorno di ciascuna opera alla propria sede di appartenenza, i risultati conseguiti sono condivisi con il pubblico alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale milanese di Intesa Sanpaolo. Grazie ad un’ampia casistica di tipologie di materiali e tecniche di realizzazione (si va dalla pittura su tela o tavola alla tecnica del mosaico o dell’affresco, dalla scultura in marmo a quella lignea e in bronzo, dall’oreficeria ai manufatti tessili o in vetro), la mostra offre l’opportunità di conoscere gli esiti delle più attuali tecniche di restauro – eccellenza tutta italiana – raccontate attraverso i filmati delle fasi salienti degli interventi, la guida cartacea, il catalogo digitale pubblicato insieme alle relazioni di restauro sul sito web, scrigno prezioso delle oltre 1000 opere che, dalla nascita del progetto ad oggi, sono state recuperate. Dal 1 aprile al 17 luglio 2016, si può ammirare una bellezza finalmente “ritrovata” e consegnata al futuro.

    Per l’edizione 2016 di Restituzioni, Intesa Sanpaolo collabora con:

    Gallerie dell’Accademia di Venezia, Gallerie Estensi, Gallerie degli Uffizi, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Musei Reali di Torino, Museo di Capodimonte, Palazzo Ducale di Mantova, Palazzo Reale di Genova, Pinacoteca di Brera.

    Polo Museale dell’Abruzzo, Polo Museale della Campania, Polo Museale dell’Emilia-Romagna, Polo Museale della Liguria, Polo Museale della Toscana, Polo Museale del Veneto.

    Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna, Soprintendenza Archeologia della Puglia, Soprintendenza Archeologia del Veneto.

    Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo con esclusione della Città dell’Aquila e dei Comuni del Cratere, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brescia, Cremona e Mantova, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Torino, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forli’-Cesena e Rimini, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza.

    Soprintendenza Unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città dell’Aquila e i Comuni del Cratere,

    Soprintendenza ai Monumenti della Repubblica Slovacca, ufficio regionale di Banská Bystrica, Banská Štiavnica, Kalvársky Fond.

    Le sedi di provenienza delle opere sottoposte a restauro sono:

    Alzano Lombardo (Bergamo), chiesa di San Pietro martire

    Bologna, Museo Civico Archeologico

    Castelli (TE), chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista

    Celano (AQ), Museo d’Arte Sacra della Marsica, Castello Piccolomini

    Cornaredo (MI),chiesa di San Pietro all’Olmo

    Fano, Museo Diocesano, Raccolta Museale della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola

    Firenze, Accademia delle Arti e del Disegno

    Firenze, Cenacolo del Fuligno

    Firenze, chiesa di Santo Spirito (Patrimonio Fondo Edifici di Culto, Ministero dell’Interno)

    Firenze, Gallerie degli Uffizi

    Firenze, Galleria Palatina, Palazzo Pitti

    Genova, chiesa di Santo Stefano

    Genova, Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola

    Lanciano (CH), Museo Diocesano

    Lastra a Signa (FI), chiesa di San Pietro a Porto di Mezzo

    Loreto (AN), Museo-Antico Tesoro della Santa Casa

    Mantova, Palazzo Ducale

    Milano, Museo Bagatti Valsecchi

    Milano, Museo del Duomo

    Milano, Museo Poldi Pezzoli

    Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca

    Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco

    Milano, Pinacoteca di Brera

    Modena, Gallerie Estensi

    Napoli, Monumento Nazionale dei Girolamini

    Napoli, Museo Archeologico Nazionale

    Napoli, Museo di Capodimonte

    Novalesa (TO), chiesa parrocchiale di Santo Stefano

    Parma, Museo Archeologico Nazionale

    Ravenna, Museo Nazionale

    Ravenna, Museo di Classe

    Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale

    Roma, Istituto Centrale della Demoetnoantropologia

    Salò (BS), Duomo di Santa Maria Annunziata

    Sanremo (IM), Santuario di Nostra Signora della Costa

    Sant’Angelo in Vado, Basilica Cattedrale di San Michele Arcangelo

    Sant’Elpidio a Mare (PU), Pinacoteca Civica Vittore Crivelli

    Sesto Fiorentino (FI), chiesa di Santa Maria a Quinto

    Sestri Levante (GE), basilica di Santa Maria di Nazareth

    Soprintendenza Archeologia della Puglia (depositi)

    Soprintendenza Archeologia del Veneto (depositi)

    Torino, Musei Reali, Armeria Reale

    Venezia, Gallerie dell’Accademia

    Venezia, Gallerie dell’Accademia, Gabinetto dei Disegni e Stampe

    Venezia, Museo Archeologico Nazionale

    Verica (frazione di Pavullo nel Frignano – MO), chiesa parrocchiale dei Santi Gemignano e Rocco

    Vicenza, chiesa di Araceli in Cristo Re

     

    Repubblica Slovacca, Banská Štiavnica, Slovenské Banské Múzeum

    Le opere restaurate

    scultura

    Statua naofora di Amenmes e Reshpu

    scultura

    Bronzetti egizi da collezione

    corredo funerario

    Manufatti metallici

    scultura

    Giovane cavaliere (Dioscuro?) sorretto da una sfinge, detto ‘Cavaliere Marafioti’

    Mosaico pavimentale con emblema detto ‘dei pugili’

    arredi e suppellettili

    Cassaforte con sacrificio a Giove

    Area vesuviana

    Altare funerario di C. Telegennio Antho

    scultura

    Testa maschile raffigurante l’imperatore Antonino Pio

    scultura

    Sarcofago con scene del sacco di Troia (Sacco di Troia, fronte; Achille nell’atto di aggredire Troilo, fianco sinistro; Troadi piangenti, fianco destro)

    scultura

    Sarcofago detto ‘del generale’ (Scene della vita di un personaggio romano con simboli delle sue virtù, fronte; Due offerenti e un camillo; Vittimario con il toro; Divinità capitoline

    scultura

    Fronte di sarcofago con scene del mito di Adone

    ceramiche e porcellane

    Gruppo di sei spatheia

    scultura

    Due capitelli imposta a paniere

    Arte costantinopolitana

    pittura

    Frammenti di intonaco affrescato da San Pietro all’Olmo

    scultura

    Madonna in trono con Bambino

    Maestro abruzzese (attivo nel XII secolo)

    oreficeria

    Croce di Chiaravalle

    Orefici veneziani e milanesi

    scultura

    Crocefisso

    Scultore di area veneto-prealpina

    arredi e suppellettili

    Pianeta detta ‘casula di Lanciano’

    Manifattura dell’Italia meridionale o atelier lucchese; manifattura dell’Italia meridionale

    pittura

    Sinopia della Crocifissione

    Maestro della Crocifissione di San Gottardo (attivo nei decenni centrali del XIV secolo)

    pittura

    Polittico (Madonna con il Bambino, pannello centrale; San Giovanni Battista, San Faustino, San Giovanni evangelista, San Bartolomeo, San Pietro, San Nicola, pannelli laterali)

    Marco di Paolo (attribuito a) (documentato a Venezia, Padova e Treviso dal 1362 al 1393)

    pittura

    Trittico (Madonna con il Bambino in trono, pannello centrale; Santi Pietro e Filippo, pannello sinistro; Santi Lorenzo e Giacomo Maggiore, pannello destro; Cristo benedicente, cuspide centrale; Annunc

    Spinello di Luca Spinelli, detto Spinello Aretino (Arezzo, 1346/1350 - 1410)

    tessuti

    Mitra e chiroteca

    Manifattura italiana

    pittura

    San Pietro; San Giovanni Battista

    Francesco del Cossa

    vetri

    Vetri

    Maestri vetrai muranesi

    pittura

    Polittico dell’ Incoronazione della Vergine

    Vittore Crivelli

    pittura

    Adorazione dei pastori

    Francesco Granacci

    arredi e suppellettili

    Kebiki asagi odoshi hon-kozane do-maru (armatura composita del tipo do-maru a fettucce di seta azzurra)

    Produzione giapponese

    pittura

    Crocifissione con la Vergine e san Girolamo

    Pietro di Cristofano Vannucci, detto il Perugino

    pittura

    Polittico della Natività (Sant’Eldrado con il committente Andrea Provana, Natività, Sant’Arnulfo, registro principale; San Pietro, Resurrezione, San Paolo, registro superiore)

    Antoine de Lonhy (bottega di) (attivo in Borgogna, Linguadoca, Catalogna, Savoia, Piemonte e Valle d’Aosta dal 1446 al 1490 ca)

    arredi e suppellettili

    Pastorale di Pio V

    Ignoto scultore e orafo di area italiana

    pittura

    Scene del martirio di san Giuda Taddeo (San Giuda Taddeo percosso e imprigionato; San Giuda Taddeo costretto ad adorare idoli)

    «Mair von Landshut» (attivo principalmente in Baviera tra XV e XVI secolo)

    pittura

    San Giovanni Battista fra sant’Agostino e il profeta Elia (?)

    Antonio da Pavia (Antonio da Canepanova) (documentato a Mantova dal 1503 al 1527)

    pittura

    Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria e i santi Francesco, Girolamo, Antonio da Padova, Elisabetta d’Ungheria e Bernardino da Siena

    Girolamo di Benvenuto

    pittura

    Apparizione della Madonna con il Bambino fra i santi Francesco d’Assisi e Bernardino da Siena ai confratelli della Neve

    Bottega dei Dossi (Battista Dossi e collaboratori)

    pittura

    Annunciazione

    Girolamo Mazzola Bedoli

    scultura

    San Bernardino da Siena

    Antonio Begarelli

    pittura

    Adorazione del Bambino

    Lorenzo Lotto

    pittura

    Cacciata dei mercanti dal tempio

    Jan van der Straet, detto Giovanni Stradano

    pittura

    Flagellazione di Cristo alla colonna

    Andrea Michieli, detto Andrea Vicentino

    pittura

    Ritratto di cavaliere di Malta (Alof de Wignacourt?)

    Michelangelo Merisi da Caravaggio

    pittura

    Cristo risorto

    Pieter Paul Rubens

    pittura

    Discesa dello Spirito Santo

    Domenico Fiasella, detto il Sarzana

    pittura

    Madonna con il Bambino tra i santi Gennaro, Nicola di Bari e Severo

    Filippo Vitale

    arredi e suppellettili

    Croce processionale

    Fabrizio Pipino (Francesco Pedone?)

    pittura

    Resurrezione

    Giovanni Battista Baiardo

    pittura

    Annunciazione (Vergine Annunciata; Angelo annunciante)

    Nicolas Régnier

    arredi e suppellettili

    Piatto da parata con raffigurazioni marine

    Ignaz Elhafen (attribuito a)

    pittura

    Il ratto delle Sabine

    Luca Giordano

    disegni

    Trentasette disegni dell’Album

    Sebastiano Ricci

    scultura

    Crocifisso

    Anton Maria Maragliano

    pittura

    Apparizione della Madonna a sant’Andrea Corsini

    Vincenzo Meucci

    scultura

    Tre rilievi lignei dal Calvario di Banská Štiavnica (L’addio di Gesù a sua Madre; Caifa condanna Gesù; Maria piange sul corpo senza vita di Gesù - Pietà)

    pittura

    Martirio di san Pantaleone e san Giorgio e il drago

    Gaetano Gandolfi

    pittura

    Raffaello e la Fornarina «Raffaello negli ultimi giorni di vita affranto dal male e spossato dalla fatica del lavoro, cerca nelle braccia della Fornarina quel riposo che la fuggente vita gli contende»

    Francesco Valaperta

    tessuti

    Tre costumi della Commedia dell’Arte (Arlecchina; Cantatrice; Magnifico)

    Sartoria Adolfo Caucino di Biella

    pittura

    Madre e figlio

    Carlo Carrà

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